2640 Km di College Live in Italia



Sono arrivato alla sesta estate in cui seguo i College americani lungo il nostro stivale e per la prima volta sono riuscito ad avere una certa continuità nelle partite viste Live.

Sono state ben 6 le gare in 5 città per un totale di 2640 km percorsi in macchina per andare a vedere ragazzi che potranno avere la loro possibilità di dimostrarsi giocatori di alto livello prima di essere stritolati dal cono di bottiglia del passaggio dalla NCAA al basket professionistico, sia esso NBA o altrove.

2640 Km sono serviti per farmi vedere squadre assai diverse, squadre già strutturate o alla prima uscita di un nuovo corso, college blasonati che appartengono a major conference o aspiranti Cenerentole per la prossima Madness, ma quello che accomuna tutte queste squadre è l'organizzazione che è dietro ogni singolo College.

Dall'altra parte ci sono i due Tour italiani che provano a creare sfide appetibili per i nostri ospiti in un periodo in cui molti giocatori iniziano la preparazione o che declinano la loro presenza.
Nonostante le difficoltà, sia il College Basketball Tour che l'Italy Basketball Summer Festival riescono a far vivere le emozioni del basket NCAA a tutti coloro che si presentano ai Palazzetti.

Questa stagione la prima gara che ho potuto seguire è stata quella di Northern Iowa a Molinetto, una festa sia in campo che fuori con la presenza di Andrea Comini nello staff di UNI.
Tra le squadre di quest'anno Northern Iowa si è contraddistinta per essere stata la squadra con maggiore identità. Coach Jacobson ha una sua mentalità cestistica ed anche lo scarso utilizzo dei freshmen è andato nella direzione per la creazione di un sistema prima che di singole individualità.
AJ Green ha dimostrato il suo valore, in attesa di andare sotto i riflettori dei prossimi mock draft, mentre ad impressionare è stato il giovanissimo Carter, fisicamente e tecnicamente destinato a dire la sua in campo, ma forse non ancora pronto alle meccaniche del gruppo dei Panthers.
Per questa partita non posso dimenticare di ringraziare Baskethood che ha preso parte all'organizzazione dell'evento.

La seconda gara seguita è stata Illinois che ha stregato i tanti spettatori della gara per il ritmo che ha imposto gli avversari.
La gara è stata organizzata dai ragazzi di We got Game, che hanno portato tre college in campo durante questo Tour con Northwestern e Syracuse oltre a Illinois.
Ritmo e tiro hanno caratterizzato la vittoria dei Fightin' Illini che hanno messo in mostra anche giocatori meno attesi come Griffin e Jones con i leader della squadra Dosonmu, Frazier e Bezhanishvili a giocare una partita "normale". Il georgiano è stato, però, grande protagonista prima e dopo la gara con il suo modo scanzonato di prendere il riscaldamento.

BIG10 protagonista anche a Montecatini Terme in cui in un doubleheader sono scese in campo sia la nuova Nebraska di Coach Hoiberg che Minnesota di Pitino, figlio dell'ex allenatore di Louisville.
Le due squadre, che hanno cercato di riempire il Palaterme, nell'evento organizzato dal Dream Team Sports Tours e NCAA Tuscany Tour sono apparse come cantieri aperti a causa dei tanti cambiamenti rispetto alla scorsa stagione.
In particolare Nebraska, che vede Luca Virgilio nel suo staff, ha cambiato tutto il roster tranne Thorbjarnarson ed ha palesato un grosso buco nel pitturato e le due importanti assenze di Mack, per problemi fisici, e Ouedraogo, per impegni della nazionale, si sono fatte oltremodo sentire.
Nella gara contro i lituani del Silute si sono messi in mostra quelli che dovrebbero essere i trascinatori dei Cornhuskers e tra questi quello che più mi è piaciuto è stato Kavas, ex giocatore di Seattle University.

Minnesota è una squadra che dovrebbe chiedere di più rispetto a Nebraska alla prossima stagione e si è presentata con Coach Pitino che ha già chiaro in testa le gerarchie in squadra, con quintetti che hanno tutti un'identità precisa.
Freshmen già in condizione, come Williams, ed altri meno inseriti nelle meccaniche come Ihnen, ma un gruppo che durante la partita ha saputo cementarsi, con i "veterani" che spiegavano ai nuovi come muoversi in campo sia in attacco che in difesa.

Ultima partita dell'Italy Basketball Summer Festival è stata quella di Houston a Costa Masnaga.
I Cougars sono stati una delle squadre migliori della scorsa stagione ed hanno cercato di mantenere alto il livello del roster con l'arrivo di Grimes da Kansas e di Gorham e Tyson che hanno chiuso l'anno di sosta dopo il transfer.
Houston ha dimostrato il suo valore, ma il suo allenatore non è sembrato apprezzare l'impegno dei suoi ragazzi a cui è errivata una stragliata a metà partita!
Grimes potrebbe dare una marcia in più ad un gruppo che punta a dominare la sua Conference.

La Star dei Tour di quest'anno è stata indubbiamente Syracuse di Coach Boeheim e Rushandslam è stata presente nella sua tappa a Siena.
Syracuse è certamente una certezza nel panorama del college basket e questa versione degli Orangemen, pur sembrando attualmente un po' sotto il suo standard, ha messo in campo diversi giocatori degni di nota. Nessun gioco per i lunghi, ma un gioco fluido per una squadra che ogni anno deve dimostrare di essere all'altezza della ACC.
Carey, Guerrier, il figlio del l'allenatore, ma non solo per Coach Boeheim, che ha sorpreso gli spettatori per il suo tradimento alla difesa a zona 2-3, ma solo per alcuni minuti.

Quest'anno sono stati tanti i chilometri macinati per seguire i College americani in Italia ed il prossimo anno spero di farne altrettanti perchè il lavoro che stanno facendo gli organizzatori dei due Tour è importante e perchè ogni gara è un evento. 
Per questo motivo Rushandslam e NCAA Time Magazine cercano ogni anno di aiutare a far crescere il pubblico che segue le partite condividendo i calendari, le news e seguendo live le partite.

Commenti