Draft NFL 2020: virtuale, per soldi o per Amore


La notizia principale del Draft NFL 2020 non può che essere che tutte le operazioni sono passate da Las Vegas, new entry anche nelle città ospitanti una squadra, alle case di GM/Head Coach/giocatori e Commissioner, la pandemia ha cambiato le nostre abitudini, ma per fortuna non ci ha privati, per ora, almeno del Draft NFL.

La sensazione iniziale, penso quasi di tutti, è stata quella di vedere la modalità carriera di Madden, ma poi mi sembra che la situazione si sia normalizzata e sono anche tornate molte delle reazioni a caldo dei giocatori, che tanto mi erano mancate nelle ultime edizioni quando il collegamento con la green room o con le case avveniva dopo la chiamata al cellulare del ragazzo.

Doveva essere il draft di Burrow, Tua e Herbert e così è stato con il prodotto di LSU sugli scudi dopo la grande stagione coronata dalla vittoria del Championship andato alla #1, l'ex QB di 'Bama che, per ora, non è sembrato preoccupare la dirigenza di Miami per i suoi guai fisici e l'ex Ducks andato nella terza squadra che necessitava una spinta dietro il centro, i Chargers.

In mezzo ai QB ecco quello che viene considerato il vero talento del board: Young da Ohio State. Il DE è andato a Washington subito prima che i Lions scegliessero il loro CB Okudah.
Ultima scelta che si è intramezzata tra i quarterbacks è stata quella dei Giants che, oltre ad essere la squadra con la war room casalinga più spartana, hanno preso Thomas per la loro OL Scelta discutibile dato che non era lui quello considerato come migliore OT. Tutti i tackle considerati top nel ruolo sono poi andati tra la #10 e la #13

Dalla #7 in poi le scelte si sono snodate con il completamento di molte need, ma evidenziando come molti ranking dei singoli ruoli non siano il Vangelo dato che, oltre a quello dei giocatori della OL, anche per i WR c'è stata una discreta shackerata con Ruggs III primo alla #12, ai nuovi Las Vegas Raiders. Secondo WR è stato Jeudy alla #15, ancora un prodotto di Alabama, prima di quello che era considerato il numero uno del ruolo, Lamb alla #17 in uscita da Oklahoma e finito a Dallas.

Preso Reagor #21 da Phila, in arrivo da TCU, ecco che alla #22 è arrivata la scelta di Minnesota.
Per la scelta di Jefferson da parte Minnesota ecco il secondo discorso che si è aperto durante il primo giro di questo draft: i contratti rookie.
Infatti Minnesota ha utilizzato la scelta presa per la cessione del WR Diggs per prendere un WR, situazione che sembra assurda, ma il guadagno tra un contratto richiesto da un veterano come Diggs ed uno rookie è quasi abissale.
Lo stesso ragionamento è stato fatto da San Francisco, che dopo la cessione di DeForest Buckner, ha scelto un pari ruolo, come Kinlaw alla #14.

Abbiamo parlato della virtualità di questo draft, con tutti nelle proprie case, non senza sorprese come i personaggi "particolari" in casa di Vrabel per la scelta dei Titans o il cane al posto di Belichick per quella di New England ad inizio del secondo round, dopo l'ennesima trade down dal primo round di New England, abbiamo parlato delle scelte per un guadagno economico come quelle dei 49ers e Vikings, rimane la questione delle scelte per Amore.

La scelta di Love da parte di Green Bay è stata criticata da molti, non tanto per il valore del QB, che ha dimostrato di avere un talento adatto per portarlo in NFL, quanto perchè non è sembrato che Rodgers abbia palesato un calo così evidente.
Ecco, quindi, che, nel commentare la scelta, tutti si sono appellati alla cabala trovando che quando Rodgers entrò nella Lega, Favre aveva gli anni che lui ha oggi. Questo aprirebbe le porte ad un ragionamento secondo il quale Love farà la stessa gavetta del suo nuovo titolare prima di prendere le chiavi della squadra tra almeno 3 anni.

Chiudiamo i pensieri del primo round sottolineando come ormai il ruolo di RB sia in picchiata nel valore al draft dato che ormai o una squadra è proprio sicura della vacanza nel ruolo e del valore assoluto del ragazzo oppure difficilmente la prima scelta cadrà su un runningback.
Il primo di quest'anno è stato Edwards-Helaire, scelto solo alla #32 dai Campioni in carica di Kansas, squadra che forse non aveva need così impellenti da trattare prima della scelta di un RB.

Si conclude qua la valutazione di Rushandslam del primo round del Draft NFL 2020, ma come ogni anno ora lascio la parola ai tifosi delle varie squadre che commenteranno il draft della loro franchigia.

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