College Basketball Tour 2018 - RUSHANDSLAM LIVE - Torneo Internazionale di Vicenza


Sono arrivato al quinto anno di collaborazione con il College Basketball Tour e per la prima volta non ho seguito la sfida tra una selezione italiana ed un college NCAA durante il suo Tour in Europa, ma un vero e proprio Torneo con la presenza di una selezione di giocatori provenienti da college diversi contro squadre Nazionali.

Ci sono già state sfide tra la Nazionale Italiana e college americani quando Michigan State affrontò gli Azzurri nel 2015, ma la tre giorni vicentina ha mantenuto uno spirito molto più affine a quello del College Basketball Tour.

La Nazionale italiana presente è stata una selezione sperimentale infarcita di giovani, così come quella di Olanda e Germania mentre per gli USA abbiamo visto un gruppo di ragazzi che non si erano mai conosciuti fino a pochi giorni prima, il cui unico scopo è stato quello di riprendere il ritmo partita in vista della prossima stagione che, per alcuni, sarà la prima con un nuovo college.

La prima partita del sabato tra Olanda e Germania non ha fornito grandi indicazioni tecniche con l'Olanda che ha messo in mostra una grande batteria di lunghi , ma è stata tradita dai suoi playmaker che, sotto la pressione degli avversari, hanno hanno portato la squadra a chiudere con 24 palle perse e la sconfitta.
La gara è stata decisa nel secondo quarto quando un parziale di 24-4 per i tedeschi ha creato lo strappo decisivo, in una partita in cui nessuna delle due squadre è sembrata essere in vena al tiro, specie dalla distanza.

Tra i protagonisti NCAA, Meisner, Columbia, è sembrato essere quello più sicuro al tiro chiudendo con 9 punti con 2/3 da tre e 3/4 totale. Sicuramente meno ispirato Ogbe, che ha vissuto la sua carriera NCAA tutta nello Utah (Utah e Utah Valley n.d.r.), con una stagione a quasi 14 punti di media, ha realizzato solo 1 tiro su 8.
Infine per i tedeschi Sengfelder, che ha confermato a Boise State quanto di buono fatto a Fordham, ha chiuso con la sua consueta doppia cifra creata con una buona presenza in area a fronte di tre errori al tiro da 3.

Per gli Olandesi dopo aver lasciato Gonzaga alla volta di Long Beach State per passare da 2 a 11 punti, Alberts è stato il miglior marcatore, nonostante le sbandate in attacco descritte prima. Non pervenuti Schutte, il prossimo anno a Hofstra, e Smits, figlio dell'ex giocatore degli Indiana Pacers, Rik (presente al palazzetto n.d.r.), e giocatore da 7 punti a Vaparaiso, ma autore di 0/5 al tiro.

La seconda gara ha dato spunti più interessanti con una Nazionale Italiana Sperimentale, che da qualche giorno già si preparava all'evento dopo il raduno di Treviso, ed i ragazzi americani.

La vittoria è andata all'Italia, che poi ha anche vinto il Torneo con 3 vittorie in 3 gare, grazie ad una buona prova di squadra che è stata solo offuscata nel secondo quarto quando una maggiore aggressività degli avversari ha portato un po' di confusione nell'attacco azzurro, oltre ad un po' di nervosismo. Per fortuna dell'Italia le rotazioni obbligate da parte degli avversari hanno poi permesso di gestire meglio la gara.

Tra gli azzurri Akele, in uscita da Rhode Island per giocare nella A2 italiana, ha dimostrato il suo valore, evidenziato anche dal titolo di MVP del Torneo, per lui in questa gara 12 punti e 5 rimbalzi in 25 minuti.
Oliva, St Joseph, dal canto suo ha chiuso con solo 5 punti, ma con 6 rimbalzi di cui 3 in attacco, risultando il miglio rimbalzista della squadra insieme a Candi, anche lui 3 offensivi, e Pecchia.
Il giocatore di Treviglio è stato il vero ago della bilancia della partita dato che in soli 11 minuti ha chiuso con 11 punti, 5/7 al tiro, 6 rimbalzi, tutti difensivi, 3 assist e 0 palle perse, segno dell'ordine che è riuscito a mettere nella squadra nel momento in cui Moore stava salendo in cattedra.

Charlie Moore è la stella della selezione USA, il futuro play di Kansas ha avuto un secondo quarto importante, prima di uscire per via delle rotazioni, e, oltre al fatto di essere stato l'unico con una buona vena al tiro tra i suoi, ha anche provato a recuperare il divario con gli azzurri.
Tra i suoi compagni si sono evidenziati Battey di Colorado, che ha sfruttato al meglio il fatto che uno dei difetti della Nazionale italiana è da sempre la stazza dei giocatori, che ha chiuso con 6/6 al tiro e Galloway di UNC Greensboro, dominatore a rimbalzo con 11 carambole totali di cui 4 in attacco.
Non ha avuto grandi numeri, ma mi è piaciuto anche Whytt che giocherà a SMU, giocatore ordinato all'interno di un gruppo, come detto, non propriamente oliato.
Sicuramente poco ispirato Stefanovic, futuro di Purdue che ha chiuso con 0/6 da 3.

Il Torneo di Vicenza è stato un grande evento, che ha portato il College Basketball Tour ad essere un punto di riferimento non solo per i college che, come St Francis, Oklahoma State e Maryland stanno preparando la stagione, ma anche per le Nazionali che vogliono cercare di creare un gruppo per il futuro.

Appuntamento al prossimo anno per i Live, ma sulla pagina FB del blog per le notizie e per qualche foto oltre ai due video postati in diretta.

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