Ricostruzione? Alla week 7 NFL?

 


Costruire un team competitivo in NFL non è come farlo in NBA. 

Nel basket se fai un draft molto buono, o sei i TWolves o diventi automaticamente una contender.

Nel football, invece, la ricostruzione di una squadra deve passare per qualche anno di pausa dalle aspettative di vittoria, una buona freeagency non incentrata sull'All In e da alcuni draft in cui si prendono almeno un franchise player (meglio se QB) ed una nidiata di giocatori di livello nelle posizioni chiave dell'attacco e della difesa.

Se uno guarda i roster ed i risultati di alcune squadre NFL può capire immediatamente chi sia in ricostruzione, a prescindere della fase nella quale sia, e così, se un tank in NBA può essere risolutivo, in NFL forse è meglio scegliere nelle parti alte, ma avere anche molte scelte.

Non parlo del fatto che tutti raccontano della scelta di Brady nel terzo giorno di draft, ma semplicemente che mediamente una squadra che sceglie bene avrà massimo il 40% di star e quindi se la matematica non inganna, più selezioni, maggior numero di giocatori che potranno dare il loro contributo senza finire nel dimenticatoio dopo 365 giorni se non prima troverai.

Quello che stupisce in questa stagione è che alcune squadre sembrano già pensare alla ricostruzione in week 7 in cui la squadra peggio classificata, Carolina (che ha già scelto alla #1 nello scorso aprile n.d.r.) ha comunque solo 4 partite di ritardo dal vincere la division. Logicamente sembra impossibile, ma abbandonare l'idea già adesso è proprio da squadra che ha parecchi/troppi problemi.

Di solito si guardano le squadre in testa alle division, ma, prendendo spunto da quanto sta succedendo a Nashville, andiamo a vedere quali squadre sembrano già essere in vacanza e quindi possano essere seller alla prossima trade deadline.

Ma cosa è successo a Nashville?

Facile, dopo che lo scorso anno di botto la squadra ha licenziato il proprio GM, si è visto un cambiamento della mentalità dei giocatori con 7 sconfitte consecutive ed il passaggio da 7-3 a 7-10 con la perdita della division.

Iniziata la stagione con il solito coaching staff che negli ultimi anni è stato croce (spesso) e delizia (quando tutto è girato al meglio), le cose rispetto allo scorso anno non sono cambiate con gare buttate via per scelte disgraziate e situazioni in campo che hanno fatto pensare che non ci fosse chiarezza in cabina di regia.

Il tutto culminato con la gara londinese che si è chiusa con una sonora sconfitta, situazione già vista durante l'anno, e con una resa dei conti effettuata da staff e giocatori per mezzo delle interviste post partita con giocatori che si accusavano di scarsa voglia di lottare per qualcosa e coach che dichiarava la presenza di problemi irrisolvibili.

Il tutto ha portato al primo grande segnale di ricostruzione di questa stagione NFL, da parte di una franchigia, con i Titans che hanno ceduto l'ultimo baluardo della squadra Byard a Phila. 

Nella partita di Londra era apparso chiaro che la difesa di Tennessee avesse due grandi leader in Simmons per il front7 e Byard per le secondarie e la sua cessione ha messo nero su bianco come nessuno in casa Titans sia al sicuro. Non possiamo escludere che anche Henry o Hopkins, i due che in attacco sono dotati di maggiore talento e che hanno sempre dato l'impressione di essere con la testa sulla stagione, possano essere pedine di scambio per... scelte.

Inoltre infortunatosi, proprio come lo scorso anno, Tannehill, il coaching staff ancora non ha scelto chi sia realmente il prossimo starter con Willis a cui non ha mai dato fiducia e Levis che è un rookie.

Oltre ai Titans, altri potrebbero essere in procinto di ricostruire? 

Carolina preso Young che non possiamo dire essere o essere ancora un franchise QB, è all'anno 0 della ricostruzione e quindi non possiamo aspettarci molto di più.

Sembra essere andata meglio a Houston che, smantellato tutto dopo Watson, ha dato qualche cenno di presenza e forse potrebbe essere aiutata proprio dalla AFC South con i Jax che dovrebbero avere 2 anni di vertice prima di collassare come sempre e Titans e Colts in crisi.

New England, con i Jets pronti a fare qualunqeu risultato positivo o negativo, si trova con il problema opposto ovvero una division abbastanza competitiva, ma con Belichick la ricostruzione non è un'opzione.

La AFC North ha tutte squadre che potrebbero ambire ai playoff mentre a Denver non ha pagato la scelta di Wilson e quindi si preannuncia imminente la scelta di ripartire da 0, appena si attutiranno le ripercussioni per l'acquisto del QB.

Se per i Giants si aspetterà l'uscita di Jones e la trade di Saquon per tornare a parlare di allestimento di un roster competitivo in una division di ferro con anche Washington che comunque sembra avere qualche freccia al suo arco, Chicago non ha ancora capito il perchè le vittorie non arrivino.

Fields è un QB su cui puntare una settimana sembra di sì e due no, ma il roster sembra poter necessitare solo di qualche impact player per sterzare verso uno o due anni fortunati.

Infine Arizona che sembra essere la Tennessee della NFC con il problema dietro il centro e qualche taglio/scambio che ha fatto capire che vorrebbe ricominciare, ma ha paura di farlo seriamente.

Siamo solo ad un terzo di stagione, ma con la trade deadline vicina alcune squadre potrebbero già pensare di essere tagliate fuori e quindi di dover agire già in previsione 2024, col disaccordo dei propri tifosi che vorrebbero arrivare a sperare almeno fino a fine novembre.

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