Un All Star Game NBA necessario?

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In questa stagione sportiva abbiamo visto quanto gli equilibri tra attività e pause individuali e collettive, con conseguenti gare rinviate, siano a rischio per ogni minimo accadimento.

In questo contesto non penso di essere il solo a pensare che la scelta della NBA di voler comunque disputare la gare dell'All Star Game sia poco adeguata al periodo storico.

Andiamo prima a vedere come si stia evolvendo la situazione nei campionati che segue e non solo Rushandslam per poter creare una propria opinione sulla vicenda, già criticata anche da alcuni giocatori e personale interno alla Lega.

Il football americano USA termina a febbraio e sia la NFL che il college football delle Power conference si sono già conclusi.

Le due Leghe hanno forzato l'arrivo alla conclusione e la NFL ha visto prima partite slittate sfruttando i bye, poi alcune partite giocate a tutti i costi che hanno creato uno spettacolo relativo, ma alla fine, pur essendo stata una delle squadre meno toccate dalla Pandemia a vincere, la Pandemia non ha falsato l'esito finale con, forse, la squadra che meglio ha utilizzato la regular season per sostituire il training camp e la preseason e quindi mettere a posto i meccanismi alla fine vincitrice.

Nonostante questa corsa che sembrava voler tagliare fuori dalla mente la situazione sanitaria, il ProBowl è valso come gloria personale per i giocatori, ma non è stata giocata nessuna gara.

Il college football ha visto arrivare a fine stagione squadre con un numero variabile di gare, con una BIG10 che ha fatto spesso meno di 10 gare, ma il sistema di scelta dal comitato ha comunque laureato la squadra migliore come campionessa. Ora si gioca la FCS per quelle Conference che hanno fatto slittare le proprie stagioni, ma il core del football collegiale è già in archivio così come il Senior Bowl.

Un "All Star Game" c'è stato, ma, vista la cancellazione delle combine, questo è stato l'unico momento in cui le squadre professionistiche hanno potuto dare l'ultima occhiata ai prospetti. La posizione al termine della stagione ha permetto alla gara di essere come la conclusione della stagione e non una gara nel mezzo del campionato.

Se il college football è arrivato alla fine, il basket spera di arrivare dove non era giunto la scorsa stagione, quella March Madness che sarà giocata interamente ad Indianapolis e che vedrà arrivare le squadre al termine di una stagione in cui le soste per il Covid non hanno risparmiato nessuno da Gonzaga, numero #1 da inizio stagione alle squadre che sperano di trovare un posto al Torneo vincendo il proprio torneo di conference.

Discorso molto simile per la A2 italiana che, come già sottolineato, ha visto un calendario vittima dei rinvii con, in questo momento, squadre da 15 gare fino ad altre a 20, ma soprattutto un marzo che ad esempio per Derthona, che guida il girone verde, vedrà 7 gare. 

Il successivo arrivo del weekend di Coppa Italia nel weekend di Pasqua e l'eventualità di altri rinvii apre dubbi per un campionato che potrebbe rivelarsi lunghissimo. Intanto sono tante le squadre che vivono alla giornata passando in poco tempo dalla stelle alle stalle e viceversa in base a periodi in cui il roster è al completo ed altri in cui mancano molti effettivi, o in cui si gioca ogni weekend o ogni tre giorni.

Non sono infatti pochi gli allenatori che hanno palesato quanto sia difficile in questa stagione programmare allenamenti di squadra e le sorprese potrebbero essere dietro l'angolo ad ogni giornata.

Rimanendo in Italia, il football americano ha fissato la data del weekend del 17 aprile come inizio della stagione, si vedrà come i protocolli per gli allenamenti per uno sport di contatto, ma giocato all'aperto, potranno lasciare tranquilli i campionati che lo scorso anno furono cancellati.

Prima di tornare all'All Star Game NBA giusto parlare anche di baseball con la MLB che ha concluso la sua stagione 2020 con un calendario accorciato e decisioni importanti circa il recupero delle gare perse per una squadra impossibilitata a scendere in campo con partite con meno Inning. L'esito è stato quello di avere qualche sorpresa, penso ai Marlins su tutti, ma alla fine, anche in questo caso, laureando Campione la squadra migliore.

Ora la MLB è appena ripartita e proverà a tornare ad una stagione normale e vedremo eventuali scelte per il MidSummer Classic.

Vedendo le problematiche dei campionati descritti, la domanda sul fatto se sia sensato giocare una gara di esibizione al centro della regular season sia sensato rimane. Silver ha chiamato in causa il business, ma per una Lega che ha potuto disputare un campionato 2020 ed iniziare il 2021, sembra che non sia questa la vera necessità. Ripeto che una lega come la NFL ha comunque potuto evitare di disputare la gara che sarebbe dovuta andare in campo solo 1 mese prima, quindi in condizioni simili.

La seconda "scusa" è stata quella che i tifosi hanno votato in massa e questo è stato il segnale di quanto alta sia la voglia di questa manifestazione, ma anche in questo caso si può pensare che la proclamazione dei giocatori selezionati potesse essere abbastanza.

Se a questo aggiungiamo l'All Star weekend che già fatica da anni, una pausa non poteva che fare bene per riproporlo eventualmente il prossimo anno come "un grande ritorno". Inoltre avere alcuni giorni per recuperare qualche gara non appare come una brutta opportunità, ricordiamo che oltre ad alcune gare non disputate, il campionato NBA è iniziato più tardi del solito e quindi non farlo finire altrettanto tardi potrebbe comunque essere un'altra buona scelta.

A corollario ecco che si sta organizzando anche la gara delle schiacciate, da disputare all'interno della gara della domenica, che comunque sarà l'unico giorno impegnato, con nomi con poca presa sul pubblico. Altra gara che sta perdendo pubblico e che si poteva anche evitare.

La scelta della NBA è stata solo lo spunto per parlare della situazioni dei diversi campionati, ma ancora una volta  questa situazione ha dimostrato come alcune Leghe fatichino a rimanere legate alla realtà ... in nome del business.