Coppa Italia LBA 2021: Milano simbolo del nostro Campionato

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Il primo trofeo dell'anno è stato, come tradizione, la Coppa Italia, unico titolo che era stato assegnato nella scorsa stagione.

Le Final 8 della Coppa sono da sempre portatrici di risultati a sorpresa e negli ultimi anni hanno visto trionfare anche Torino, l'anno del suo fallimento, e Cremona al suo primo titolo della storia. Lo scorso anno fu Venezia a vincere, chiudendo nel weekend la doppietta con la NextGen.

In questa stagione le Final 8 sono state dominate da Milano che ha interrotto in Finale, nel più duro dei modi, la favola di Pesaro, passata dal rischio fallimento in estate all'ultimo atto del primo trofeo stagionale.

Pesaro ha messo in campo una squadra che ha saputo superare le ben più strutturate Sassari e Brindisi grazie al talento di Robinson ed all'eterno Delfino, arrivando alla terza gara in tre giorni dopo un supplementare ed una vittoria allo scadere.

La corsa di Pesaro ha però trovato dall'altra parte del tabellone una squadra che ha saputo dare una lezione a tutto il basket italiano. La debolezza dell'Olimpia, negli ultimi anni, è sempre stata quella di avere un roster molto superiore al resto della LBA che però non aveva quella continuità e quella solidità che è necessaria per vincere nelle competizioni da gara secca e soprattutto, viste le ambizioni dell'Olimpia, in Eurolega.

Quest'anno il cammino di Milano in Europa sembra non subire la flessione di inizio anno solare e la prova che hanno fornito i ragazzi dell'Olimpia ha messo in chiaro che le problematiche, non di roster, degli scorsi anni dovrebbero essere state cancellate. Questo non vuol dire che sicuramente l'Eurolega sarà portata in Italia, ma che finalmente nella corsa playoff potremmo avere qualche possibilità di avere gare al Forum, sede anche di questa Coppa Italia. Se si pensa che, con le squadre che ha allestito Milano, questa è la prima coppa Italia dopo la doppietta 2016-17, capiamo come possa esserci stata un'inversione di rotta.

Milano ha superato gli avversari di 28, Reggio Emilia, 31, Venezia Campione uscente, e 28 punti, Pesaro, con partite diverse, ma con la costante della svolta difensiva che ha chiuso la partita. Contro Venezia, ad esempio è stato il secondo tempo a mandare i titoli di coda della gara, con la Reyer ancora vicina all'intervallo prima del parziale di 30-11 del terzo quarto, mentre una partenza a razzo ha chiuso la finale con il 27-6 del secondo tempo ed il +27 a metà gara.

Milano ha dimostrato sia la sua forza sia il fatto che forse il campionato italiano risulti stretto se si allestisce un roster per l'Eurolega. L'Olimpia appare quasi il simbolo del basso livello complessivo della LBA che risulta equilibrata, ma se una squadra vuole dominare anche al di fuori dei nostri confini deve necessariamente essere fuori categoria all'interno. 

In questo contesto è emerso, quindi, il solito ragionamento sugli italiani a roster dato che, a parte l'MVP di Datome, non si sono visti altri italiani protagonisti nella squadra milanese e senza una base forte di giocatori nostrani, non è fattibile per tutte le società di andare sul mercato a cercare stranieri di alto valore.

Il movimento italiano continua a non creare nuovi talenti, specialmente nei lunghi, questo lo sappiamo e le ultime scelte di Sacchetti per le Nazionali con tanti giovani possono cercare di essere una buona spinta, pur non potendo affidarci solo a quello quando il minutaggio nelle proprie squadre poi non è all'altezza, ma non una soluzione.

In questa situazione è mancata, anche, la concomitanza con la NextGen che per ovvie ragione non è stata disputata questa stagione, un appuntamento divenuto importante dal quale lo scorso anno è uscito, ad esempio, Casarin che in questa stagione sta assaporando con continuità il campo in LBA.

Speriamo di riavere la competizione il prossimo anno, magari con qualche variazione in favore delle squadre di A2 che, in molti casi, riescono a far giocare maggiormente i ragazzi under 23.

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