La telenovela di week 12

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La week 12 NFL 2020 sarà indubbiamente ricordata come la settimana più lunga dello storia della Lega dato che la prima partita è stata giocata giovedì 26 novembre mentre dopo tre rinvii Baltimora-Pittsburgh è stata giocata mercoledì 2 dicembre.

In mezzo tra queste due gare è successo quanto in genere succede in anni di Lega, cerchiamo di fare un piccolo sunto dei tanti fatti che hanno scandito le giornate dei tifosi mondiali di football americano fin da lunedì 23.

Prima di tutto si è aperta la questione Ravens-Steelers con alcuni dei giocatori di Baltimora che sono risultati positivi al Covid.

Una squadra ferma per questioni sanitarie in questo momento della stagione era l'incubo della NFL ed ecco che, nella prima settimana senza bye, si rende necessario trovare il modo di gestire questa situazione. Ad aggravare il tutto proprio una squadra impegnata in una gara da giocare il giovedì!

Dopo che il numero di casi avanzava la prima risposta della Lega è stata quella standard: spostare la gara alla domenica. Ancora una volta la risposta si è rivelata inadeguata e quindi ecco che il contatore dei casi ha continuato a salire e la scadenza della domenica si è rivelata troppo vicina per poter permettere la discesa in campo dei Ravens. Ecco, quindi, il nuovo spostamento a martedì.

Intanto che tutti pensavano che martedì ci sarebbe stata la gara forse più importante della AFC North, Houston ha messo in mostra un ottimo Watson che ha dominato i Lions nel primo degli incontri del Thanksgiving. Il successivo giorno del Black friday è di conseguenza arrivata la notizia che ha dato una seconda svolta alla settimana: Detroit ha licenziato sia l'HC che il GM. Scelta discutibile specie visto che mancano ancora 5 gare alla fine della loro stagione, che ha decretato la conclusione di ogni velleità per i Lions che, pur con poche possibilità, non sono matematicamente fuori dai playoff, essendo a -2 dall'ottavo seed della NFC.

Anche per Houston questa settimana lunga non è stata solo rose e fiori dato che lunedì sera il WR, che è stato il riferimento nella gara di giovedì e che teoricamente doveva diventare il successore di Hopkins, Fuller è stato squalificato per sei settimane per l'uso di una sostanza proibita. Come sempre in questi casi ci si divide tra chi pensa alla colpevolezza e chi crede alla versione del giocatore secondo la quale è stato usato un farmaco senza sapere che contenesse qualcosa di non utilizzabile perchè dopante.

Il problema della perdita di Fuller è grave sia per Houston, che perde il go-to-guy, sia per il giocatore che sarà freeagent e, quindi, perderà la prima gara nella sua prossima destinazione, che sia in Texas o meno.

Col Black friday inizia ad arrivare alle orecchie dei tifosi una situazione particolare in casa Broncos. Uno dei QB è risultato positivo e tutto il reparto è stato posto nel protocollo sanitario e nessuno di questi potrà scendere in campo. In pratica Denver si è trovata di colpo senza QB. La colpa sembra essere stata dei giocatori che, violando le indicazioni della NFL, hanno fatto una riunione senza utilizzare le mascherine, risultando quindi possibili contagiati.

Cosa fare in questo caso? Ancora una volta la Lega si è dimostrata poco lungimirante ed al grido "The show must go on", seguendo fiscalmente le regole che si stanno dimostrando poco appropriate, ha valutato il numero di giocatori positivi ed, essendo basso, ha lasciato la partita nel programma di domenica. Cosa ha quindi fatto Denver? Si è guardata internamente ed ha trovato un WR che aveva giocato QB al college e lo ha messo dietro il centro.

Tutto a posto e tra una wildcat ed un incompleto abbiamo visto una gara surreale con New Orleans che ha vinto 31-3 con Hill come QB, che ha lanciato 9/16 per 78 yards, ed il povero Hinton che ha chiuso con 1/9 per 13 yards su lancio e 2 intercetti. Il protocollo prevedeva questo, ma alla luce di quanto accaduto ci si deve chiedere se non si possa riconsiderare le procedure per poter avere il minimo dello Show che la Lega vorrebbe salvaguardare.

Eccoci quindi arrivare a lunedì con Ravens-Steelers ancora da giocare e la NFL che chiude la possibilità a Baltimora di allenarsi. La partita viene ancora spostata, questa volta a mercoledì, in attesa che martedì qualcuno dei giocatori non direttamente positivi finisca la sua quarantena veloce di cinque giorni (ci si chiede perchè questo non sia stato possibile per i QB di Denver nella stessa situazione che mercoledì avrebbero potuto giocare n.d.r.). Intanto anche la gara tra Baltimora e Dallas del 3 dicembre viene spostata giusto per aumentare l''entropia ed impedire un eventuale back to back dei Ravens.

In questo clima ecco l'ennesima notizia che sconvolge la week 12: il punter di Indianapolis, Sanchez dichiara che ha un tumore e che dovrà operarsi. L'operazione è andata bene e speriamo di rivederlo in campo.

Siamo giunti a martedì, la vigilia dell'ultima gara in programma e mentre RGIII ritrovava un ruolo di starter dopo qualche anno, arrivavano da Baltimora nuove notizie: sia Ingram che Dobbins erano usciti dal protocollo sanitario, ma non avrebbero potuto essere in campo per altri motivi, il RB titolare sarebbe stato Edwards (che ha chiuso la gara con solo 9 portate per 10 yards e 1 TD n.d.r.).

Finalmente sono arrivate le 21.40 italiane di mercoledì e la partita tanto attesa è iniziata. Una partita che non si è dimostrata epica, ma ha permesso agli Steelers di mantenere l'imbattibilità, 11-0, e messo nei guai Baltimora, attualmente fuori dalla post season ad una gara dai Colts, sconfitti dai Titans e secondi nella AFC South.

Siamo arrivati ad oggi, giovedì, ed è già tempo di pensare a week 13, col ritorno dei bye per due squadre, Bucs e Panthers, Pittsburgh che proverà ad allungare la striscia di vittorie contro il Football Team di Washington e l'importante sfida in ottica playoff della AFC tra Titans e Browns.

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