Il draft 2020 visto dai tifosi: Baltimora e Miami


Nono  articolo sulle sensazione post Draft 2020 da parte delle fanbase italiane. (trovate tutti i vecchi pezzi in questa sezione)

In questo pezzo ci parleranno delle scelte delle loro squadre:
Gennaro Coppola: tifoso di Baltimora, admin della pagina Baltimore Ravens Italian Flock
Mauro Rizzotto: tifoso di Miami, speaker del podcast sui Phins Cool Bueno

1) Quali need aveva la tua squadra e quali rimangono.
Gennaro Coppola, Ravens: La need principale era sicuramente nella posizione di ILB, infatti al primo round è stato scelto Patrick Queen, ILB da LSU, e abbiamo usato un terzo giro per Malik Harrison, ILB di Ohio State. Altre need importanti erano IOL, WR e Pass Rush. Sulle prime 2 abbiamo investito una buona quantità di draft capital, mentre rimane la need in pass rush.

Mauro Rizzotto, Dolphins: Quali need avevamo? Seriamente?? Dopo tutto quello che ci hanno detto lo scorso anno???
Battute a parte, non c’era un singolo ruolo che non potesse essere visto come need; ma l’ottima free agency, che ha portato molti buoni colpi, aveva consentito di inquadrare meglio la situazione e di focalizzare l’attenzione nel draft soprattutto sulle due linee, offensiva e difensiva, sul running game e sulla secondaria. E, ovviamente, ci sarebbe stato quel piccolo particolare del quarterback, con quella pick numero 5 che aspettava solo di essere utilizzata.
Dopo il draft, sarebbe presuntuoso dire che tutti i bisogni sono stati colmati. La squadra non è certamente diventata improvvisamente una contender e di lavoro da fare ce n’è. Però la coperta è molto meno corta di prima e in questo senso il lavoro fatto dal GM Chris Grier è stato di prim’ordine.

2) Il vero colpo è stato...
GC, Ravens: Il vero colpo forse è stato JK Dobbins al 2 giro. Un RB molto talentuoso che in una run heavy offense come la nostra può fare la differenza.

MR, Dolphins: Ok, è facile da dire, ma l’aver preso un giocatore del valore potenziale di Tua Tagovailoa senza schiodarsi di un millimetro dalla pick numero 5 è stato fenomenale.
Miami negli ultimi 6 mesi, più o meno, ha messo in piedi una rete di fumo e depistaggi da manuale; i mock draft e le notizie che uscivano hanno associato ai Dolphins tutti i quarterback possibili, li chiamavano a tradare tutto il cucuzzaro per salire a posizioni improbabili oppure a scendere, prendere un tackle e poi chissà. Invece l’obiettivo nella mente di Grier è sempre stato chiaro ed è riuscito a centrarlo senza rimetterci un solo penny, portando a casa il potenziale futuro franchise player, rivitalizzando l’entusiasmo di Miami come con un elettroshock e facendo schizzare immediatamente le vendite di magliette, cosa che non guasta mai.
Certo, Tua porta con sé un rischio fisico, ma quale giocatore al draft è esente da rischi? Invece, scavando un po’ di più, io sono curioso di cosa potrà fare Curtis Weaver, il pass rusher scelto da Boise State al quinto giro e additato da tutti come un potenziale steal. Staremo a vedere.

3) L’incognita è stata la scelta di...
GC, Ravens: L'incognita forse è la scelta al 6 giro di James Proche, WR da SMU. Preoccupa la sua difficoltà nel creare separazione dai difensori.

MR, Dolphins: Più che un’incognita, in pochi si aspettavano la scelta di Noah Igbinoghene, CB da Auburn, alla pick 30 del primo giro.
L’aver speso dei bei soldi su Byron Jones e l’aver già a contratto Xavien Howard di sicuro non faceva pensare alla posizione di cornerback come ad una che sarebbe stata coperta nel primo giro. Però un po’ il board che è andato così e un po’ il fatto che a Flores il giocatore piaceva molto e non si hanno mai cornerback a sufficienza hanno evidentemente fatto il resto.
Come scelta ci può anche stare, il profilo ed il carattere de giocatore sembrano più che buoni, diciamo che è la posizione altina ad aver fatto storcere un po’ di nasi. Fidiamoci.

4) Alla fine del primo round mi sentivo... perché....
GC, Ravens: Alla fine del primo round mi sono sentito molto soddisfatto perchè non speravo in Queen alla 28.

MR, Dolphins: Non giriamoci attorno: alla fine del primo giro (ma anche alla fine del draft…) tutti noi tifosi Dolphins eravamo ancora euforici per Tua. Il fatto che poi sia arrivato anche il potenziale futuro tackle in Austin Jackson (anche se è molto giovane e da sviluppare) non ha fatto altro che migliorare l’umore. 

5) Il miglior draft è stato dei?
GC, Ravens: Il miglior draft secondo me è stato quello dei Ravens insieme a quello dei Cowboys.

MR, Dolphins: Forse sono parziale, ma penso davvero che il nostro sia stato uno dei migliori. Però devo ammettere che sono impressionato dal draft dei Buffalo Bills. AJ Epenesa al secondo giro e Zach Moss al terzo sono colpi che sulla carta hanno ancora migliorato una squadra già molto forte. Non ho completamente capito la scelta di Jake Fromm ma non inficia il giudizio complessivo. Per me, ottimo draft.

6) Il peggior draft è stato dei?
GC, Ravens: Il peggior draft forse è stato dai Packers e dagli Eagles.

MR, Dolphins: Per giudicare un draft servono tre anni, prima di allora non si può essere oggettivi e si rimane nelle ipotesi o nelle simpatie/antipatie.
Quindi mi sa che evito di essere originale e punto anch’io il dito sui Green Bay Packers: non prendere neanche un ricevitore con una classe di wr come quella di quest’anno e invece prendere un backup per ciascuno dei due Aaron assomiglia molto ad una dichiarazione di intenti sul non voler sfruttare gli ultimi anni di uno dei più grandi quarterback della storia NFL.
Magari poi salterà fuori che avranno ragione loro ma, in questo momento, le scelte fatte sono un po’… diciamo sfuggenti.

7) Come hanno scelto le franchigie della division della tua squadra?
GC, Ravens: Il draft delle squadre della AFC North è stato sicuramente positivo con tutte le squadre che ne escono rinforzate.
I Bengals hanno trovato il loro franchise QB, mentre i Browns sembrano aver limato i loro problemi di linea d'attacco.
Bravi anche gli Steelers che al 2 giro hanno scelto una potenziale steal in Claypool.

MR, Dolphins:  Come ho già detto, molto bene i Bills. Bene anche i Jets: Becton, Mims e Davis sono tre gran belle pick, anche se si può discutere se l’ultimo servisse sul serio, fatto salvo il timore che ad Adam Gase parta di nuovo la brocca e finisca per tradare Jamal Adams. E anche nelle scelte più alte hanno preso gente interessante.
Riguardo ai Patriots, ho imparato a mie spese (più volte) che prima di discutere le scelte di Bill Belichick bisogna dargli il beneficio del dubbio e vederle all’opera. Quindi, non ci casco più e aspetto prima di dare un giudizio.

8) Ora si punta a quale record?
GC, Ravens: I Ravens vengono da una stagione di 14-2, replicarla è molto difficile... Personalmente mi aspetto 11 o 12 vittorie.

MR, Dolphins: Ad un miglioramento rispetto alle 5 vittorie dello scorso anno. Anzi, dico di più: visto che il calendario è piuttosto tosto (NFC West e AFC West, tanto per gradire) anche un miglioramento sul piano di gioco e delle prospettive che non dovesse riflettersi su una migliore classifica sarebbe comunque bene accetto. A Miami il masterplan è pluriennale, e questo è solo il secondo anno.

9) Quale voto daresti al draft della tua squadra? Perchè?
GC, Ravens: Voto A. Non solo sono state colmate diverse need, ma siamo andati anche di best player available, quindi il roster è stato arricchito con altro potenziale talento.

MR, Dolphins: Otto e mezzo. Mi è piaciuto l’approccio, fedele al piano prestabilito (prendi Tua e costruiscigli davanti il Muro di Berlino) ed eseguito alla perfezione.
Io avrei scelto un running back ma l’impressione è che Dobbins gli sia stato letteralmente soffiato sotto il naso dai Ravens e comunque la trade per Matt Breida, di suo una deviazione esemplare dal piano, ha rimediato. E anche un WR prima del settimo giro magari lo avrei preso.
Però l’idea era chiara: prendere il quarterback, ricostruire dalle basi e per gli skill players ci risentiamo il prossimo anno quando di picks in cascina ce ne saranno ancora tante e buone; quindi, complessivamente, benone così.

10) Ti è piaciuto il draft virtuale con i collegamenti dalle case dei protagonisti?
GC, Ravens: Questo draft è stato sicuramente curioso e forza di cose indimenticabile. Assolutamente promosso, visto che abbiamo assistito all'intimità familiare dei vari giocatori scelti.

MR, Dolphins:  A me sì. Chiaro che avrei preferito la fontana del Bellagio, le barchette e vedere se qualcuno finiva per buttare Goddell nella fontana, però va dato merito al merito ed ammesso che la NFL è riuscita a fornire uno spettacolo televisivo di prim’ordine, in cui i problemi tecnici, se ci sono stati, sono stati invisibili e ad un certo punto non si aveva neanche più l’impressione di guardare uno spettacolo in cui non esisteva quasi uno studio principale.
Si è puntato sui giocatori, sulle loro famiglie e sui sentimenti che ne sarebbero usciti e, per me, è stata una scelta giusta e vincente. E, devo dire, non condivido neanche le critiche a Goddell ed al suo abbigliamento: anche se ad un certo punto la stanchezza era evidente, il fatto che fosse chiuso in casa e vestito come tutti in una situazione in cui tutti eravamo chiusi in casa vestiti in tuta da ginnastica ha reso un megaevento come il draft NFL ancora più vicino e umano. E a me è piaciuto.

La squadra rivelazione della scorsa stagione ed una che dovrà inevitabilmente crescere nella prossima legate da buone scelte in questo Draft, anche di giocatori che potrebbero essere già pronti per la NFL.

Con questo articolo si conclude il recap del draft NFL da parte dei tifosi italiani, ma ci sarà ancora un articolo di approfondimento su uno dei college che più hanno contribuito in termini di giocatori: Ohio State!

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