Il draft 2020 visto dai tifosi: Washington e New Orleans


Secondo articolo sulle sensazioni post Draft 2020 da parte delle fanbase italiane. (trovate tutti i vecchi pezzi in questa sezione)

In questo pezzo ci parleranno delle scelte delle loro squadre:
Vincenzo Rossi: tifoso di Washington, la cui pagina di riferimento è Washington Redskins Italia
Federico Ferrari: tifoso di New Orleans, la cui pagina di riferimento è Saints Italia e speaker  di Fantasy Football Studio


1) Quali need aveva la tua squadra e quali rimangono.
Vincenzo Rossi, Redskins: Per rispondere a questa domanda serve una premessa.
Il draft, seppur rilevante, va visto come una delle componenti della offseason.
Come testimonia anche il record di 3-13 ottenuto nella stagione 2019, i Redskins avevano molte needs. Nonostante questo, durante la free agency (FA) i Redskins hanno acquisito molti giocatori, ma quasi nessuno che rappresenta una risposta efficace per i ruoli da titolare scoperti. Soprattutto se consideriamo risposte per il lungo periodo.
A mio parere il motivo è che Rivera e il front office hanno come obbiettivo primario la ricostruzione della squadra, da ottenere mediante lo stabilirsi di una “cultura” diversa dalla precedente. Per fare ciò è richiesto un certo tempo. Quindi, durante la FA si è deciso di spendere solo per quei pochi giocatori considerati di reale valore e corrispondenti al concetto di cultura che ha in mente Rivera, senza necessariamente andare a coprire tutte le needs.
La maggior parte degli altri giocatori acquisiti sono sostanzialmente in prova, con contratti di un anno. Questa strategia rappresenta un grande cambiamento rispetto al “regime” di Allen, che partiva dai concetti: la cultura è già “damn good” e “la squadra è molto vicina a essere competitiva”. Per cui si cercava di colmare immediatamente le needs tramite FA e draft, in modo da rendere competitiva la squadra, adottando la mentalità “win now”. Visto i risultati, la strategia Allen si è rivelata sbagliata.
La strategia di Rivera usata in FA è stata applicata anche al draft, dove in sostanza si è cercato soprattutto il “best player available” piuttosto che di colmare le needs. La scelta di prendere Chase Young invece di fare una trade down è un esempio. Il risultato è che molte delle needs importanti restano significativamente scoperte anche dopo il draft.
Penso che l’idea sia di costituire un nucleo iniziale di giocatori che possa recepire e instaurare la nuova cultura, sul quale innestare, passo passo, nuovi giocatori che coprano le needs, in un processo che, come minimo, richiederà almeno un paio di anni. Quindi prevedo che, salvo piacevoli e inaspettate sorprese, l’anno prossimo sarà di transizione.
Al momento le needs maggiori rimaste scoperte sono: un TE e una LT titolari, una grande criticità nella secondaria sia in termini di titolari che di profondità e anche qualche problema riguardo il gruppo degli ILBs nel nuovo schema 4-3. Però la offseason non è finita e il cap space è molto abbondante. Penso sarà necessario acquistare almeno una LT veterana per tappare il buco l’anno prossimo.
Alcuni nomi potrebbero essere Peters, Beachum, Glenn o riacquisire Donald Penn. Inoltre, è anche importante aggiungere un altro CB, ruolo non considerato durante il draft (a mio parere giustamente). Alcuni nomi potrebbero essere Ryan, Apple, Amukamara e Dennard.

Federico Ferrari, Saints: In ordine sparso: LB, WR, CB, OL, QB.
Ci manca ancora un po’ di depth a WR e CB.

2) Il vero colpo è stato...
VR, Redskins: Certamente Chase Young, ma è scontato. Con lui la DL diventa un reparto super. Io sono anche particolarmente soddisfatto dalla pick di Antonio Gandy-Golden, che rappresenta un target alto e atletico per Haskins, da sfruttare non solo per la end-zone.
Lo stesso discorso lo applico a Thaddeus Moss, TE acquisito tra gli undrafted, che non è atletico ma ha mani molto buone e buone capacità di bloccare, rappresentando un potenziale half-back.

FF, Saints: Zack Baun. Un linebacker che in diversi mock veniva dato alla fine del primo round e finisce a metà terzo giro è davvero un’ottima value pick, soprattutto se consideriamo che LB era una delle need principali.

3) L’incognita è stata la scelta di...
VR, Redskins: Personalmente avrei preferito prendere la LT Josh Jones invece che il RB/WR Antonio Gibson nella scelta al terzo round. A me Jones sembra più pronto di Saahdiq Charles per giocare da titolare come LT. Va detto che al momento di quella scelta non era ancora stata fatta la trade di Trent Williams con i 49ers e i Redskins forse pensavano che Williams sarebbe potuto restare ancora un anno. Comunque, Charles mi soddisfa anche se credo che, come minimo, necessiterà di un anno di adattamento.
Anche Gibson mi soddisfa perché potrebbe essere un’arma imprevedibile, se bene utilizzata dal nuovo OC, Scott Turner, che conosce come impiegare questo tipo di giocatori (vedi McCaffrey e Samuels nei Panthers).
L’altra incognita è la scelta di James Smith-Williams al settimo round. Si tratta un altro esempio di scelta che non considera le needs perché il reparto dei DE/Edge è già ben coperto. Inoltre, è un giocatore che ha avuto moltissimi infortuni. Ma è un super atleta, con un ottimo QI per il football e non solo. Se riesce a stare sano potrebbe essere un colpaccio.

FF, Saints: Adam Trautman. Tight End molto produttivo al college che però arriva da una scuola minore, Dayton, il cui ultimo giocatore draftato nella NFL risale al 1977. Di potenzialità ne ha, vediamo se si realizzano anche ad un livello di gioco superiore.

4) Alla fine del primo round mi sentivo... perché....
VR, Redskins: Soddisfatto perché ero favorevole a prendere Chase Young e non fare una trade down, anche a costo di lasciare irrisolte alcune needs. Cioè, in sostanza, è da anni che dico che i Redskins devono essere considerati una squadra da costruire con calma.
Invece, negli ultimi anni, nonostante gli ultimi draft che mi sono piaciuti molto, la strategia complessiva, non riconoscendo che la squadra era lontana da essere in modalità “win now”, ha determinato solo una perdita di tempo, senza avviare un vero progetto di costruzione.
Per cui sono contento che adesso ci si muova in questa direzione. Sperando che in un paio di anni se ne vedano i frutti positivi.

FF, Saints: 
Al momento della scelta direi (quasi) deluso. Draftare un offensive lineman al primo giro è sempre una scelta “noiosa”: chiunque si sarebbe sentito più soddisfatto sul momento se avessimo scelto un veloce WR o un potente LB. Ragionandoci un po’ su invece sono convinto che sia stata un pick super solida, volta a rafforzare un reparto che già era ottimo ma in alcune partite aveva visto dei brutti cali che spesso ci sono costati la vittoria (vedi playoff contro Vikings).

5) Il miglior draft è stato dei?
VR, Redskins: Ci sono molte squadre che meritano un grade A. Però mi limito a citarne tre e lo faccio restando fedele al concetto che il draft è solo una delle componenti della offseason. Per cui valuto le picks in relazione al progetto e al miglioramento complessivo della squadra.
I nomi sono: Cardinals (considerando l’arrivo di DeAndre Hopkins in FA e aggiungendo picks come Isaiah Simmons, Josh Jones e altri, mi sembra la squadra che possa migliorare di più), Cowboys (grandi picks e needs bene affrontate) e Ravens (già una grande squadra a cui aggiunge picks per migliorare la difesa nel reparto ILBs, la DL, alcuni targets ulteriori per Lamar Jackson, più Dobbins che, insieme a Ingram e allo stesso Jackson, potrebbe costruire un gruppo in grado di fare faville nel running game).

FF, Saints: Per forza di cose dico Dolphins: avevano una vagonata di scelte e le hanno usate pazientemente per ricostruire un roster martoriato l’anno scorso. Ciliegina sulla torta, Tua Tagovailoa preso senza necessità di fare trade up.

6) Il peggior draft è stato dei?
VR, Redskins: Non mi sono piaciuti i Packers, soprattutto per la scelta di Love al primo round. Le scelte dei Raiders le trovo spesso troppo “esotiche” e personalmente con il capitale di picks che avevano lo scorso anno e anche quest’anno, mi sarei aspettato di meglio.

FF, Saints: 
Mi accodo anch’io a quella che penso sarà la risposta più comune e dico Packers. Non è certo il tipo di draft che ci si aspetta da una squadra che l’anno scorso è stata ad un passo dal Super Bowl.

7) Come hanno scelto le franchigie della division della tua squadra?
VR, Redskins: Mi costa dirlo, ma gli odiati Cowboys hanno fatto un ottimo draft. Spero che però ammettano di avere avuto molto “fondoschiena” a ritrovarsi CeeDee Lamb al pick 17. Adesso hanno un corpo di WRs veramente ottimo.
Penso che abbiano avuto molta fortuna anche a trovare Bradlee Anae al quinto round. E’ un giocatore che a me piace molto e non mi spiego come mai sia sceso così tanto nelle scelte. Tra l’altro l’Edge era una delle maggiori needs dei Cowboys, trascurata per la scelta di Lamb al primo giro, ma penso che Anae, oltre al rientro di Randy Gregory e Aldon Smith possano colmare il gap.
Ottima anche la scelta di Biadasz per rimpiazzare Frederick  e di Diggs e Robinson per rimpiazzare Byron Jones  Robinson lo avrei voluto ai Redskins).
Discreti i Giants perché, secondo me, Thomas e Becton, erano i migliori per il ruolo di LT, mentre Wills e Wirf sono più RT o guardie. Buono anche Cam Brown, mentre resta irrisolto il ruolo di WR.
Molto bene gli Eagles che hanno ricostruito il reparto dei WRs con ottime scelte, anche se io avrei preso Justin Jefferson al posto di Jalen Reagor.
Tra FA e draft mi sembra molto migliorata anche la secondaria. Inoltre, se sono fortunati, forse hanno anche aggiunto giocatoti importanti tra gli OT, poiché Prince Tega Wanogho è inaspettatamente “scivolato” al sesto giro e Jack Driscoll è un buon giocatore. Però, non amo Hurts e non so se sarà un buon QB2.

FF, Saints: Mi sono piaciuti i draft di Panthers e Bucs, scelte molto interessanti nei primi round.

8) Ora si punta a quale record?
VR, Redskins: Nessun record. Per i motivi che ho scritto sopra sarei contento se vedessi la crescita di giocatori giovani e se si avesse la conferma che Haskins può essere un buon QB.
Purtroppo l’assenza di una buona LT non renderà semplice valutare la crescita di Haskins, che necessita di una buona protezione da parte della OL.

FF, Saints: 11+ vittorie è il minimo a cui puntare finché abbiamo ancora Brees in squadra.

9) Quale voto daresti al draft della tua squadra? Perchè?
VR, Redskins: Sono indeciso tra B+ e A-. Vado per il B+, che è meglio sbagliare per difetto.
Ho già commentato alcune picks sopra. Aggiungo che la scelta di Ismail come centro è un altro lusso, dato che a quel punto si poteva scegliere un buon CB esterno, che serviva come il pane. Era disponibile Bryce Hall. Però è scivolato molto e forse i suoi problemi alla caviglia sono più seri del previsto. Tuttavia, Ismail può essere una scelta utile per il futuro perché l’anno prossimo Roulier sarà FA.
A proposito di CBs, sopra ho scritto che i Redskins hanno fatto bene a non sceglierne uno al draft. Il motivo è che, considerando la necessità di prendere un OT, avendo scelto Young al primo round e senza nessuna scelta al secondo round, a un certo punto i CB esterni con una certa fisicità non erano più disponibili.
I Redskins hanno già molti “piccoletti” validi come slot, ma molto meno come CB esterni. Quindi, o si prendeva un CB fisico (come Reggie Robinson) con una scelta medio/alta, o era inutile prendere un altro slot. Riguardo le altre scelte, mi intriga Khaleke Hudson che è un ibrido ILB/S (potrebbe giocare anche come WILL nella 4-3) e Kamren Curl da profondità al reparto safety che, soprattutto per la FS, resta debole.

FF, Saints: Voto B+. Abbiamo scelto la filosofia del “pochi ma buoni”, con la sorpresa del QB al settimo giro. In generale sono molto contento dei giocatori scelti ma anche quest’anno la squadra non ha perso occasione di fare trade up (ben tre volte lol) ipotecando già due scelte del draft 2021, cosa che mi fa sempre un po’ di ansia (ma finora ha funzionato quindi hanno ragione loro).

10) Ti è piaciuto il draft virtuale con i collegamenti dalle case dei protagonisti?
VR, Redskins: Era una scelta obbligata. Ma preferisco di gran lunga il format originale.
A proposito di emergenza Covid-19, penso che le scelte del draft siano state influenzate moltissimo dalla impossibilità di incontrare personalmente i giocatori e sottoporli a visite mediche. Inoltre, la scelta dei giocatori, sia in FA che al draft, è influenzata dal fatto che vedo difficile fare una preparazione normale in preseason, a meno di qualche scelta irresponsabile (lo dico da ricercatore che lavora nel settore della genetica e che conosce abbastanza bene i virus).
Soprattutto gli allenatori nuovi preferiranno puntare su giocatori che, in un modo o in un altro, già conoscono discretamente perchè non avranno tempo di conoscerli a fondo durante la preseason.
Concludo dicendo che sono molto dubbioso riguardo alla possibilità di avere una stagione normale perché l’epidemia da Covid-19 persisterà fino all’immunità di massa, raggiungibile solo con la disponibilità di un vaccino o con l’immunità di gregge, che però necessità di una percentuale di contagiati nella popolazione vicino al 50/60%. Quindi, per almeno un anno dovremo convivere con l’epidemia e i cambiamenti comportamentali che essa comporta.
Inoltre, anche se non sembra vero che il virus sia suscettibile alle più elevate temperature Estive, nel periodo Invernale il corpo umano è invece più sensibile alle infezioni da virus respiratori. Cioè, è presumibile un incremento di contagi proprio in corrispondenza con l’inizio della nuova stagione NFL. Per cui, vedo tutto con un grosso punto di domanda.

FF, Saints: Molto! Difficilmente la lega abbandonerà il draft “tradizionale” ma spero che questa esperienza serva anche per migliorare i futuri draft.

Due squadre che escono da stagioni molto diverse, ma che sperano di aver puntellato il proprio roster per crescere, i Redskins, e rimanere una contender, i Saints.

Continuate a seguire le impressioni sul draft di altre due tifoserie nel prossimo articolo del blog.

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