Il draft 2020 visto dai tifosi: Tampa Bay e Chicago


Quinto articolo sulle sensazioni post Draft 2020 da parte delle fanbase italiane. (trovate tutti i vecchi pezzi in questa sezione)

In questo pezzo ci parleranno delle scelte delle loro squadre:
Roberto Abelli: tifoso di Tampa Bay, la cui pagina di riferimento è Tampa Bay Buccaneers Italia ed il blog Col coltello tra i denti.
Antonio Matticoli: tifoso di Chicago, admin della pagina Chicago Bears Italia 

1) Quali need aveva la tua squadra e quali rimangono.
Roberto Abelli, Bucs: Le principali need erano sicuramente: nella Offensive Line, dove soprattutto gli OT attuali (Smith e Dotson) non sono all’altezza di un team NFL, nel reparto Running Back, già deficitario nella scorsa stagione e con Peyton Barber trasferitosi a Washington, e nella secondaria difensiva dove mancanza di talento e infortuni hanno penalizzato una difesa altrimenti formidabile nel front seven.
Dopo il draft rimangono ancora dei punti deboli nel reparto DB che ha ancora bisogno di rinforzi; anche per i QB, nonostante l’acquisizione in FA della leggenda Tom Brady, ci sarebbe stata la possibilità di acquisire un QB non di altissimo valore, ma di prospetto da far crescere all’ombra di TB#12.

Antonio Matticoli, Bears: I Chicago Bears si presentavano al Draft 2020 con evidenti deficienze nei ruoli di TE (dopo la non felice stagione vissuta dal reparto dei Tight End Navy & Orange che ha messo insieme 46 ricezioni, 416 yard e 1 touchdown (!), OL (reparto che più di tutti ha mostrato evidenti lacune nel corso della stagione), WR e CB.
La prima scelta arrivata da Halas Hall è ricaduta su Cole Kmet fortissimo TE in uscita dal college di Notre Dame visto da molti come il prospetto più talentuoso nel proprio ruolo. In seconda battuta (con non pochi malumori) si è deciso di ricoprire il ruolo lasciato libero da Amukamara selezionando Jaylon Johnson dagli Utah Utes con la numero 50.
Usciamo dal seminterrato di Roger Goodell con la sensazione di non essere riusciti a sfruttare a pieno le (poche) frecce nel nostro arco e con la consapevolezza di non aver voluto/potuto sfruttare la classe di WR più profonda che la NFL ricordi dal 2014.
Marginale la need nel ruolo di Safety.

2) Il vero colpo è stato...
RA, Bucs: Il vero colpo del draft dei Bucs è stato l’OT Tristan Wirks da Iowa, alla vigilia dato nei primi 10 giocatori selezionati; anche se Tampa ha dovuto fare una trade con i 49ers (salire dalla 14 alle 13 sacrificando la quarta scelta in cambio di una settima) resta il valore di un giocatore su cui si può rifondare la linea offensiva, indispensabile per proteggere Brady e per aprire buchi per le corse dei running back.

AM, Bears: Jaylon Johnson, almeno sulla carta. Il ragazzo in fase di scouting era dato con sicuro first-rounder grazie ad una rara combinazione di talento e fisico. Ma allora perchè dico sulla carta?
Perchè subito dopo la combine di Indianapolis il ragazzo si è recato sotto i ferri per "riparare" ad un problema alla spalla che lo affilggeva dal 2018, i tempi di recupero sono importanti (si parla di circa 5 mesi) e anche la zona interessata non è delle più banali, ma alla 50 era una scommessa troppo interessante da non essere sfruttata.

3) L’incognita è stata la scelta di...
RA, Bucs: L’incognita del draft dei Bucs potrebbe esser il RB Ke’Shawn Vaughn da Vanderbilt, scelto al terzo giro mentre unanimemente era destinato almeno dal quarto giro in poi; al secondo round, Tampa avrebbe potuto scegliere RB validi ancora disponibili che sarebbero stati titolari dal giorno 1, mentre Vaughn va a potenziare un backfield in cui probabilmente dividerà oneri e onori del gioco su corsa con Ronald Jones.

AM, Bears: Trevis Gipson, DE da Tulsa con la 155a scelta assoluta. Con evidenti problemi nella O-line (e con grandi nomi ancora disponibili nel ruolo), il GM Ryan Pace ha scelto di potenziare il reparto opposto dello sferoide prolato (quello che sulla carta, ma anche sul campo era il migliore dell'intera franchigia dell'Illinois).
Il potenziale del ragazzo c'è, ma spendere una scelta relativamente così alta per un secondo difensore ha lasciato l'amaro in bocca.

4) Alla fine del primo round mi sentivo... perché....
RA, Bucs: Dopo il primo giro di scelte l’umore non poteva che essere altro, visto che Wirfs poteva non essere più disponibile con il numero 13 e ci si sarebbe accontentati di un OL non di primo piano.
Già nella combine NFL il Tackle da Iowa ha dimostrato, oltre alla potenza data da un fisico eccezionale, anche un atletismo non comune in giocatori della sua stazza, che potrà mettere al servizio della squadra della Florida.
Probabilmente partirà come RT, ma come nel college potrà essere una valida soluzione anche sul lato sinistro della linea, dove dovrà proteggere il lato “cieco” di Brady.

AM, Bears: Alla fine del primo round mi sentivo carico, la fine delle prime 32 scelte per molte squadre dava il via all'inizio vero e proprio del Draft per i Chicago Bears; rendendoci indietro il bilancio quasi totale, dell'affare fatto per poter usufruire dei servigi di Khalil Mack sulle sponde del lago Michigan.

5) Il miglior draft è stato dei?
RA, Bucs: Se si deve fare un unico nome, il miglior draft è stato quello dei Minnesota Vikings, non solo per il numero  di scelte totali (ben 15!!) ma per la qualità dei giocatori scelti, in base alle necessità del team: i CB Jeff Gladney, Cameron Dantzler e Harrison Hand  andranno a dare un valido contributo alla secondaria difensiva, orfana di Xavier Rhodes, Trae Waynes and Mackensie Alexander.
La  scelta del primo round Justin Jefferson non avrà il facile compito di rimpiazzare Stefon Diggs, ma ne ha tutte le potenzialità. Una scelta che potrebbe pagare nel medio termine potrebbe essere il QB Nate Stanley da Iowa, un ottimo prospetto con un possibile futuro da protagonista.

AM, Bears: Baltimore Ravens. La squadra allenata da John Harbaugh ha fatto la voce grossa in FA, riuscendo a colmare i pochi buchi rimasti a roster con una Draft class da 10 e lode.
Menzione d'onore per i Dallas Cowboys di Jerry Jones e per i Denver Broncos delle nostra vecchia conoscenza Vic Fangio.

6) Il peggior draft è stato dei?
RA, Bucs: Il peggio draft è stato quello dei Green Bay Packers, il valore del QB Jordan Love non si discute ma aver speso il primo giro (26° scelta assoluta) quando si ha già un QB come Aaron Rodgers, destinato alla Hall of Fame ma ancora valido (36 anni) potrebbe minare la sicurezza di Rodgers e la relativa stabilità nello spogliatoio, elemento vitale per quasiasi squadra che voglia vincere.
Le altre scelte, forse con l’eccezione di AJ Dillon (RB) non sembrano pronte a contribuire immediatamente nell’organico del team di Matt LaFleur. Sicuramente la selezione di un buon WR avrebbe dato un’arma in più in attacco.

AM, Bears: Green Bay Packers. A detta di molti analisti e tifosi la squadra del Wisconsin non solo ha deluso sulla qualità dei nomi fatti (se escludiamo Jordan Love al primo giro), ma anche per la mancata tendenza a ricoprire le need che la squadra presentava al 23 aprile. Il resto della NFC North non può far altro che esserne felice.

7) Come hanno scelto le franchigie della division della tua squadra?
RA, Bucs: Nella NFC South, il miglior draft è appannaggio dei Buccaneers, con le principali need che sono state coperte e con giocati di buona prospettiva, capaci di dare da subito un contributo, anche negli Special Teams (vedi il LB Chapelle Russell e il RB Raymond Calais).
I New Orleans Saints hanno potuto contare su sole 4 scelte, 3 in attacco e 1 in difesa; Cesar Ruiz (C/G) darà una mano nella OL, il LB Zach Baun non ha un classico fisico da NFL ma sopperisce con la velocià, il QB Tommy Stevens avrà difficoltà a trovare posto con Brees, Hill e il nuovo arrivato Winston (ex prima scelta assoluta di Tampa).
Gli Atlanta Falcons hanno investito sulla difesa con 4 delle 6 scelte disponibili, rinforzando in ordine DB con AJ Terrell (16 scelta assoluta) e Jaylinn Hawkins, DL con Marlon Davidson e LB con Mykal Walker; per compleare il draft il OL Matt Hennessy e il punter Sterling Hofrichter.
I Carolina Panthers, per la prima volta nella NFL, hanno optato per le 7 scelte disponibili interamente nel reparto difensivo con 3 DL (Derrick Brown, scelta N° 7 assoluta, Yetur Gross-Matos e Bravvion Roy) e 4 DB (Jeremy Chinn, Troy Pride, Kenny Robinson e Stanley Thomas Oliver).
Riassumendo primo posto sicuro dei Buccaneers, con Falcons e Panthers a dividersi il secondo gradino e con i Saints a chiudere la classifica.

AM, Bears: Per quanto mi riguarda (ahimè) molto bene, i Vikings escono come una della squadre vincitrici del Draft, le due scelte al primo giro, gestite alla perfezione hanno spianato la strada alla franchigia del Minnesota mentre Lions di Matt Patricia si sono assicurati le prestazioni di Jeff Okudah a mani basse il miglior CB del Draft 2020 e di D'Andre Swift fortissimo RB in uscita da Georgia. Le scelte seguenti seguono una linea ben precisa, vedremo se basterà alle franchigie della Twin cities e della Motown per tornare a fare la voce grossa.

8) Ora si punta a quale record?
RA, Bucs: Considerati i movimenti in offseason (Brady e Gronkowski) e il draft di buon livello, qualsiasi risultato che non includa l’approdo ai playoff (ultima apparizione stagione 2007 !!) dovrà essere visto come un fallimento.
In attacco ci sono già grandi individualità nei WR Mike Evans e Chris Godwin, e nei TE Howard e Brate, la linea offensiva è stata rinforzata con Wirfs; Brady, a dispetto dei suoi prossimi 43 anni (!!) ha dimostrato di poter ancora guidare un team NFL, e l’esperienza certo non gli manca, sicuramente non farà rimpiangere la partenza di Winston (Saints) e i suoi numerosi intercetti.
Vaughn contribuirà sicuramente nel running game dove si aspetta un’ulteriore crescita da parte di Ronald Jones. Passando alla difesa, importanti le riconferme di Jason Pierre-Paul e Shaquil Barrett (primo nella NFL con 19.5 sacks) la continua crescita di Vita Vea, e le prestazioni dei LB interni Lavonte David e Devin White (prima scelta dello scorso draft).
Nella secondaria Winfield (secondo giro) potrebbe essere la safety titolare dall’inizio della stagione, ma deve contare sulla crescita dei suoi compagni di reparto, per la maggior parte scelte degli ultimi 2/3 draft e quindi di ottimo prospetto.
Considerando anche la difficoltà della prossima schedule (Chiefs, Packers, Broncos, Rams e Vikings) credo che si possa puntare ad un record di 11-5 / 12-4.

AM, Bears: Si punta ovviamente a fare meglio dell'8-8 di questa stagione, un 10-6 è per chi scrive, alla portata della squadra che punterà a tornare già da quest'anno ai playoff approfittando dell'aumento dalla prossima stagione del numero delle squadre qualificate, che passeranno da sei a sette per ogni Conference, in virtù del nuovo CBA firmato in questa offseason.

9) Quale voto daresti al draft della tua squadra? Perchè?
RA, Bucs: Il draft 2020 è sicuramente il migliore degli ultimi anni (memori ancora della selezione del kicker Roberto Aguayo al secondo giro nel 2016!!!) avendo coperto le principali necessità dei Buccaneers.
Wirfs potrà diventare un OT dominante per il prossimo futuro, Winfield e Vaughn nei rispettivi backfield potrebbero fare la differenza. Il WR Tyler Johnson da Minnesota, pur non essendo un velocista ha delle mani sicure, dando un’arma in più a Brady.
Il DT Khalil Davis potrà dare il suo contributo nelle rotazioni della linea di difesa, mentre le due scelte del settimo giro (LB Chapelle Russell e RB Raymond Calais) hanno tutte le carte in regole per eccellere negli Special Teams, reparto sottovalutato ma che può dare una svolta, in qualsiasi momento, all’andamento di una partita.
Il voto (in formato americano) non può essere che un bel “A” pieno!

AM, Bears: Non mi sento di andare oltre il 7-, le due scelte al secondo round sono di quelle importanti ma che difficilmente pagheranno dividenti fin da subito.
Approssimativa, per usare un eufemismo, la seconda parte del Draft con i due offensive tackle arrivati troppo tardi rispetto alla tabella stilata dai tifosi.

10) Ti è piaciuto il draft virtuale con i collegamenti dalle case dei protagonisti?
RA, Bucs: A causa della situazione di emergenza dovuta al Covid-19 anche il Draft NFL 2020 ha dovuto adattarsi, eliminare la prevista cerimonia del draft, che quest’anno sarebbe stata a Las Vegas, e organizzare un enorme meeting online collegando il commissioner Roger Goodell e i rappresentanti delle 32 franchigie (General Manager e Head Coach).
E’ stato un draft diverso, forse meno spettacolare, ma più intimo, con i vari protagonisti in collegamento dalle proprie residenze e secondo me ha reso più umano un ambiente che negli ultimi anni è diventato sempre più “impersonale”.
Nel mio piccolo, per la prima volta, ho partecipato alla simulazione del draft in un gruppo FB che si occupa di football, con qualche giorno di anticipo rispetto a quello reale, selezionando sempre un OT (anche se Austin Jackson da USC è sicuramente inferiore a Wirfs)
Esperienza eletrizzante che, anche se per pochi istanti, mi ha fatto sentire il GM dei miei amati Tampa Bay Buccaneers!!

AM, Bears: Nel complesso direi di si! La scelta imposta dal periodo storico che stiamo vivendo ha sicuramente portato ai protagonisti una nuova esperienza riguardante lo sviluppo e la fruizione dell'evento, con punte altissime toccate sulle scelte di Henry Ruggs III ed il suo accappatoio, di Javon e papà Kinlaw e di CeeDee Lamb (o dovrei dire della sua ragazza?). Momenti che hanno fatto divertire e godere (come nell'ultimo caso) milioni di americani e non, ma non vedo l'ora di tornare a vedere le strette di mano tra il commissioner Roger Goodell e i prospetti selezionati.

I Buccaneers sono stati un terremoto in questa offseason con l'arrivo di Brady e sperano di risalire la china, così come i Bears che si trovano in una division difficile con Minnesota che è stata tra le migliori al draft, ma anche con i Packers che forse non sono stati all'altezza.

Continuate a seguire le impressioni sul draft di altre due tifoserie nel prossimo articolo del blog.

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