Venezia vince la seconda edizione della NextGen LBA

Credits:Pagina FB LBA- Legabasket Serie A
Avevamo lasciato 12 mesi fa la Next Gen di LBA al termine di una buona prima edizione e con diversi dubbi sul futuro della manifestazione che è stata organizzata decisamente più tardi di quanto fatto nel 2018.

Dopo la seconda edizione ci troviamo con una nuova squadra campione, una uguale seconda classificata e solo alcune delle "lacune" della prima risolte.

Questa seconda edizione doveva essere quella di Casarin e la finale ci ha restituito questo protagonista annunciato con una prestazione da 22 punti, 17 rimbalzi e 6 assist, il Titolo della NextGen e poche ore dopo quello della Coppa Italia della sua Reyer.

Andiamo però con ordine facendo le valutazioni come lo scorso anno. Partendo dal fatto che le squadre qualificate alla settimana finale sono state otto e non quattro.
Ecco la situazione in campionato delle protagoniste che ricordiamo non essere le migliori della loro categoria, ma quelle del vivaio di una squadra di LBA.

Venezia, Trento, Trieste sono tutte nello stesso girone e sono rispettivamente a 12-5, 13-2 e 13-5 dietro Bassano che guida con una sola sconfitta.
Girone comune anche per Pesaro che guida con 12-4 il suo raggruppamento con la finalista Reggio Emilia a 12-5 e la Fortitudo a 11-6.
Cantù è in testa al girone A con 2 sconfitte in 18 gare e guida insieme a Casale e Tortona, vivai delle squadre di A2.
Infine Pistoia, che si trova nel girone sud con Roma e Stella Azzurra, ma anche Trapani ed occupa la terz'ultima posizione con un record di 3-12.

A parte il caso particolare di Pistoia, si vede che anche in questa stagione ci sarebbero state squadre migliori che avrebbero potuto dare un ottimo spettacolo oltre che prestare i propri giocatori alle altre società.

Le due finaliste della scorsa edizione Trento e Reggio Emilia sono arrivate ancora alle semifinali dove si sono incontrate, ma la vittoria questa volta è andata agli emiliani. Dall'altra parte Venezia ha affrontato nel penultimo atto la proprio la sorprendente Pistoia.

In finale sono arrivate due squadre con molto talento, da un lato venezia con l'asse Casarin-Possamai dall'altro una squadra che con Soviero ha un leader capace di guidare forse la squadra con più valore nel pitturato con Cham e Diouf.
La partenza ha visto Venezia prendere il comando, ma la forza della Grissin Bon è stata, per tutto il Torneo, la capacità di non subire psicologicamente l'avvio degli avversari ed ecco che nel finale i ragazzi di coach Menozzi sono tornati sotto prima di uscire sconfitta all'ultimo respiro. 
La finale è stata un bello spot per il movimento cestistico anche se le dimensioni del palazzetto hanno avuto una incidenza sulle percentuali al tiro dei ragazzi non abituati a determiati palcoscenici.

Terminata la seconda edizione della NextGen andiamo a tirare le somme:

- Anche in questa stagione si è preferito creare squadre con l'inserimento di giocatori di altre società invece di portare in campo anche squadre che stanno dimostrando il loro valore. Anche solo quattro wild card per le migliori squadre dopo ad esempio 15 gare per ogni girone avrebbero ulteriormente alzato la qualità delle gare.
- La copertura dell'evento da parte della Lega è stata garantita, come lo scorso anno, dalla pagina FB della LBA e questo ha permesso di seguire l'evento che logicamente non ha ancora l'appeal televisivo di una partita di LBA, che già fatica a trovare spazio.
- In Italia ci sono ragazzi che devono essere valorizzati ed i top della manifestazione sono stati quasi tutti italiani con Casarin, Soviero, Diouf  a guidare il gruppo, ma non solo.

Aspettiamo già con ansia la prossima edizione anche alla luce delle parole della conferenza stampa di domenica in cui si è sottolineato il valore sia di livello cestistico che scolastico dei giocatori di queste U18 allargate. Durante il weekend sono stati, infatti, premiati anche i giocatori che hanno conseguito risultati migliori a scuola.

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