La storia si ripete, LeBron in cerca di Superstar: arriva Davis


La notizia ormai è consolidata, ma personalmente mi sembra solo che sia arrivata con una stagione di ritardo rispetto a quando avrebbe voluto LeBron James: i Lakers portano una seconda Superstar a roster.

Quando LeBron ha firmato per i Lakers la mia prima idea è stata: ora ecco che cederanno tutti i giovani per prendere qualche All Star, come fece a Cleveland e come fece, andando lui e lasciando in braghe di tela i Cavaliers, quando scelse Miami.

Ormai, nonostante molti continuino a definirlo il più forte di sempre, si è capito che James non può vincere in una squadra senza almeno 3 All Star, due Titoli con Bosh e Wade e uno con Love e Irving, poi solo Finals fino al tracollo di quest'anno.

I Lakers avrebbero voluto che LeBron li risollevasse facendo crescere i propri giovani, ma dopo una freeagency che aveva portato solamente Rondo, James si è dovuto confrontare con una squadra giovane, pur non senza talento, non quello che a lui è congeniale. 
Ecco i ragazzi che LeBron non ha saputo valorizzare: il discutibile Ball (attualmente con 2 stagioni alle spalle), Ingram seconda scelta assoluta al draft 2016 (3 stagioni), Kuzma sorpresa alla sua stagione da rookie (2 stagioni), Hart leader di Villanova del Titolo 2016 (2 stagioni), ma anche Caruso (2 stagioni) e con una matricola come Wagner, trascinatore di Michigan fino alla Finale al suo ultimo anno al college,

LeBron ha comunque cercato di avere almeno un'altra star trovando solo Rondo e quindi ha fatto una stagione senza il minimo stimolo, sapendo che questa estate sarebbe stata quella di Anthony Davis.

Subito dopo la conclusione delle Finals, ecco arrivare il colpo con la solita formula che portò Wiggins, fresco di prima scelta assoluta a Minnesota per Love:

Anthony Davis per Lonzo Ball, Brandon Ingram, Josh Hart, la numero 4 del prossimo draft ed altre 2 prime scelte.

I Lakers perdono il proprio futuro, LeBron ha comunque 35 anni ed altri due anni sicuri ai Lakers più una opzione per il terzo, ed affiancano la prima star al King, ora, però, non hanno altro da dare per un giocatore che non sia FA. Si parla di Kemba Walker, ma anche di Butler, sicuramente non possono permettersi la corsa ai due infortunati dei Warriors, salteranno un intero anno, ed anche il "semplice" Middleton potrebbe non essere abbastanza per James, così come Tobias Harris.

Ora questa trade, anche per la tempestività nel farla uscire, per forza apre il confronto con i Raptors Campioni. Leonard non è andato in Canada senza trovare un gruppo forte, ma è riuscito a fargli fare il salto di qualità aiutando lo sviluppo di VanVleet e Siakam, non cercando un nuovo veterano di qualità. LeBron non è mai riuscito in questo processo e, personalmente, lo trovo come punto dolente per un giocatore che vuole essere ricordato per il suo valore e che, grazie all'arrivo giovanissimo nella Lega, si appresta, numeri alla mano, a salire in vetta alla NBA.

Questa Trade fa male all'immagine di LeBron perchè lo fa cedere nuovamente alla sua incapacità di migliorare una squadra senza aiuto, fa male ai Lakers che, senza diventare subito i favoritissimi al Titolo 2020, rasano al suolo ogni possibilità di rinascita attraverso il draft e perdono tante monete di scambio per altre trade.
Paradossalmente aiuta New Orleans a ripartire subito la ricostruzione con un gruppo di giovani pronti a salire di livello, vedi la crescita di Russell lontano da LA, e non dimentichiamoci con la scelta di Zion ed ora anche della quarta assoluta.

I Warriors, ma prima ancora i Cavaliers di LeBron, hanno insegnato che con un cuore di sole Superstar non si è automaticamente vincitori dell'Anello perchè anche gli infortuni fanno parte del gioco e se non si hanno seconde linee di qualità non si arriva fino in fondo, ma ancora una volta avremo una squadra fondata su giocatori che non si riposeranno a metà febbraio durante l'All Star weekend. Godiamoci, quindi, la prossima stagione di Bucks, 76ers e Pelicans, prima di attendere il ritorno nel primo giro del draft dei Lakers, quando LeBron sarà ormai sulla porta della squadra di LA.

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