Il draft 2019 visto dai tifosi: Eagles e Atlanta


Dopo aver visto come sia l'umore post draft dei tifosi di Tennessee ecco cosa ci hanno raccontato i fan di altre franchige. Con questo articolo inizia una carrellata attraverso la NFL, prime squadre incontrate sono i Philadelpia Eagles e gli Atlanta Falcons.

A rappresentare le sensazioni dei tifosi di Phila è stato Gilberto Danieli, admin di una pagina facebook Philadelphia Eagles Italian Nation e del gruppo Eagles Italian Nation (official forum) mentre per la squadra della Georgia ha risposto alle mie domande Iacopo Bassi.

1) Quali need avevamo e quali rimangono.
Gilberto Danieli, Eagles: Gli Eagles, a mio avviso, si presentavano a questo Draft con i seguenti needs, non necessariamente in quest'ordine: OL-WR-LB-S/CB-DE.
Dopo la tre giorni di Nashville, dopo la quale mi sentivo molto soddisfatto, rimane tuttavia qualche spot ancora aperto; in particolar modo, io avrei preso un Defensive Back, CB o S che sia. Abbiamo visto per esempio Chauncey Gardner-Johnson scivolare parecchio in basso e sarebbe stata una vera steal riuscire a portarlo a roster. Probabilmente, il Front Office si sente sicuro con i giocatori attualmente in squadra, senza dubbio un'unità numerosa, ma spesso bersagliata dagli infortuni negli ultimi anni.
Un'altro need che rimane è senza dubbio il LB; la presa dell'undrafted T.J. Edwards (Wisconsin) rimane ottima, ma sono convinto servisse anche qualcosa di più. Ciononostante, rimane ancora qualche buon profilo sul mercato dei free agent, di conseguenza non posso escludere la firma di un veterano ad un certo punto della preparazione estiva.

Iacopo Bassi, Falcons: Prima del draft le need erano molto chiare. Avevamo delle need minori come la mancanza di un power back alla C.J. Anderson da alternare ai nostri più minuti Freeman e Smith, era poi necessario dare profondità al reparto linebacker e trovare un CB 2 per sostituire l’ormai prossimo al ritiro Desmond Trufant. Queste però erano tutte need minori come già detto e sono state risolte quasi tutte grazie all’aggiunta del RB da Pitt Qadree Ollison (6’1”, 228 lbs, appunto un power back) e di due cornerback. Il primo è il veloce Kendall Sheffield, proveniente da Ohio State e il secondo è Jordan Miller da Washington. Passiamo ora alle need dal peso specifico più rilevante: le trincee. Con questo termine intendo dire le due linee, che sono state molto deludenti nella passata stagione. Per quanto riguarda la linea offensiva in particolare era fondamentale draftare un RT affidabile, dal momento che l’unico a roster che avevamo era Ty Sambrailo, non certamente un fenomeno. La linea difensiva invece aveva bisogno di molti innesti, almeno un EDGE e un DT. Ecco, come forse saprete i Falcons hanno draftato al primo round non uno ma due offensive linemen al primo round, ovvero Chris Lindstrom, G da Boston College (con la 14° assoluta) e Kaleb McGary, OT sempre da Washington (con la 31° assoluta). E fin qui - direte voi - tutto a posto. Il problema riguarda infatti la D Line, su cui è stata investita solamente la scelta del 4° giro per assicurarsi le prestazioni del versatile DE/DT John Cominsky dalla poco conosciuta università di Charleston in West Virginia. Conclusione: c’è ancora molto lavoro da fare per aggiustare la linea difensiva, temo che la pressione che porterà in generale tutto il nostro front 7 fornito di scarso talento sarà assai ridotta e non sufficiente. Non benissimo.

2) Il vero colpo è stato...
GD, Eagles: Già da qualche settimana prima del Draft lo ripetevo, per me Miles Sanders (RB, Penn State) farà le fortune del nostro backfield! Non era una need primaria, anzi, con il poker Howard/Clement/Smallwood/Adams, può sembrare di aver buttato un secondo giro...beh, a mio avviso assolutamente no. Con l'ingresso nei pro di Saquon Barkley un anno fa, il backfield dei Nittany Lions passava nelle mani di Sanders che non ha fatto per nulla rimpiangere il fenomeno ora in forza ai NY Giants: 1274 rushing yard, 5.8 YPC e 9 rushing TD. C'è sicuramente margine di miglioramento, specialmente nelle ricezioni fuori dal backfield, nei fumble ed in pass protection; il RB committee di Coach Pederson lo aiuterà molto in questo, potendo così gestire al meglio le varie portate tra tutta la RB room e permettendo dunque a Sanders di poter crescere con calma, sapendo di poter contare su altri ottimi profili.

IB, Falcons: Non riesco ad identificare un giocatore da “steal”. O almeno per il momento, il tempo chiarirà tutto. Se dovessi però scegliere un giocatore che suscita in me curiosità per il futuro, probabilmente la mia decisione ricadrebbe sullo stesso John Cominsky. Avrete notato infatti che nel citarlo nella domanda precedente, non sono stato molto preciso sul l’assegnazione del ruolo. Lui infatti è un DE/DT. In che senso? Nel senso che ora come ora il suo peso ammonta a 285 lbs, non sufficiente per un DT, ma ottimo per un DE. La curiosità è che entrato al college pesava solamente 210 lb, aspetto che fa pensare ad una sua possibile e ulteriore crescita di massa, in modo tale che possa inserirsi negli schemi anche come DT da 300 lbs. Inoltre ha pubblicamente e simpaticamente dichiarato alla stampa americana che il suo segreto per mettere su peso fino ad adesso è stato mangiare una pizza al giorno finiti gli allenamenti. Esilarante. Comunque si parla di lui come un grande lavoratore e di un giocatore dal grande upside, quindi le mie aspettative sono alte.

3) L’incognita è stata la scelta di...
GD, Eagles: Durante il Day 2, in particolar modo durante la scelta nr. 57, ero convinto si andasse su un LB o su un DB. Così invece non è stato, prendendo invece il WR JJ Arcega-Whiteside da Stanford; al momento, è stata davvero una sorpresa per la maggior parte degli Eagles fans.
A mente fredda invece, tanto sorpresa poi non lo è stata. Gli Eagles hanno perso Golden Tate, Jordan Matthews e Mike Wallace in questa offseason, DeSean Jackson andrà gestito, vista la sua età non più veneranda; io sono dell'idea che Howie Roseman volesse Mecole Hardman (Georgia), poi scelto qualche posizione prima dai Chiefs. A quel punto, Arcega-Whiteside era il miglior WR disponibile sulla board. Big body receiver, un mostro sulle 50-50 ball ed un'autentica macchina da red-zone: questo è Whiteside. Deve lavorare su molte cose e specialmente sul route running, ma con uno come Alshon Jeffery (a cui il ragazzo ha dichiarato di ispirarsi) come primo della depth chart, avrà tutto il tempo necessario per crescere.
Quindi, in soldoni, non direi tanto incognita, ma più una chiamata che in pochi si aspettavano.

IB, Falcons: Secondo me l’incognita più grande è proprio Kaleb McGary, preso con la scelta numero 31 del draft, dunque un first rounder. E no, non è per niente rassicurante dubitare di un first rounder. Il front office e il coaching staff evidentemente si sono innamorati del giocatore, perchè per dare via un secondo e un terzo round... Io sono un po’ più scettico, dato che, sebbene sia molto aggressivo e cattivo nel punto di contatto con il DE avversario, pecca di mobilità laterale e in NFL, questa lacuna si paga a caro prezzo. Inoltre la sua tecnica nel processo di avvicinamento al draft è stata criticata, poichè non convenzionale. Il tutto però si spiega se si conosce l’ha allenato al college. Infatti coach Mudd, allenatore della linea offensiva anche nei Colts di Peyton Manning, come è solito fare con tutti i suoi uomini di linea, gli ha imposto insegnamenti atipici, abituandolo a tecniche particolari per l’NFL, ma non per questo sbagliate. Quindi non resta che vedere se questa tecnica (quasi) tutta sua avrà fortuna tra i pro. I tifosi di Atlanta sperano di sì.

4) Alla fine del primo round mi sentivo... perché....
GD, Eagles: Alla fine del primo round mi sentivo una Pasqua: abbiamo preso uno dei migliori OL del Draft alla 22esima assoluta. Certo, la trade up per salire di tre spot ci è costata un quarto giro e un sesto, ma il gioco valeva assolutamente la candela. Andre Dillard è un LT granitico in pass protection, che va a dare solidità ad un reparto che vede un anzianotto Jason Peters, un incostante H-Vaita, che probabilmente verrà switchato a G, ed un work in progress come l'ex giocatore di rugby Jordan Mailata. Oltretutto, gli ultimi due anni del QB Carson Wentz sono stati critici alla voce infortuni e serviva rafforzare la linea d'attacco per salvaguardare Ginger Jesus il più possibile.
Dillard è stato All Pro della PAC-12 Division nell'ultima stagione, un solo sack concesso, ed è un giocatore in grado di occupare sin dal debutto lo spot di LT grazie ad un footwork eccezionale; qualche lacuna in fase di run blocking c'è, ma avrà la possibilità di lavorarci in offseason anche grazie alla presenza del già citato Peters e di Coach Jeff Stoutland.

IB, Falcons: Alla fine del primo round mi sentivo in un certo senso confuso. La nostra pick più alta l’abbiamo utilizzata per prendere un giocatore in una posizione in cui eravamo già abbastanza coperti e in seguito abbiamo fatto una dispendiosissima trade up per prendere un ragazzo dalle numerose incognite, ma questa volta in un ruolo in cui avevamo bisogno. Fondamentalmente coprire un’effettiva need è stata l’unica soddisfazione alla fine del day one. La cosa che più mi ha fatto arrabbiare è stata la compensazione troppo alta per la trade, considerando che squadre come Redskins e Giants speso meno per salire di più. Insomma, non ero particolarmente soddisfatto e mi chiedevo continuamente: ”Ma il DT quando lo prendiamo?”. La risposta è arrivata al day 3, troppo troppo tardi.

5) Il miglior draft è stato dei?
GD, Eagles: Secondo me, in molti hanno condotto il Draft in maniera intelligente. Oltre a noi Eagles, anche Washington Redskins, Baltimore Ravens e Green Bay Packers hanno svolto davvero un buon lavoro, andando a coprire i vari need e portandosi a roster dei giocatori di livello, utilizzando bene le trade. Anche i Jaguars, che nei primi due giri hanno saputo fare una doppietta niente male con Josh Allen (Kentucky) e Jawaan Taylor (Florida).

IB, Falcons: Non riesco a trovare un solo vincitore di questo draft. Molti sono stati i draft interessanti, potrei citarne diversi scontati. Quasi unanimemente si considera il draft dei Redskins quello migliore, Belichick ha come al solito fatto centro, i Cardinals di Kingsbury hanno speso saggiamente le loro pick per costruire una squadra competitiva attorno al fulcro Murray. Io però sono stato positivamente stupito da due squadre che di solito passano inosservate quando si parla di draft. I primi sono i Broncos di Elway, non certamente celebre per le sue scelte da quando è GM. Questa volta il trend si è invertito e la franchigia del Colorado è tornata da Nashville con un bel bottino, più per la qualità che per la quantità. Le scelte effettuate sono state sei, quindi non tantissime, ma guardando i giocatori presi credo che i tifosi di Denver debbano sentirsi fortunati. Prima hanno fatto trade down con Pittsburgh per guadagnare qualche pick, di cui una al secondo round, in cui i Broncos sono stati protagonisti portandosi a casa due prospetti assolutamente da primo round. Ricapitolando dunque le prime tre scelte: Fant, Risner e Lock. Mica male. Chissà se Lock si rivelerà il tanto atteso franchise QB, ma di sicuro una cosa è positiva: Lock avrà molto tempo per imparare e soprattutto dietro ad un QB che ha al dito un anello, Joe Flacco ovviamente. Avevo detto che avrei citato anche un’altra squadra e mi riferisco ai Bills, che dopo aver chiuso la free agency con delle intelligenti acquisizioni, ne ha aggiunge altrettante al draft. Innanzitutto prendere Ed Oliver con la nona assoluta è qualcosa di eccezionale, ma anche loro hanno draftato bene durante il secondo giorno, con la scelta di Cody Ford aka “il guardiano di Kyler Murray”. Molto buone anche altre pick come VoSean Joseph, LB da Florida.

6) Il peggior draft è stato dei?
GD, Eagles: Un Draft che non mi è piaciuto per nulla, per lo meno il primo giro, è sicuramente quello dei Raiders: Clelin Ferrell alla 4a assoluta, specialmente con Josh Allen disponibile, mi sembra un reach bello e buono, e nemmeno Josh Jacobs mi ha convinto. Com'è possibile che con una linea d'attacco dominante come quella di Alabama, un RB non riesca a superare le 1000 rushing yards?
Prima scelta un po' discutibile anche per gli Houston Texans; vedendosi soffiare Dillard da sotto il naso, sono andati con il pariruolo Tytus Howard (Alabama State), un giocatore che si poteva benissimo trovare al secondo giro.

IB, Falcons: Qui mi sa che vado più sul sicuro, le opzioni sono fondamentalmente due: i Raiders o i Giants. Decido di salvare Gruden. Entrambe le franchigie hanno, almeno secondo i media e secondo l’opinione generale, sbagliato la loro prima scelta; ma tra Ferrell alla quattro e Jones alla sei credo sia più quest’ultima la scelta peggiore, sia perchè credo che molti sottovalutino il prodotto di Clemson e sia perchè sbagliare la scelta di un QB è di gran lunga un errore più fatale della scelta errata di un EDGE. Cercando di evitare ciò che è già risaputo, vorrei proporre a mia totale disapprovazione nei confronti in particolare di un’intervista rilasciata dal GM dei Giants, Dave Gettleman -sì proprio lui!-. Questo personaggio di caratura pseudo-professionale preso ormai preso di mira da tutto e tutti, non solo ha deciso di essere deriso da tutto il mondo per aver probabilmente mandato in frantumi il futuro prossimo della propria franchigia, ma ha anche asserito delle dichiarazioni per motivare la fantomatica scelta che hanno dell’imbarazzante, mi spiego meglio. Prima di continuare però, volevo soltanto chiarire che parlerò solo della scelta di Jones, alcune delle altre scelte fatte dai Giants mi sembrano anche buone, ma nulla ha senso se canni in pieno la tua prima pick, tra l’altro anche alta (discorso analogo vale anche per i Raiders). Comunque riprendiamo da dove avevo lasciato il discorso; la mia critica è più che altro rivolta non tanto alla scelta di Jones in quanto tale, ma al processo di studio dei prospetti pre-draft di Gettleman. Questo signore infatti in una conferenza, dopo aver fatto una figura barbina non sapendo che Haskins giocasse nella Big Ten invece della Big 12, ha spiegato che la prima volta che si è, per così dire, innamorato del QB di Duke è stata durante un allenamento senza pads al Senior Bowl. Ora, quanto mai potrà contare un allenamento senza pads, e ripeto, senza pads? Quasi nulla dato che in queste prove vengono compiuti dei lanci di difficoltà basilare, senza alcuna pressione della D Line e non si devono effettuare letture della difesa. La maggior parte dei lanci sono indirizzati a dei WR che corrono delle hook o comeback, o comunque delle routes che rendono facile il lancio del QB. Dunque nulla di complicato, ogni play caller dovrebbe saper fare quei tiri. Insomma, sono molto perplesso dal metodo lavorativo del GM dei Giants e a questo punto mi domando quante tape abbia visionato prima di chiamare alla 6 Daniel Jones. Non escludo che possa diventare un buon QB, è quasi sicuramente quello più pro ready tra quelli del lotto, ma ha di gran lunga meno upside rispetto a Murray, Haskins e anche Lock.

7) Come hanno scelto quelle della division della tua squadra?
GD, Eagles: Come dicevo prima, i Redskins hanno draftato molto bene, ma non è una novità: sono riusciti ad avere finalmente il loro franchise QB (Dwayne Haskins) e ad aggiungere talento (Bryce Love) ad un backfield offensivo già buono.
Dallas, seppur senza il primo giro per l'acquisizione di Amari Cooper, ha portato a casa il sostituto di David Irving, Trysten Hill (UCF) e una buonissima G come Connor McGovern (Penn State), oltre che dare due valide alternative a Zeke Elliott con Tony Pollard (Memphis) e Mike Weber (Ohio State).
I Giants, dal canto loro, si sono preclusi la possibilità di scegliere il pass rusher Josh Allen alla 6a assoluta, portandosi invece nella Grande Mela il QB Daniel Jones (Duke), come già detto, scelta da molti discussa. Buone le prese di Dexter Lawrence (Clemson) e del duo di CB DeAndre Baker (Georgia) e Julian Love (Notre Dame). Io avrei speso una scelta alta anche in OL, visto il recente passato.

IB, Falcons: Se dovessi dare un giudizio secco, direi in generale meglio degli altri anni. Se dovessi dare una spiegazione più dettagliata del perchè, ecco a voi. Partiamo dalla squadra che purtroppo ha vinto la division con merito: i Saints. Avevano poche pick e per di più nessuna al primo giro. Inoltre non avevano quasi nessuna need, quindi il loro draft è stato fatto in virtù di aggiungere depth ad un roster già ottimo. Il problema è che almeno due starter li hanno trovati. Il primo è il centro Erik McCoy da Texas A&M, scelto al secondo round, giocatore dalla grande potenzialità e che mi piace poichè adotta una strategia di approccio al contatto ben diversa da quello che si vede di norma., infatti se non colpisce il DT per primo non è contento, veramente una tecnica interessante la sua. Questo suo stile però può rivelarsi un flop tra i pro quindi sono curioso. L’altro giocatore davvero interessante è Gardner-Johnson, preso al quarto round, detto tra noi valeva una scelta al secondo. È un DB e anche qui preferisco rimanere sul generico perchè solo Peyton deciderà in quale ruolo preciso piazzarlo precisamente, CB, S oppure, più probabilmente, nickel. Dico più probabilmente nickel perchè ora il passing game sta prendendo il sopravvento sul running game e non lo dico io, lo dicono le statistiche. Di conseguenza nell’NFL molte squadre nella maggior parte degli snap utilizzano formazioni con tre o più ricevitori, noi di solito giochiamo con Julio, Sanu e Ridley sul campo ad esempio, e questo forza le difese ad avere non due, ma tre cornerbacks opposti a loro. CGJ può far molto comodo a loro in questo senso. Ho dedicato fin troppe righe a questa squadra che ha sfruttato il draft solo per qualche ritocchino qua e là. Passiamo ora ai Panthers, la cui prima scelta era collocata poco dopo la nostra. Hanno scelto infatti alla 16 un giocatore che prima del draft era associato quasi di più a noi che a loro, si tratta di Brian Burns, EDGE da Florida State. Un prospetto eccezionale e dalla rapidità fulminea al punto d’attacco, potenzialità impressionanti, ma qualche dubbio per la sua stazza leggera per gli standard NFL. Io spero soltanto che questo suo difetto sfoci in un problema effettivo, ma ne dubito. La mentalità di Carolina è stata chiara fin dal primo round. Rinforzare entrambe le trincee in maniera consistente e secondo me hanno concluso un draft coerente a questa filosofia con ottimi rinforzi da ambo i lati della palla. Hanno fatto il loro approdo in Carolina infatti giocatori come Greg Little (OT) Christian Miller (EDGE) e Nate Davis (G). In sintesi, giocatori grezzi dal punto di vista della tecnica e probabilmente non pronti da subito ad essere degli starter tra i professionisti, ma a breve questo progetto potrebbe rivelarsi efficace. Ah sì, non ho capito la scelta di Will Grier al terzo round, però nel complesso mi sembra un draft più che sufficiente. E ora i Buccaneers, che a mio modo di vedere partono con un grande vantaggio ai blocchi di partenza rispetto agli altri anni. Questo vantaggio si chiama Bruce Arians, che ha optato per una strategia altrettanto chiara e ben delineata ed è facile comprenderla guardando la quantità di giocatori offensivi e difensivi draftati: su otto scelte, sei sono difensori, un attaccante e un kicker. Perciò questo indica un evidente apprensione del nuovo HC per quel che concerne la difesa ed in particolare la secondaria, 3 difensori sono infatti DB: Sean Bunting, Jamel Dean, Mike Edwards. Preoccupazione facilmente comprensibile dal momento che i Buccaneers fanno parte di una division molto orientata all’attacco e al passing game, soprattutto noi e NOLA, ma non sottovaluterei anche il braccio e di Newton. Complessivamente quindi tenderei a fidarmi delle scelte e della filosofia messa in atto in questo draft da parte di un coach che è arrivato a giocarsi persino un Super Bowl. Se ha deciso così è perché si fida del materiale che gli offre la sua offense e pensa di poter estrapolare da essa delle prestazioni quantomeno decenti. Tutto è ancora nelle mani dell’inesploso Jameis Winston e i Buccaneers sono una squadra incognita in vista di questa stagione, molto difficile da giudicare. Traendo le somme mi piacerebbe assegnare dei voti riepilogativi  con alcune note aggiuntive a ciascuna delle franchigie rivali.
Saints: B+, con poche scelte sono riusciti ad accaparrarsi due probabili starters.
Panthers: A-, le maggior parte delle scelte sono state utilizzate intelligentemente, ma avrei preso un DB al posto di Grier.
Buccaneers: B, potrebbe rivelarsi molto buono anche questo come draft. La mancanza di un offensive lineman e di un RB, se ne potevano trovare di molto buoni anche nei late rounds, vedi Bengals, li trattiene dall’aggiudicarsi un voto più alto.


8) Ora si punta a quale record?
GD, Eagles: Gli Eagles escono da questa offseason rafforzati. Secondo me manca ancora un LB, un DB e una G per avere un po' di depth in più in O-Line, ma è ancora presto: qualche presa tardiva in FA o un qualche sorpresa da uno degli undrafted potrebbe ribaltare il giudizio. Chiaramente, si punta a vincere la Division e tornare ai playoff e penso che un 10-6 o un 11-5 siano dei record alla portata di questo roster. Si dovrà certamente fare i conti con gli infortuni considerando che non c'è più Nick Foles a salvare la barca; Wentz dovrà essere bravo a rimanere in salute e a guidare la squadra come fece nel 2017, prima di quella maledetta gara contro i Rams in cui gli saltò l'ACL.

IB, Falcons: La vedo come una stagione da boom or bust per i Falcons. Sicuramente il talento a disposizione c’è, soprattutto in attacco, secondo me da TOP 5 nella lega. Nella division rimaniamo ancora sulla carta inferiori ai Saints e più o meno alla pari dei Panthers. Occhio quest’anno ai Buccaneers che potrebbero sottrarci qualche W che onestamente negli scorsi anni sarebbe arrivata in maniera, mi spiace dirlo, scontata. Considerando che la nostra division è quindi molto tosta e la strength of schedule è nella media, se a differenza della passata stagione riusciremo a rimanere tutti sani, si potrebbe puntare ad una wildcard, come due anni fa. Molti “se” ci accompagnano nel percorso di avvicinamento alla stagione 2019/20, non ci resta che aspettare.

9) Quale voto daresti al draft della tua squadra? e perchè?
GD, Eagles: Al Draft degli Eagles io do una B+. Howie Roseman e Joe Douglas sono riusciti, con cinque pick a disposizione, a sistemare posizioni carenti come OL, DL e WR. Miles Sanders, come già detto, può sembrare un lusso ma Jordan Howard è nell'ultimo anno di contratto e potrebbe chiedere un sostanzioso rinnovo l'anno prossimo, in caso di annata positiva. Dillard era quanto di meglio si poteva trovare a quel punto (forse anche una steal trovarlo alla 22esima!) così come Arcega-Whiteside. Al quarto giro, Shareef Miller (Penn State) va a chiudere la depth sui DE, con l'ombra del ritiro di Chris Long, posizione in cui il DC Jim Schwartz adora ruotare i giocatori; difensore backup, con possibilità di divenire un onesto starter nel giro di 3/4 stagioni. Il QB Clayton Thornson (Northwestern), preso al quinto giro, andrà a giocarsi lo spot di terzo QB con Luis Perez, Coach Pederson negli anni in midnight green ha dimostrato di avere uno spiccato fiuto per i QB da sviluppare: Carson Wentz, Nick Foles, Nate Sudfeld sono tutti suoi pupilli e tutti e tre hanno attraversato una crescita non indifferente lavorando con Doug.
Si chiude con il DT Hassan Ridgeway, ricevuto dagli Indianapolis Colts in cambio della scelta 246, andrà direttamente a giocarsi un posto nelle rotazioni tra gli interior D-Linemen.

IB, Falcons: 9) Arriviamo dunque al sodo, ora mi tocca assegnare un voto anche alla mia tanto adorata squadra. Il mio giudizio ricade su una C+, senza infamia e senza lode. Non posso nascondere la mia perplessità per sostanzialmente tutte le pick, ma anche vero che in passato Thomas Dimitroff era stato aspramente criticato per i suoi draft, rivelatisi in futuro prolifici di talento. Un esempio è quello del 2016, inizialmente contestato dalle varie testate giornalistiche oltreoceano, ma che poi ha regalato ad Atlanta 3 pro bowlers (Keanu Neal, Deion Jones e Austin Hooper) e un altro affidabile titolare (De’Vondre Campbell). Insomma, le posizioni coperte dal nostro GM in questo draft sono state inaspettate. Sicuramente, come ho già scritto, gli critico la sanguinosa trade up alla 31, mentre mi incuriosiscono positivamente alcune delle scelte pù basse come Sheffield, Cominsky e Ollison e questa fiducia mi sorge dalla consapevolezza che il nostro GM abbia più occhio nei late rounds come spesso ha dimostrato in passato, mai dimenticherò Grady Jarrett al 5° round. Non vado oltre, ho detto tutto quello che penso è per il momento reputo che sia sufficiente. Spero che i tifosi che conoscevano poco l’ambiente Falcons abbiano ora messo a fuoco le aspettative e il clima che si respira in Georgia e anche più in generale nella NFC South.

Eagles e Falcons sono squadre che negli ultimi anni ci hanno fatto vedere un buon football e successi, vedremo se questo draft avrà aiutato a riprendere la corsa verso il successo.

Ora basterà aspettare una settimana per conoscere altri tifosi italiani delle squadre NFL per capire se a loro il draft della propria franchigia sia piaciuto!

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