Murray, il baseball, Rosen e le difese: il Draft NFL 2019


E' il 25 aprile e, se in Italia si festeggia la Liberazione, negli Stati Uniti è tempo di Draft NFL.
Quest'anno non si è visto un primo giro incentrato sui ruoli che in genere fanno saltare sulla sedia i tifosi quando Goodell chiama la pick da palco, ma è comunque stato interessante quanto uno dei draft più incerti degli ultimi anni abbia dato indicazioni circa la ricostruzione di alcune squadre o la ricorca di conferma di altre.

Si è partiti con una cornice i pubblico a dir poco oceanica, che ha completamente invaso gran parte delle strade confinanti il palco di Nashville, per poi proseguire con la prima scelta dei Cardinals per questo evento inaugurale della stagione numero 100 della Lega di football americano professionistico.

Non possiamo parlare di tormentone, ma il futuro di Murray aveva occupato molte pagine dei giornali oltre oceano visto che il ragazzo è discretamente forte anche con la mazza da baseball. Murray, infatti era stato già scelto dalla MLB con la chiamata numero #9 assoluta degli Athletics nello scorsa draft del baseball professionistico, ma, pur rimanendo legato alla franchigia californiana, aveva deciso di fare la stagione del college football e quindi valutare di entrare nelle scelte NFL.

Murray inizialmente era sicuro che sarebbe stato scelto tra le prime scelte ed aveva valutato che il rischio sarebbe valso la candela, ma l'apparente impossibilità da parte di Arizona di piazzare Rosen sembrava aver compromesso il suo piano, così, alle porte della serata di Nashville, Kyler ancora non aveva la certezza di essere il primo a salutare il Commissioner, unica possibilità di rimanere in alto nelle scelte dato che poi, a parte i Giants di cui poi parleremo, solamente i Broncos alla #10, poi scambiata, e Washington alla #15 sembravano necessitare di un QB.

Le cose, però, sono andate nel migliore dei modi per Murray ed eccolo alla prima scelta assoluta del draft NFL 2019 davanti a due DL che faranno parlare di loro. A San Francisco è arrivato il secondo dei Bosa, Nick, che preannuncia di non essere inferiore al fratello che già si è fatto conoscere nella Lega, mentre i Jets hanno scelto il giocatore che più aveva impressionato per Alabama nel recente Championship perso da 'Bama: Quinnen Williams.

Alla numero 4 molti, specie negli ultimi minuti, avevano pronosticato un QB, Haskins in particolar modo, per i Raiders, ma la scelta è andata su Ferrell, in uscita dai Campioni di Clemson. Il draft è quindi continuato con giocatori per le difese prima che i Giants rovinassero il gioco.
Alla sesta scelta ecco che la squadra di New York ha fatto come sempre, parlare di sè. 

La prima scelta dei Giants è andata a Jones, il QB di Duke. In questo draft i prospetti dietro il centro non sono stati molti e scegliere alla #6 quello considerato il quarto di questa classe è apparso a tutti come un azzardo dato che nessuna della altre squadre in cerca di un QB sembrava essere interessate a lui. La scelta dei Giants ricorda quanto fecero i Dolphins con Tannehill, scelto e difeso per tutto il primo anno anche quando molti critici si erano seduti in attesa del suo fallimento immediato.

Dopo l'ennesimo ottimo prospetto difensivo scelto da Jacksonville, Allen da Kentucky (dopo Duke anche Kentucky ha avuto la sua scelta nella top 10... e non stiamo parlando di college basket n.d.r), ecco il primo dei due TE di Iowa scelti al primo giro, sia i Lions alla #8 che Denver alla #20 hanno infatti optato quel tipo di ruolo proveniente dagli Hawkeyes.
Denver in particolare ha agito in maniera particolare in questo primo round, forse capendo più di altri, i Giants ad esempio, che tipo di classe sia quella del 2019. I Broncos hanno prima scambiato con gli Steelers lasciandogli alla #10, il LB Bush, scendendo alla #20 e chiamando, senza spaventarsi dalla scelta di un QB da parte di Washington alla #15, il TE Fant per poi andare a scegliere il loro QB, da mettere dietro a Flacco o comunque da valutare, al secondo giro, dove hanno scelto Lock da Missouri alla #42, considerato pre-draft tra i migliori tre nel ruolo.

La discesa sicura di Denver aveva fatto pensare ad un accordo per Rosen, lo scontento di Arizona dopo la scelta di Murray, ma così non è stato e l'ex decima scelta ha dovuto aspettano la pausa tra i primi due round per sapere che il prossimo anno giocherà a Miami.

Il primo round del draft 2019 è quindi andato alla conclusione con ancora qualche sussulto, quali le scelte dei due giocatori che più temevano per la loro firma visti i guai fisici, il primo ed unico RB del primo round ed i primi WR.

Simmons e Sweat arrivavano al draft con un valore molto alto, ma l'infortunio all'ACL per il primo ed i problemi al cuore che sembrano essere stati scoperti in sede di combine per il secondo ne avevano minato le sicurezze. Il primo è andato alla squadra di casa di questo draft, Tennessee, che nel frattempo ha firmato Urban per coprire il ruolo in attesa che Simmons sia pronto per giocare, e Sweat è stato scelto dai Redskins che faranno ulteriori accertamenti per il cuore del ragazzo, che sembra stare meglio di quello che si era detto.

Il primo RB scelto è stato Jacobs, in uscita da Alabama, ed è andato ai Raiders. La classe dei RB non è sembrata di valore ed in questa il solo Jacobs sembra essere realmente pronto per la NFL. Nonostante questo alcuni hanno criticato la scelta di Oakland che dopo l'acquisto di Brown ha cercato di dare un volto al proprio running game dopo che negli ultimi anni sono stati diversi quelli che hanno occupato quello spot.

Concludo con i WR, altra classe ridotta che aveva, però, alcune gemme nascoste. Molti aspettavano la meraviglia delle combine Metcalf, che ha dovuto aspettare la scelta 64 per andare a Seattle, ed il primo ricevitore scelto è stato Marquise Brown, in uscita da Oklahoma, giocatore esplosivo che giocherà ai Ravens dove il gioco aereo è molto condizionato dalle doti atletiche del loro QB, Lamar Jackson. Si vedrà chi avrà i numeri migliori tra lui e Harry, scelto alla #32, che è andato alla corte di Brady, che ha perso il suo target preferito Gronkowski. Il ragazzo ha mani sicure, ma era considerato solamente il sesto nella classifica del ruolo pre-draft, .

Come sempre i giocatori scelti al draft andranno valutati nel tempo e le sorprese in arrivo dai round successivi ci saranno sicuramente, ma queste prime scelte hanno cambiato il volto di diverse squadre, specie in difesa.

Commenti