Dove siamo rimasti? - Eurobasket 2017


Ci siamo, la nuova avventura della nazionale italiana è pronta per partire.
La nazionale maschile l'abbiamo lasciata dopo un Preolimpico casalingo finito nel peggiore dei modi, senza tante idee e con la nostra "generazione di fenomeni" sempre lontana dalle luci della ribalta.
Vediamo ora come è stato costruito il nuovo gruppo, che sarà l'ultimo di Messina come coach, e su cosa dovrà lavorare il futuro selezionatore Sacchetti.

Intanto dei cinque giocatori che ci avrebbero dovuto far vivere una nuova età dell'oro rimangono in lista solo Belinelli, sempre più turista per gli States dove ogni anno si ritaglia un posto da tiratore, e Datome, unico del gruppo che possa dire di aver vinto qualcosa che conta: l'Eurolega.

Dopo aver dimostrato tutta la loro fragilità come giocatori non sono nella rosa sia Bargnani, ormai alla ricerca di cosa voglia fare da grande, e Gentile, che ha avuto una stagione con quasi più squadre che minuti in campo. Per questi due l'eventuale convocazione sarebbe stata l'ennesima presa in giro per i tifosi sempre più di fronte ad un movimento che non sembra voler crescere, almeno come nazionale A dato che abbiamo visto le buone prestazioni di un po' tutte le giovanili e delle ragazze che hanno ora una Zandalasini sempre più donna copertina del basket italiano.

La situazione Gallinari è leggermente diversa dalle precedenti dato che, senza dare colpe, il suo infortunio dopo la "rissa" contro l'Olanda in una partita che non contava nulla lo ha tolto dalla rosa dei papabili con polemiche, ma sono sicuro che se non si fosse fatto male tutti avrebbero ignorato il fatto. Gallinari appare ancora il giocatore forse con più punti nelle mani e mancherà a questa squadra.

Proprio il secondo argomento da trattare nasce dalla frase che ho scritto sopra. con più punti nelle mani. I giocatori convocati appaiono giocatori di sistema che, però, non hanno grandissima vena realizzativa e, quindi, se si deve pensare che questa Nazionale viva sulla difesa, dopo le prove in alcune amichevoli, tutto sembra grigio all'orizzonte. 
Emblema di questa situazione è Cinciarini, convocato nonostante non abbia avuto una grandissima stagione, nè lui nè Milano, e mai un realizzatore seriale, seppur buon organizzatore di gioco.

La stagione di Milano apre quindi il terzo punto sulla squadra che porteremo agli Europei. Pur con una finale tra Trento e Venezia che ha anche palesato alcuni giovani italiani, Milano continua a farla da padrona con Cinciarini, ma anche Pascolo e Abass che hanno sicuramente avuto una stagione con alti e tanti bassi a causa dello scarso ambientamento e dei problemi con Repesa. Se Dada è riuscito spesso a divincolarsi dalla morsa del suo allenatore dando segni di essere ancora quello di Trento, per Awudu i minuti sono sempre stati pochi e cn pochi acuti.
A fronte di una così massiccia presenza di Milano, forse un Floccadori avrebbe meritato più meriti vista la stagione di Trento, così come Baldi Rossi, rimasto in gruppo fino all'ultimo. 

Sempre a Milano arriverà Cusin che prima era stato mandato a casa e poi è stato recuperato per i problemi sotto canestro di questa squadra. Un ripensamento così fa pensare che questo gruppo non abbia un filo conduttore dato che ha problemi nel pitturato, così come manca di tiratori veri, a parte Bilinelli che già si appresta a tirare ogni palla gli arrivi, ed ha in pratica il solo Hackett come playmaker capace di infiammarsi in fase realizzativa.

In conclusione questo Eurobasket non parte sotto i migliori auspici ed il gruppo non si capisce se sia un retaggio del passato o una mancata occasione per proporre volti nuovi. Mi auguro di sbagliarmi e spero che Sacchetti sappia nelle prossime convocazioni aprire le porte alle nuove leve, che hanno dimostrato di avere le credenziali per liberarci da una Nazionale etichettata come la migliore di sempre e mai capace di raggiungere gli onori che ci si saremmo aspettati.

Commenti