NFL Draft 2017: la battaglia tra draft e FAgency


Come ogni anno il Draft NFL ha messo in mostra la sua scienza inesatta ed ha sgretolato tutte le certezze di cui ci avevano riempito gli analisti.

La prima scelta era dei più grandi distruttori di prime scelte e QB della Lega: i Browns.
Proprio loro avrebbero potuto scegliere l'ennesimo quarterback da bruciare, ma saggiamente hanno valutato che avevano già speso troppo per strapagare Osweiler e, controcorrente, hanno scelto il miglior giocatore del lotto: Garrett.

Ora valutare come controcorrente la scelta di prendere con la prima scelta assoluta il miglior giocatore potrebbe essere presa per pazzia, ma guardando questo draft è apparso chiaro come molte delle maggiori scelte della freeagency siano state cancellate da questo draft.

Proprio alla #2 ecco la conferma, Chicago, che ha acquisito Glennon per farne il titolare, ha ceduto molto, se non moltissimo, a San Francisco per poter superare proprio i 49ers ed accapparrarsi il primo QB scelto: Trubisky.
Una scelta che ha sollevato un numero di dubbi pari almeno al valore delle scelte cedute, ma che è un segnale chiaro sul fatto che il povero Mike Glennon ora non sia più sicuro dei suoi tre anni di contratto da titolare!

Alla #4 Jacksonville ha chiuso invece l'era dei tanti RB che si sono succeduti in questi anni prendendo Fournette, sperando di potergli dare le chiavi del suo attacco.
Quello che dovrebbe essere il miglior RB non è stato seguito dal miglior WR dato che Tennessee non ha creduto all'hype di Williams  dando a Mariota il nuovo bersaglio Davis.
Le scelte di Tennessee verranno valutate ulteriormente nella classica intervista ai responsabili del gruppo FB e Twitter di questa squadra, quello che, però, si può già dire è che al quarto anno abbondante di ricerca di un CB sia stato scelto alla #18 Jackson, sicuramente di valore, ma che probabilmente sarà dirottato inizialmente a fare il PR, come dire... buono, ma sarebbe stato meglio prendere un CB utile principalmente nella fase difensiva.

Continuando con le smentite di questo Draft al lavoro fatto negli ultimi anni, ecco Kansas City che forse troppo presto ha pensato alla sostituzione di Smith dato che un QB preso alla #10 difficilmente potrà rimanere seduto alle prime difficoltà del titolare.

Se, però, parliamo di FAgency, ecco che Minnesota prima punta dritta su Murray, in arrivo da Oakland, e poi alla #41 sale per prendere uno dei RB più quotati: Cook.

Scorrendo le altre scelte vediamo come, stranamente, Cleveland abbia avuto pazienza nelle scelte e, pur puntando su qualche scelta pericolosa come Peppers, talentuosissimo giocatore da Michigan, con qualche problema per il giochino del momento, l'esame delle urine falsificato, abbia trovato Kizer, il QB che potrebbe garantirgli qualche stagione, solamente alla #52, scelta alta, ma quarta per loro.
Pazienza che ha avuto anche San Francisco che non ha cercato il QB per il futuro, ma ha accumulato le scelte prese da Chicago e poi ha scelto coprendo molto bene gli altri suoi need con il DE Solomon ed il LB Foster, pure lui con qualche guaio fuori dal campo.

I due giocatori di Clemson, Williams e Watson, sono andati rispettivamente a Chargers e Texans mentre il fenomeno delle combine, che come sempre dovrà confermarsi sul campo, Ross è andato a Cincinnati alla #9. Primo round anche per il fratello di JJ Watt, TJ, che si accaserà agli Steelers

In conclusione i Saints escono dal draft con una squadra decisamente migliorata che, se ha un Peterson in più a roster, ha visto le scelte di Lattimore e Marcus Williams a coprire il buco nelle secondarie e due belle terze come Anzalone ed Herndrickson nei LB.

Questo è il breve quadro di quanto successo nel Draft NFL 2017, vedremo se saranno più le grida di gioia delle squadre che hanno saputo trovare un diamante grezzo oppure quelle di rabbia di chi dovrà rammaricarsi dei giocatori skippati.
Una cosa è certa, Tennessee ha licenziato il capo dei propri scout, non proprio un ben segnale circa quanto fatto dai Titans!

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