THIS IS MARCH MADNESS 2017 - 4


Come ogni anno quando si scoprono le squadre che si scontreranno nella Final Four, troviamo squadre col seed #1 (Gonzaga e North Carolina) e con seed minori (South Carolina #7), alcune volte squadre che sono state in testa al ranking (Gonzaga), squadre che hanno vinto la propria regular season (Gonzaga, Oregon e North Carolina) e che hanno vinto il loro torneo (Gonzaga), ma difficilmente si è arrivati alle semifinali con due debuttanti (Gonzaga e South Carolina) e/o una mid-major (Gonzaga).

Il lietmotiv di quest'anno potrebbe essere proprio questo, due squadre alla prima esperienza sul palcoscenico delle Final Four ed una che mancava dalle semifinali dal 1939 (anno in cui vinse n.d.r.) contro una squadra abituata ad esserci, guidata da un coach che ha già due Titoli ed è alla nona partecipazione, il destino sembra scritto, ma la storia la fanno i giocatori e tutto si deciderà sul campo.

Vediamo cosa sia successo in queste Elite8 per arrivare ad avere le semifinali di Phoenix:


La prima gara vedrà sfidarsi Gonzaga e South Carolina.
Finalmente gli Zags sono riusciti a coronare una stagione con l'approdo alla fase finale e lo fanno grazie a Xavier. I Musketeers hanno avuto un recupero inaspettato ed eliminato tutte le squadre che avrebbero potuto impensierire Gonzaga.
La finale del Regional, però, ha visto Xavier arrivare stanca e gli Zags di quest'anno non sembrano fare sconti. I Bulldogs troveranno una situazione simile in semifinale dove South Carolina arriverà sull'onda dell'entusiasmo e con un Thornwell che ricorda il Buddy Hield della scorsa stagione, ma tutti hanno poi visto come Oklahoma sia implosa sul più bello.

L'East regional aveva al suo interno tre squadre che erano state alla numero #1 del ranking, ma alla fine ne è uscita vincitrice la SEC, che ha avuto sempre tre squadre nella top 25, ma nessuna in testa, con una finale tutta interna alla conference.
Dopo le vittorie casalinghe di Gamecocks e Gators, la sfida più importante è andata a South Carolina che mette la ciliegina sulla torta di una stagione che senza il piccolo calo di fine febbraio avrebbe potuto già regalare altre soddisfazioni.

Tra Gonzaga e South Carolina la favorita sarà la prima, anche perchè non può farsi sfuggire un'occasione da tanto tempo attesa, ma comunque la vincente arriverà da underdog alla finale.

L'altra sfida di Phoenix sarà tra Oregon, che ha dato una lezione importante a Kansas, e North Carolina.
I Jayhawks erano tra i favoriti per la vittoria finale anche grazie ad un Jackson in grande ascesa e Mason che voleva chiudere la sua carriera collegiale nel migliore dei modi, ma la sfida, però, ha avuto una sola squadra davanti: Oregon.
Dopo tante stagioni con la squadra di football sotto i riflettori, ora sono i Ducks del basket a far parlare di loro.

Per Oregon non sarà facile arrivare al Championship dato che di fronte avranno l'ultima squadra della ACC ancora in campo: North Carolina.
Fino dalla compilazione del bracket si era immaginato che la sfida tra Tar Heels e Wildcats sarebbe stata una sfida memorabile e così è stato.
70-67 per North Carolina e libero per Jackson, la palla esce ed il solito Monk tira fuori un tiro ad alto tasso di difficoltà, la palla entra ed è pareggio sul 70.
Quando si guarda il college basket, spesso non si pensa all'età dei giocatori che, per quanto maturi, a volte si fanno prendere dall'entusiasmo. Così mentre Kentucky sta ancora esultando, i Tar Heels fanno al rimessa ed in poco tempo sono già di là.

La palla di Pinson finisce nella mani di Maye che segna ad un secondo dalla fine il canestro che ha portato la sua squadra a Phoenix.
Pinson e Maye, due nomi che ai più non dicono nulla, due giocatori che segnano intorno ai 6 punti a partita che sono stati gli eroi della sfida.
Luke Maye ha chiuso con 17 punti in 20 minuti ed ora potrà portare questo ricordo per tutta la vita.

La seconda semifinale sarà certamente quella più attesa con i Tar Heels favoriti, ma i Ducks hanno saputo vincere una PAC12 di certo non facile prima ancora di battere Kansas.

Sabato notte e lunedì notte le gare decisive, Rushandslam, come sempre, lascerà qualche giorno antispoiler prima dell'articolo finale.

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