Superbowl LI - Alla fine vince Brady


Il football è quello sport in cui tu fai una bella stagione e poi vince Brady!
Con questo tweet ho commentato il Superbowl LI.

Ogni anno l'uscita del pezzo di Rushandslam arriva a bocce ferme per evitare spoiler, ma in questa edizione forse ha permesso di somatizzare quanto è successo e di valutare meglio le responsabilità ed i meriti da parte delle due squadre.

Atlanta ha meritato la vittoria? Certamente! 
Se però tu ti suicidi sportivamente in una maniera simile a quella di Seattle due anni fa meriti di perdere!
Se hai la possibilità di colpire alla giugulare gli avversari e non lo fai... meriti di perdere!
Se ti basta correre per consumare il cronometro e non lo fai... meriti di perdere!
Se hai un kicker tra i più affidabili e non lo utilizzi per mettere i punti decisivi sul tabellone... meriti di perdere!
Infine, a prescindere, se la difesa crolla psicologicamente quando crolla l'attacco... meriti di rischiare di perdere.

Ma andiamo con ordine!

Atlanta è stata perfetta, sotto ogni profilo ha giocato in maniera impeccabile, lasciando in campo l'attacco di New England per lungo tempo senza però fare mai segnare i Patriots.
Ryan è stato spettatore non pagante per oltre un'ora mentre Brady ha avuto per metà gara la faccia di Rodgers, nervoso e demoralizzato, non si capacitava di cosa stesse succedendo.
L'intercetto sembrava essere la pietra tombale della partita che, dopo l'XP fallito aveva detto la parola: FINE.

La forza di Brady è sempre stata quella di sapersi riprendere, quella di saper svoltare le sue partite anche a metà gara, anche con una squadra che fino a quel momento era riuscita a produrre veramente poco con Blount che sulle corse non aveva guadagnato yards nè aiutato l'attacco ad aprire il campo per i lanci.

In questo contesto il 28-12 a 5 minuti, dopo l'ennesima occasione persa per segnare è stata un'occasione troppo ghiotta per Atlanta per lasciarsela scappare.
Il problema è la differenza tra chi è abituato a vincere e chi no!
Chi gioca a tennis sa cosa voglia dire avere il braccino corto e la paura di vincere e così eccoci al 28-20.

Premessa: la partita era ancora conclusa, Atlanta non avrebbe dovuto pensare, solamente fare quello che ha sempre fatto: corsa corsa corsa.
Il problema è che se hai due giocatori come Ryan e Jones, uno MVP della stagione e l'altro che brama di esserlo del Superbowl non è facile tenere a bada il gioco aereo, specie se Jones è a sole 60 yards.

Il drive successivo è quindi quanto di più lontano da un playbook ideale per quella situazione che posa esserci: passaggio-corsa-passaggio-corsa, il tutto in un solo minuto di gioco.
Ok, ma questi sono i Falcons del 2016-2017 e quindi sono arrivati alle 22 avversarie.
Bastava correre fino al quarto e chiudere, nel peggiore degli scenari, con un FG per il 31-20.

Invece...

Invece si lancia ancora, Jones è ancora sotto le 90 yards, e si arretra, si arretra ed il raggio da FG si allontana per sack e penalità.
Il resto è frutto della solita concretezza di Brady e della solita fortuna che aiuta gli audaci!

La difesa dei Falcons pensava di poter essere già alla ricerca dei parenti con cui festeggiare ed il fatto di dover rientrare in un drive fondamentale è stato problematico sotto il profilo di quella che i vincitori chiamano inerzia e gli sconfitti fattore psicologico.
New England è sembrata anche essere baciata dalla fortuna dato che quella che tutti considerano una super-ricezione è solamente una gran botta di...! Edelman tiene la palla coi polpastrelli? Vero! Edelman ci crede fino in fondo? Vero!
Ma la palla rimbalza sullo stinco del difensore che l'aveva toccata e che sta cadendo! Se il pallone fosse caduto a terra, la partita non si sa se si sarebbe conclusa nel modo che abbiamo visto.

New England oramai ci credeva mentre la difesa di Atlanta ha iniziato a pensare alla sconfitta.
La fortuna si è ripetuta lasciando partire i Patriots nell'overtime e ormai tutto era deciso: Brady in fiducia sa diventare inarrestabile, White, vero MVP del Superbowl era in trance agonistica e la vittoria non poteva che andare nel Massachusetts.

In conclusione credo che le critiche al coaching staff di Atlanta siano più che giuste e sento ancora i cuori dei tifosi dei Falcons che lacrimano, ma bisogna capire perchè siano state fatte determinate scelte.
Così come la vittoria dei Brady del titolo di MVP è stata dettata più per la sua carriera che per quello che aveva fatto sul campo, tre quarti da QB di medio livello, allo stesso modo credo che nella mente dell'OC ci sia stata la volontà, una volta che credeva di aver vinto la partita, di garantire a Ryan o meglio a Jones il premio da miglior giocatore.
Per fare questo l'unica maniera sarebbe stata quella di continuare a lanciare e, se non fosse per la concentrazione che ha saputo mantenere la difesa di New England, portare Julio oltre le 100 yards.

L'OC ha subito lo splendido piano partita che aveva ideato!
Belichick è un allenatore di altissimo livello e quindi si sapeva che avrebbe fatto di tutto per controllare Jones ed infatti per i primi tre quarti Atlanta aveva utilizzato Julio come specchietto per le allodole, ma, alla fine, per diventare MVP avrebbe dovuto iniziare a ricevere con continuità!

New England dal canto suo ci ha creduto fino in fondo, ma ancora una volta la favola è minata da chiari influssi della buona sorte che da sempre getta qualche dubbio sulle vittorie, 5, di Brady e Belichick.

Ora godiamoci il QB più vincente della storia, del coach con più anelli e speriamo di rivedere il prossimo anno i Falcons ancora pronti a provarci senza che lo scoramento li porti a decisioni troppo drastiche.
Meglio competitivi che come i Panthers di quest'anno!

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