Intervista a Dustin Hogue, Aquila basket Trento ex Iowa State

Foto di Foto Montigiani

Dustin Hogue arriva da una della squadre più forti nella difficile BigXII, ecco come ci ha raccontato la sua esperienza nel college basket sia dal punto di vista del livello di gioco che da quello della sua crescita personale.


Puoi descriverci la tua carriera collegiale?

La mia carriera collegiale è stata speciale. Il passaggio dall'High School allo junior college (Indian Hills n.d.r.) e poi il salto ad Iowa State. Ero ogni volta molto felice di poter continuare a giocare a basket ed in più lo facevo davanti a sempre più tifosi.
Il fatto di arrivare in uno dei migliori college è stata, poi, una cosa che non avrei mai sperato. 

Da uno Junior college ad Iowa State, cosa ha comportato questo salto nella tua carriera?

Il passaggio da uno junior college è stato il mio cambiamento più grande. Il basket si è fatto più intenso, gli altri giocatori erano più forti, i tifosi erano più scatenati, era esattamente ciò che sognavo quando ho deciso di passare da Indian Hills.
Al college tutto è cambiato, tutto era più grande, più duro e più intenso.

Oltre che per la vita al college, quali sono le maggiori differenze tra uno junior college e la BigXII?

La differenza maggiore tra uno junior college a la BIG12 è il talento!
Nello junior college ci sono semplicemente giocatori che sono usciti dalla High School, quando sono arrivato nella Big12 tutto era nuovo, inoltre è una della migliori conference del Paese.
Si incontrano squadre di valore differente ogni settimana, è dura.

Hai giocato sotto coach Hoiberg, puoi dirci qualcosa circa il suo modo di allenare?

Coach Hoiberg non è stato come gli altri allenatori che avevo ascoltato prima.
Non è una persona che ti urla addosso. E' un grande motivatore, anche quando le cose stanno andando male cerca di farti capire che tutto può essere a posto. 
Mi ha insegnato a non farmi prendere dal panico anche nelle peggiori situazioni.

Quale è il miglior insegnamento di coach Hoiberg dentro e fuori dal campo?

Mi ha insegnato che la pazienza è la chiave per tutto.
In Division I tutti pensano velocemente, Coach Hoiberg è molto paziente coi suoi giocatori durante la partita. Se i giocatori sono preoccupati sotto di 10 a due minuti dalla fine, in qualche modo lui trova il modo per farti recuperare e vincere la partita.
Una volta effettuato il recupero ti dice: "Sappiate che mi fido di voi, ma non sarebbe successo se non vi foste allenati duramente"
Durante gli allenamenti ognuno di noi poteva essere anche arrabbiato, ma lui ti dava il tempo di tirare fuori il meglio di quello che potevamo essere.
Penso che la pazienza sia una virtù che molte persone dovrebbero avere.

Hai giocato con uno dei migliori giocatori della storia di Iowa State, come è stato giocare con George Niang? Cosa hai pensato quando ha deciso di tornare per la sua stagione da senior?

Niang è stato un grande uomo, non tutti hanno capito il suo valore dato che è capace di far sembrare tutto facile, ma lo vedevano piuttosto grezzo. E' un giocatore capace di segnare nell'area pitturata e da fuori, con un fisico da 3 o da 4, sapevo che aveva il potenziale per essere National Player of the year e poter essere draftato.
E' stata una grande esperienza giocare con lui.

Chi è stato il tuo avversario di maggior talento?

Penso che il giocatore più talentuoso contro cui ho giocato sia Embiid.
Ho giocato contro la Kansas di Embiid e Wiggins. Wiggins era bravo, ma penso che l'impatto sulla partita della presenza di Embiid sia stato decisivo per la possibilità di agire nel pitturato e segnare.
Tutto ciò che faceva nella partita lasciava un segno.
Ho molte aspettative per lui nella NBA dato che aveva già forza al college in cui forse era sottovalutato, dato in quel mondo si preferiscono i giocatori che segnano molto.

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Cosa pensi di dare alla tua nuova squadra?

Pur essendo la nuova squadra un nuovo lavoro il mio ruolo non è cambiato. Penso di aver portato energia, rimbalzi, difesa e creato opportunità per i compagni, se manterrò questo sarà andrà bene.

Quali abilità pensi di migliorare nella tua carriera da professionista?

Dovrò migliorare nel creare mismatch con giocatori più grossi migliorando il mio tiro, in modo da aumentarne il numero.

Il tuo sogno di giocare in NBA è solamente posticipato e pensi che il basket europeo sia più adatto alle tue caratteristiche?

Il mio sogno di NBA è solo posticipato, ma mi piace giocare nel basket europeo e non avrei problemi a giocare qua per il resto della mia vita.
Fortunatamente ho tanti amici, amo l'Italia, Trento e penso che potrei giocarci per molto tempo.

Qual è la differenza principale tra il basket al college ed in Europa?

La differenza principale è che il college è più fisico ed aggressivo, ma in Europa ogni giocatore ha intelligenza cestistica.
Non dico che nel college non ci sia intelligenza cestistica, ma qua ognuno ce l'ha. 
In Europa c'è molta tecnica, devi essere sempre nel posto giusto, nel backdoor e nei tagli, per tiri facili. Si allena molto la tattica e c'è molta, molta più strategia. Non dico che non ci sia la strategia in America, ma qua credo sia un po' meglio

Dopo una buona carriera in NCAA Dustin vuole continuare a giocare a basket e migliorarsi, sempre seguendo quanto insegnatogli dai suoi allenatori tra cuo Fred Hoiberg.
Ringrazio l'Aquila basket Trento per l'opportunità di contattare Hogue ed auguro ad entrambi un buon finale di stagione.

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