THIS IS MARCH MADNESS 2016 - 5


Le Final Four 2016 sono iniziate e nelle semifinali è apparso subito che tutte le squadre erano pronte alla sfida.

Chi sa il risultato della prima semifinale potrebbe storcere il naso a questa affermazione, ma il problema per Oklahoma non è stato l'approccio alla partita, nè il 4/12 di Hield contro il 71% di Villanova, ma il fatto che i Sooners siano deragliati dal piano partita raffreddando il loro Leader.

Andiamo come sempre con ordine.
Villanova ha schiantato Oklahoma con una grande partita al tiro ed una difesa fatta di continui raddoppi e cambi difensivi che ha portato gli avversari ad una serie di palle perse anche su azioni consecutive.
I Wildcats di questa stagione sono così, capaci di segnare con tutti e con una difesa a volte sottovalutata, ma coach Wright in semifinale ha visto i suoi ragazzi avere una giornata al tiro da oltre il 70%. Difficile battere una formazione così in palla, ma Oklahoma avrebbe avuto tutte le possibilità di rimanere più vicinoarispetto al -40 finale.

I primi minuti sono stati caratterizzati dall'equilibrio, Hield ha da subito litigato col ferro, ma i Sooners erano in partita. Poi una serie di quattro palle perse consecutive hanno fatto perdere la bussola alla squadra che ha iniziato a non servire più il proprio giocatore simbolo. Al contrario di quanto successe contro Kansas nella gara dai tre supplementari, nel momento in cui la difesa su Hield si è fatta più serrata, i compagni hanno deciso di mettersi in proprio.
Contro Kansas, Oklahoma aveva sbagliato e aveva lasciato il 24 da solo a creare partendo dal pick and roll con Spangler, così in questa partita, non si sa quanto sia stato un comandamento del coach, si è deciso di evitare di forzare il passaggio, anche qualora Hield fosse a metà campo, e la scelta ha raffreddato le mani del giocatore che non è mai entrato in ritmo.

Relegare la sconfitta alle colpe di Oklahoma appare ora riduttivo per i meriti di Villanova, ma la grande partita dei Wildcats passa anche dal blackout offensivo degli avversari.

Nell'altra semifinale si sono incontrate la numero 1 del ranking prestagionale e favorita al Titolo, North Carolina, e la 2-3 di Syracuse.
Coach Williams ha preparato al meglio la partita, al contrario di quanto fece Few, ed i movimenti in attacco dei Tar Heels sono stati perfetti con i lunghi che partivano molto bassi dietro la seconda linea della difesa per poi salire in lunetta nel buco lasciato dalla zona. Se poi si aggiunge una maggiore attitudine al rimbalzo, specie in attacco, si capisce come North Carolina abbia preso facilmente la guida della partita. 

Il secondo tempo, nelle partite degli Orangemen al Torneo 2016, è sempre stato terreno di conquista per i ragazzi di Syracuse e così, dietro la spinta emotiva di una Cooney in trance agonistica, la squadra di coach Boeheim ha provato la rimonta.
I Tar Heels quest'anno hanno, però, troppo talento e dopo la sfuriata del loro allenatore sono stati capaci di ritrovare la via più rapida per la vittoria.
La stagione di Syracuse si è quindi chiusa senza demerito e facendo ricordare di quest'anno non tanto le penalizzazioni per i guai accademici, quanto un ottimo Torneo da underdog.

La finale sarà tutta da gustare ed appare essere UNC la netta favorita, ma ricordate il 71% al tiro di Villanova? Tutto può accadere, this is March Madness.

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