Intervista con Peyton Siva, Juvecaserta ex Louisville

Foto: Basketinside/Filauro
Dopo James Southerland della Vanoli Cremona, ecco che ha accettato di rispondere ad alcune domande anche Peyton Siva, campione NCAA con Louisville sotto la gestione Pitino.

Ringrazio la Juvecaserta dell'opportunità e Giovanni Bocciero per aver fatto da tramite.

L'opportunità di porre alcune domande a Siva è importante dato che ci troviamo davanti ad un professionista che ha vissuto momento importanti durante la carriera collegiale, assaporato l'NBA e la D-League ed ora ha fatto la scelta di dimostrare il suo valore in Europa.
Le qualità balistiche del giocatore le conosciamo, sappiamo che il suo sviluppo coi Cardinals lo hanno portato ad essere un ottimo playmaker con spiccate doti di difensore e crediamo che, una volta passati i tanti infortuni che ne hanno rallentato la carriera, potrà essere decisivo in tutte le squadre che riusciranno ad averlo a roster.

L'intervista non può che partire proprio dalla sua carriera sotto Pitino per concludersi sulle considerazioni sulla sua permanenza a Caserta.

Hai giocato per una leggenda come coach Rick Pitino, come è stato e su quali aspetti del gioco pensi ti abbia fatto migliorare?

È stato fantastico giocare per Rick Pitino, che io considero il miglior allenatore per cui abbia mai giocato. Sono sicuramente migliorato come giocatore sotto la sua guida soprattutto perché ho trascorso ore e ore in palestra ed ho ascoltato parola per parola tutto quello che aveva da dirmi di continuo.

Non hai avuto un'infanzia facile e Pitino ti è stato vicino quasi quanto un padre, cosa ti ha trasmesso negli anni al college?

Sono ancora tutt'oggi molto legato a "Coach P". Lui per me è come una figura paterna ed è sempre lì ogni volta che ho bisogno di lui. Gli piace darmi consigli su tutto, dalla pallacanestro alla vita privata.

A Louisville hai vinto un titolo NCAA, cosa hai provato e quali sono stati i suggerimenti del coach per il prosieguo della tua carriera?

Mi sento alla grande ad aver vinto un titolo a Louisville. Ringrazio Dio per avermi permesso di giocare lì e sperimentare il successo che siamo riusciti a raccogliere. E l'allenatore mi ha dato ottimi consigli per continuare a giocare a basket a livello professionistico.

Scelto al Draft NBA hai avuto poco spazio, ti senti comunque all'altezza di quel livello?

È stato bello essere scelto dai Detroit Pistons e mi ricorderò per sempre la notte in cui mi hanno scelto. Purtroppo non è andata come avrei voluto ma io sto ancora giocando a livello professionistico, e chissà forse un giorno ritornerò a calcare quel palcoscenico.

Quest'anno hai deciso di venire a giocare in Italia, come ti stai trovando a Caserta?

Mi sto godendo il mio tempo a Caserta con la mia famiglia e i nuovi compagni di squadra. Sono stato fermo ai box la maggior parte di questo inizio di stagione, quindi sono solo impaziente di tornare sano e aiutare la mia squadra ad ottenere più vittorie possibili.

Pensi che fare bene a Caserta possa essere un trampolino di lancio per meritare un'altra occasione in NBA?

Penso che se gioco bene a Caserta sicuramente mi permetterà di guadagnare più stima in NBA. Ma questa è una strada molto lunga, adesso devo concentrarmi solo su come ritornare ad essere al 100% dal punto di vista fisico.

(questa intervista sarà ripresa nel prossimo numero di NCAA Time magazine, di cui potete leggere le varie edizioni su issuu QUA, in un'edizione scritta da Giovanni Bocciero in cui descriverà meglio le diverse tappe della carriera di Siva)

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