Intervista con James Southerland, Vanoli Cremona ex Syracuse

Foto Maura Tonghini/Vanoli Basket

Il campionato italiano di basket, ogni anno, vede transitare molti giocatori stranieri e tra questi, non solo nelle squadre più blasonate, alcuni hanno un importante trascorso nella NCAA.

E' il caso ad esempio di James Southerland, ex Syracuse, che ha chiuso la sua carriera universitaria con una stagione da senior con una media di 13+5+1 e l'approdo alle Final Four dove solo la Michigan di Burke gli impedì di giocare la finale.

La sua carriera cestistica lo ha ora portato alla Vanoli Cremona che ha cortesemente concesso al giocatore di rispondere ad alcune domande sulla sua carriera al college, gli insegnamenti di coach Boeheim e sul suo modo di vivere il basket.

(questa intervista sarà ripresa in uno dei prossimi numeri di NCAA Time magazine di cui potete leggere le varie edizioni su issuu, QUA)

Reclutato da coach Boeheim per Syracuse, cosa ha significato per te ricevere le attenzioni di un top college giudato da un top coach?

Ha significato molto per me essere reclutato da uno dei migliori College del Paese.
Arrivo da NYC e Syracuse non è solo il posto migliore a NY, ma degli Stati Uniti, è stato grande.

Quali insegnamenti ti ha lasciato Boeheim e quali suggerimenti per la tua carriera?

Una cosa che coach Boeheim mi ha insegnato è di essere paziente.
Non tutto inizia velocemente come si vuole, ma nel caso potrebbe anche finire velocemente.

Hai passato quattro anni al college, cosa sempre più rara in questi tempi, come pensi che questi anni ti abbiano aiutato dentro e fuori al campo di basket?

Restare 4 anni al college rende tutto più difficile per essere un giocatore professionista, tutti vogliono giocatori più giovani, ma ognuno ha il suo proprio percorso.
Stando al college per 4 anni ho conosciuto molte grandi persone e questo mi ha permesso di diventare più maturo sul campo da basket, insegnando ai più giovani che cosa fare.

Nei quattro anni al college le tue statistiche sono sempre aumentate, quale aspetto del tuo gioco stai cercando di migliorare ulteriormente?

Ogni anno io voglio migliorare in tutto. Sono il tipo di persona che fa qualunque cosa per vincere indipendentemente da quello che le statistiche mostrino.

Quali sono le differenze tra la vita nella nostra A1 e nella NCAA?

Io penso che la A1 e la NCAA siano molto simili. 
Le regole della A1 e della NCAA sono più severe quando si gioca, mentre la vita al di fuori del campo è familiare, quando si cammina tutti sanno che giochi a pallacanestro.

Ultima domanda sul tuo futuro a Cremona, quali della tue qualità pensi di poter portare alla squadra?

Per il mio futuro a Cremona sento che potrò aiutare la squadra a raggiungere più di quello che loro hanno fatto l'anno scorso.
Sento che possiamo essere un contendente per i playoff. Abbiamo molto talento e grandi ragazzi. 
Sento che posso portare molta versatilità e spingere la squadra col mio tiro.

In conclusione ringrazio il giocatore per la disponibilità e nuovamente l'ufficio stampa della Vanoli Cremona che ha consentito tutto questo.



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