THIS IS MARCH MADNESS 2015 - 4


Finito il turno a 32 tutti ci stiamo già preparando per le sweet 16, ma una riflessione è d'obbligo a questo punto del torneo: come stanno difendendo le squadre in questo momento della stagione?

Durante il Torneo, infatti, si sono viste molte difese diverse che hanno costretto le squadre avversarie ad adattamenti, spesso vani.

DIFESA A UOMO
Partiamo, quindi, dalla difesa più consueta: la uomo.
Un tempo unica possibile nella NBA fino a qualche anno fa, la uomo è stata utilizzata nella maggior parte dei casi anche al College dove, però, spesso si trasforma in una iniziale zona che poi si accoppia, dato che spesso esistono gap atletico-fisici tra le squadre.

Il particolare più importante è che quasi tutte le squadre ormai cambiano sui blocchi e raddoppiano immediatamente sulla palla, scelte rischiose nel caso di squadre con buoni tiratori.
Il successo di Wisconsin, ad ulteriore esempio, oltre che per le motivazioni che vedremo in seguito, è anche dovuto al fatto di saper sfruttare Kaminsky contro una uomo pura, sia per le sue capacità di riaprire se raddoppiato, sia, nel caso di una difesa puramente a uomo, per il fatto di creare problemi al centro avversario con la sua mobilità. Se il centro segue il giocatore dei Badgers fino al perimetro non ha poi la mobilità per tornare in area in caso di penetrazione, ma se, al contrario, non tiene la marcatura fino all'arco permette a Kaminsky, libero da marcatura, di essere pericoloso al tiro.


DIFESA 2-3
La difesa 2-3, che ha reso famoso coach Boeheim più della punizione di quest'anno, è la zona che nelle minors italiane viene vista come "la soluzione per riposarsi", ma in NCAA sta iniziando a farsi spazio in quasi tutti i college.
Ho già affrontato le difficoltà di avere una 2-3 accettabile quando ho trattato la prova di Ohio State (che si è presentata al Torneo con una buona versione di questa difesa n.d.r), ma dopo che squadre come Texas A&M avevano messo in crisi per qualche minuto Kentucky, a causa della minore pericolosità sul perimetro rispetto al pitturato, ecco che molte cenerentole hanno provato questo trucco per provare ad evitare la sconfitta.

In questo Torneo si sono quindi viste tante squadre schierare la 2-3, specie in quelle partite in cui le percentuali sono state basse, logicamente nel momento decisivo questa zona potrebbe aprire le porte ad un parziale dell'avversario se bucata con qualche tiro dalla distanza.

LE ALTRE ZONE
Una volta sdoganata la 2-3, molte squadre ormai sanno come attaccarla e, quindi, ecco apparire una miriade di zone tradizionali o miste in ogni momento,specialmente in questo round.

Abbiamo visto Georgia State sperare di recuperare con una 3-2 che ha realmente messo in crisi Xavier, ma purtroppo non è servita.
Così come l'ultima spiaggia di Maryland è stata una 1-3-1 fatta molto bene, anche aiutata da West Virginia che ha continuato ad attaccarla con fronte dispari ed un uomo nel pitturato, ma anche qua, complice una lunga amnesia in attacco, non è stata sufficiente per recuperare lo svantaggio.

Oltre alle zone pure, quindi ecco comparire quelle più dinamiche che si accoppiano una volta che arriva l'attacco oppure  che lasciano un uomo fisso in area, adattandosi quindi allo schema offensivo, fino ad arrivare alle zone miste come la box and one o la triangolo e due, quest'ultima ancora assente quest'anno.
La Box and one fu resa famosa da Utah che è ancora in gioco, che possa riproporla?

DIFESA PRESSING
Dopo tante prove, più o meno riuscite, nei primi tre giorni, ecco che ieri sono uscite allo scoperto le migliori versioni della difesa pressing a tutto campo.
La prima è stata Oregon contro Wisconsin, la seconda West Virginia contro Maryland.

Importante sottolineare come i Ducks abbiano affrontato una squadra sicuramente migliore, ma soprattutto con un centro dominante mentre West Virginia si sia approcciata contro i Terrapins il cui miglior giocatore è un piccolo.

Partiamo in ordine temporale con Oregon-Wisconsin.
La difesa pressing con raddoppio sulla palla è stata affrontata in maniera non canonica, ma con i piccoli e Kaminsky nella propria metà campo e due sulla linea centrale.
Questo avrebbe potuto provocare dei problemi per l'inizio dell'azione, ma i Badgers hanno 5 giocatori che possono mettere la palla per terra, compreso il lungo, e quindi, dopo un periodo di assestamento, il superamento del centrocampo non è stato un problema. La particolarità di avere 5 giocatori capaci di partire col palleggio in maniera efficace è stata importante, inoltre, anche per le rimesse in attacco, vero problema per Maryland nella partita seguente.
Una volta arrivati nella metà campo offensiva l'idea di Ryan è stata molto semplice: primi 20 secondi con una specie di 5 fuori con il penetra e scarica del primo che si stacca significativamente da un difensore e poi, nel caso che si ci siano sbocchi, ecco che tocca a Kaminsky fare il centro e mettersi sulle tacche, in genere dalla parte destra.
Il gioco fluido di Wisconsin ha, quindi, permesso alla squadra di passare indenne anche il momento in cui il tiro non entrava e Oregon ha fatto una bella rimonta segnando praticamente ad ogni azione fino al 52 pari. Dopo, una difesa dei Badgers più sicura ed una ritrovata vena realizzativa hanno chiuso una partita in cui i Ducks non sono stati mai davanti.

Discorso opposto per la partita West Virginia - Maryland.
Il pressing dei Mountaneers ha prodotto 21 palle perse da parte degli avversari che, escluso Trimble, faticavano a rimettere la palla in gioco. Ben 2 volte Maryland ha ridato palla a West Virginia dopo aver subito canestro ed aver impiegato più di 5 secondi per la rimessa!
Così come i Badgers, anche i Terrapins non hanno saputo affrontare bene il pressing avversario, ma in questo caso la scelta di lasciare le due guardie a fare la rimessa e, dopo questa, scappare tutti oltre la metà campo ha spesso lasciato da solo contro i raddoppi il portatore di palla.
Una volta arrivati, fortunosamente, oltre la metà campo ecco un 5 fuori con Layman nell'angolo che era l'unico sempre pronto sugli scarichi per penetrare la difesa avversaria o provare il tiro.
In poche parole Maryland ha fatto solo confusione e, forse, West Virginia avrebbe meritato di vincere con uno scarto maggiore, specie quando Trimble è dovuto uscire dal campo per un inforunio.

Finita questa rassegna delle principali difese di questo torneo aspettiamo giovedì per l'inizio delle Sweet 16 anche per vedere cosa produrrà la zona pressing dei Mountaneers contro Kentucky e se West Virginia proverà anche lei la 2-3 contro lo strapotere dei Wildcats.
Vedremo se UNC riuscirà a trovare una difesa che possa fermare i Badgers ed infine se qualcuno capirà come rallentare Arizona, Duke e Gonzaga.
A chiudere il turno anche Louisville e Michigan State pronte a provare a prendere possesso dell'East Regional contro NC State e Oklahoma e Notre Dame che vedrà di arrivare ad affrontare UK, o West Virginia, battendo Wichita State che sarà sull'onda dell'entusiasmo di aver vinto il derby con Kansas.

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