Parola agli esperti: Il Bracket del Torneo NCAA 2015


Per commentare il tabellone del Torneo NCAA, dopo i due articoli di Rushandslam (Midwest e West, East e South) ecco che sono riuscito a raccoglere le idee di cinque esperti dei siti italiani che si occupano di NCAA basket.

Carlo Perotti di Dailybasket
Stefano Bei di NBA Evolution
Dario Skerletic di Sportando e Pickandpopculture
Claudio Pavesi di Mybasket
Giovanni Bocciero di Cervelliamo, Sporth24 e Basketinside

Ecco le loro risposte a quattro semplici domande.

1) Quali squadre escono vincenti e quali perdenti dalla compilazione del bracket?

CARLO: Se per vincenti o perdenti intendiamo quelle che sono state chiamate più in alto del previsto direi che il comitato quest'anno ha fatto un buon lavoro al limite si può discutere su Georgetown alla 4. Gli Hoyas sono andati in crescendo a differenza di altri come Texas che, ad inizio anno, potevano essere dei National Contenders e sono invece slittati alla 11, anche se io non sarei felice di beccare i Longhorns con quel seed e sono certo che a Butler "fumano" parecchio.
STEFANO: Perdenti quelle che non sono state selezionate, UConn su tutte. (hanno avuto già lo scorso anno e se la devono far bastare....). Delle partecipanti esce sconfitta sicuramente Virginia che era accreditata fino agli ultimi minuti della postazione numero 1. Andranno sicuramente avanti ma non sono stati riconosciuti i meriti di questa squadra che fa della difesa la sua arma principale. Potrei dire anche Maryland, forse meritava la postazione 2 più di Kansas. 
Per quanto riguarda le vincente sicuramente Georgetown che dopo aver chiuso zoppicando la stagione viene messa alla postazione 4, ma qui la commissione gli ha voluto dare una bella gatta da pelare come Eastern Washington.
DARIO: Tra le winners ci sono  sicuramente UCLA e Texas, entrambe meritevoli di un bel bagno di umiltà nel NIT dopo una regular season anonima se non negativa. Se possibile anche Kentucky, che in ogni caso sarebbe stata super favorita, con Kansas al N.2 sconfitta di oltre 30 punti a inizio stagione. Maryland, possibile avversario nelle Sweet Sixteen, potrebbe essere il più duro degli avversari sulla strada per Indianapolis.
Capitolo losers: Arizona è una loser a metà, ha perso il seed n.1 ma ha una strada in discesa almeno fino alle Sweet Sixteen. Georgetown rischia l'ennesimo upset contro Estern Washington, Virginia non avrà vita facile con Belmont, decisamente la migliore tra i seed n.15.
CLAUDIO: Non ho dubbi nel dire che Texas e UCLA avrebbero potuto non essere nemmeno nel tabellone e nessuno avrebbe gridato allo scandalo, anzi. Anche Indiana con un seed #10 mi sembra abbia ricevuto più di quanto meritasse. Altre squadre sono state penalizzate non poco nonostante una grande stagione, come Wichita State che ha un seed #7 che per me poteva anche essere più alto. Peccato davvero per le esclusioni di Temple, Murray State e Old Dominion che avrebbero meritato di esserci, e il gruppetto delle "big storiche" capitanato da Texas e UCLA lo sa benissimo.
GIOVANNI: A parer mio, dal punto di vista delle conference Big Ten e Big East sono state parecchio spinte dalla commissione NCAA inserendo tanti team e con seed anche alti per entrambe. Indiana ad esempio si può ritenere vincente così come Iowa, ma forse l'equilibrio di una Big Ten, che per me ha attraversato un anno di transizione, avrà influenzato nelle decisioni. Anche UCLA per la stagione che ha fatto si può ritenere fortunata di esserci, così come Texas che può essere additata come delusione dell'anno ma che ha la potenzialità di dar fastidio a chiunque nella singola partita. E poi c'è Oklahoma State che rispetto al discorso fatto all'inizio denota una Big 12 molto competitiva. Tra le sconfitte ci metto tutte quelle capitate nel tabellone con Kentucky ed in particolare Maryland, Notre Dame e Kansas. Una nota la merita anche Murray State, che come penso anche gli altri, meritava un posticicino nel tabellone per la stagione che ha fatto seppur in una conference minore. Una seconda nota per Connecticut che non potrà difendere il titolo dello scorso anno causa di una stagione dai risultati troppo altalenanti.

2) Quale Regional appare più semplice e quale quello con più talento?

CARLO: Sulla carta il più facile è il South di Duke che dovrebbe trovare la prima seria difficoltà solo alle elite eight contro Gonzaga o Iowa State ma parliamo di chi in passato è uscito con Lehigh e Belmont per cui God only knows.
Il Regional della Morte appare il West che annovera college di enorme fascino come Wisconsin, North Carolina, Arizona, Ohio State e possibili sorprese come Baylor ed Arkansas anche se alla fine credo che i Badgers torneranno alla Final Four, il loro finale di stagione è stato un crescendo rossiniano.
Andranno a prendersi la loro chance di vendetta dopo il Torneo del 2014. 
Anche il regional di Kentucky è parecchio difficile ma è giustissimo: dopo aver passeggiato nella SEC i Wildcats se vogliono il titolo da undefeated devono meritarselo. Giusto così.
STEFANO: Il regional più facile secondo me è il West, Wisconsin non dovrebbe avere problemi anche se North Carolina e Arizona potrebbero dargliene. 
Quello con più talento sicuramente il MidWest, oltre ai freshman di Kentucky ci sono Trimble e Layman di Maryland, Baker di Wichita State  e Jerian Grant di Notre Dame, azzarderei che la maggior parte delle prime 15 scelte del prossimo draft siano in questo regional.
DARIO: Il più 'facile' è sicuramente il midwest, con Kentucky a farla da padrone. Il South potrebbe non essere quello con più talento in generale, ma è pieno zeppo di team che sanno attaccare sul serio. Tanto talento NBA anche nel West, con Kaminsky, Dekker, Russell e Johnson in testa. L'East paga il periodo di forma scadente di Louisville, ma ha squadre come Oklahoma e Michigan State che hanno i mezzi per far saltare il banco.
CLAUDIO: Il più facile mi pare l'East perché persino le big hanno vacillato in stagione e l'unica vera mina vagante mi pare Michigan State, anch'essa poco costante ma sempre da tenere d'occhio.
Il più talentuoso credo sia il West per le tante squadre quadrate e ben allenate. Anche le "piccole" hanno individualità notevoli che in un format del genere possono creare problemi.
GIOVANNI: Di regional facili non ce ne sono, logicamente, e diciamo che per facili si può intendere anche un po' scarsi. Fatta questa premessa dico che il titolo di "facile" se lo giocano alla pari East e West. Nel primo reputo una beffa Villanova alla 1 e Virginia alla 2, così come reputo NC State, Michigan State, Georgia, Oklahoma e LSU troppo incostanti per infastidire Louisville e la stessa Virginia che prospetto in finale del regional. La stessa cosa vale più o meno per il lato West dove Wisconsin e Arizona dovrebbero monopolizzare il tabellone (altro pronostico) a discapito delle prime "inseguitrici" Baylor, UNC e Arkansas. Per quanto riguarda il regional più talentuoso dico il Midwest dove si può evidenziare tutto il roster di Kentucky, Grant e Connaughton di ND, Wells e Trimble di Maryland, i vari Selden, Oubre, Ellis di Kansas che non potrà schierare però Alexander, Taylor e Turner di Texas, Baker e VanVleet di Wichita State, Ferrell e Blackmon di Indiana per finire con Hammons di Purdue e Staten di West Virginia, ce ne sono di tutte le specialità.

3) Andiamo alla ricerca della Cenerentola, chi sarà?

CARLO: Mi piacerebbe per vari motivi vedere una vittoria di Buffalo, Harvard e UC Irvine ma hanno accoppiamenti improbi così fra le seed in doppia cifra vedo Wyoming di Larry Nance Jr e SF Austin come possibili sorprese sino alle Sweet Sixteen.
STEFANO: Ormai si sa sono schierato con Eastern Washington, hanno tutto per fare da guastafeste, con Tyler Harvey e Venky Jois sono coperti bene sia nel reparto esterni che sotto i ferri. Poi spero sempre nella squadra della Ivy League che ormai da diverse stagioni è Harvard.
DARIO: Capitolo cenerentole: San Diego State con la sua difesa è in grado di rimanere dentro ogni partita, in attacco spesso ha problemi, ma se uno dei tiratori è in serata...
SF Austin non avrà vita facile contro la difesa di Utah, ma il tabellone dopo sembra favorevole. Hanno l'attacco per infastidire anche Duke.
Nel Midwest c'è la concreta possibilità del derby tra Kansas e Wichita State, ma non me la sento di definire 'cenerentola' gli Schockers, anche BYU e Georgia State hanno talento e mezzi per stupire.
CLAUDIO: Nessuno mi toglie dalla testa SF Austin. Magari ne prende 50 al primo turno ma con l'attacco che si ritrovano possono fare parecchi scherzi.
Utah prima e Georgetown/Eastern Washington poi accrescono il pronostico.
GIOVANNI: Dico Texas per il discorso fatto in precedenza e dunque per la potenzialità e completezza del roster che nella singola partita non vanno assolutamente sottovalutate. Spero sinceramente in SMU di coach Larry Brown, una squadra senza nessun grande talento ma che gioca bene, che viene dalla doppietta regular season e torneo dell'American e dopo essere stata una grande delusa per l'esclusione dello scorso anno prendendosi la rivincita con la finale del NIT. Stesso telaio di un anno fa (avrebbero dovuto avere Emmanuel Mudiay) e un'organizzazione di gioco molto elevata. E poi segnatevi Georgia State che contro Baylor non la vedo affatto spacciata, e che prenderebbe una tra Xavier e la vincente dello spareggio BYU/Ole Miss (Ole Miss che ha vinto la partita n.d.r.) per cui l'Elite8 non è eresia. Sono e immagino siamo tutti in attesa di conoscere la vera "cinderella" di quest'anno.

4) Quale corazzata invece sembra avere la strada spianata?

CARLO: Come dicevo Duke ha sulla carta Clear Path to Indianapolis ma stiamo parlando della Follia di Marzo e non c'è nulla di facile. Mai.
STEFANO: Credo che Kentucky abbia già prenotato l'hotel a Indianapolis e lo spumante per festeggiare.
DARIO: Risposta fin troppo ovvia, Kentucky ha una difesa che ha raggiunto livelli di efficienza storici, ed un attacco che ha chiuso la regular season in crescendo. Sono troppi e troppo grossi, e l'unico veramente piccolo probabilmente è il giocatore chiave. Con i team pieni di prospetti NBA spesso c'è il rischio di 'hero ball', ma questi Wildcats giocano insieme sul serio, e non c'è un motivo per credere che non sarà così anche nel torneo. Per batterli ci sarà bisogno di una grandinata di triple e di non andare troppo sotto a rimbalzo, nel Midwest non sembrano esserci squadre in grado di impensierirli. Pronostico volante per gli altri tre regional: Oklahoma nell'East, Iowa State nel South e monetina tra i primi due seed nel West
CLAUDIO: Mi sembrerebbe in qualche modo sbagliato non indicare Kentucky. Non solo per la stagione ma perché non vedo un avversario in grado di giocarsela fino alle Elite Eight, momento in cui sfideranno gli avversari più meritevoli (Notre Dame, la seppur non stabilissima Kansas o Wichita State) che in ogni caso avranno speso molte più energie nel tentativo di eliminarsi tra loro.
GIOVANNI: Forse Duke che nel South regional, che credo sarà il più difficile da prevedere per la presenza di molte outsiders, oltre ad aver avuto una seed 1 molto forzata è stata "accoppiata" con Gonzaga che negli ultimi anni ha dimostrato di patire molto le fatiche del Torneo NCAA. Certo Iowa State #3 non sarà un ipotetico avversario facile. Lo stesso potrebbe valere per Virginia che reputo la favorita nell'East ma con Louisville non si può mai dire.

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