Il Titolo dei Patriots visto dai Tifosi


Durante il Progetto tifosi avevamo visto che in Italia sono presenti diversi gruppi di tifosi delle varie franchige NFL, ma solo uno ha lo status di vero Fans Club, riconosciuto dalla squadra.

Dopo la vittoria al Superbowl dei Patriots non potevo che tornare dal fondatore per chiedere, direttamente ai tifosi, come hanno vissuto questa stagione, partita piano e poi conclusa nel migliore dei modi.

Ecco quello che Giuseppe Pulpito mi ha risposto.

Stagione vincente, ma non senza momenti bui, dopo Kansas City quali erano i pensieri?

"Ti dirò la verità, anche se sarà difficile da credere, dopo la vittoria al superbowl, ero consapevole che Belichick e il coaching staff avrebbero trovato le soluzioni e gli aggiustamenti dovuti. 
Guardavo e sentivo tutte chiacchiere, la disperazione dei fans, frasi del tipo “Brady è vecchio dobbiamo cambiarlo” altri che lo difendevano. 
Tifo patriots dal 1980, 35 anni ne ho viste di cotte e di crude, certamente ti confesso che il mio primo pensiero era qualifichiamoci per i playoff poi vedremo. 
I Patriots sono un team, una organizzazione che prima di dire che sono finiti eccetera bisogna pensarci, queste frasi le abbiamo sentite per esempio nel 2003 quando perdemmo contro buffalo per 31-0 e in altre occasioni e sempre ci siamo ripresi. 
Perché tutto ciò e determinato dalla nostra mentalità: Lavoro, Organizzazione, Programmazione e Cura maniacale dei dettagli e delle piccole cose."

Quindi: da cosa è nata la rinascita o è stato solo un incidente di percorso?

"Da quelle caratteristiche che dicevo prima, lo spirito di squadra, le polemiche contro di noi, le accuse a Brady di essere finito hanno dato la spinta giusta. Ci siamo ricompattati. 
Dalla famosa e mitica riunione del Lunedì dopo alla partita di Kansas City con Josh McDaniels, e Tom Brady dove si sono messe le basi  di questo successo. 
A Brady e stato ribadito di essere più presente con i compagni, sono stati fatti gli aggiustamenti sul passing game, tipo il ritorno al famoso doppio Tight End. Il nostro sistema di attacco, è molto difficile da digerire (come aveva fatto notare Brandon LaFell che non aveva mai lavorato così tanto), è un sistema cui serve tempo ai nuovi per assimilarlo, è stato semplificato.  
Altra cosa da sottolineare, che diversamente dalle passate stagioni, i Patriots sono partiti come un diesel ovvero prima piano piano per poi prendere ritmo alla fine. Dal 2007 al 2013, noi facevamo delle stagioni regolari dove dominavamo per poi crollare nei playoff, lo scorso anno, ad esempio, arrivammo al Championship contro Denver in condizioni fisiche e con una caterva di infortunati, quindi più di li non andammo. 
In questa stagione invece siamo arrivati ai playoff in condizioni fisiche eccellenti e con pochi infortunati, poi il caso del deflategate, dove ripeto fummo ingiustamente accusati, ci ha compattati come un sol uomo, tanto che adesso quel caso e diventato un caso interno alla Lega, dove la responsabilità e caduta sui Referee.
Siamo arrivati al Superbowl determinati a vincere."

Qual è stata, quindi, la partita che rappresenta in turning point della stagione, quella dopo la quale si è capito che almeno il SB sarebbe stato raggiungibile?

"La Week 9 contro Denver e il poker di partite contro Colts, Lions, Packers e Chargers. Si proprio in quella situazione, ma se devo indicare il turning point indico con certezza quella contro i Chargers. Lì abbiamo capito che era possibile vincere il tanto agognato 4 anello."

Passiamo ora al SuperBowl, quali sono state le sensazioni al primo Intercetto di Brady? Quello è tutta colpa sua!

"Le sensazioni? Sconforto, rabbia, non verso di lui, anche perché stavamo gestendo un ottimo drive ed avevamo il controllo del gioco e della partita, controllavamo e mettevamo pressione alla difesa e indirettamente anche l’attacco di Seattle. 
La cosa che forse molti non hanno notato è come tutti gli intercetti che ha subito nei playoff sono venuti sempre nello stesso punto del campo e sempre nella stessa maniera, con difensore che si metteva davanti a Gronk. 
Questo perché, quando noi ci avvicinavamo alla loro redzone, cercava sempre il nostro 87 e fateci caso anche negli intercetti subiti negli incontri dei playoff.

Quali sono state, da allora, le tre mosse tattiche che vi hanno portato a vincere?

"Le 3 mosse vincenti? 
La prima: l’offense, Con un gioco basato su quick passing ovvero passaggi corti, e il running game di Blount.
La seconda: la gestione della difesa, l’aver contenuto le corse di Lynch a 140 yard. 
L’ultima, secondo me: la goaline formations negli ultimi 40 secondi, l’intercetto di Butler ma soprattutto, l’aver chiamato timeout a 20 secondi dalla fine per provocare la penalità dell’encroachment."

Passiamo quindi a parlare dei singoli giocatori, partiamo da Edelman, se fosse stato lui l'MVP?

"Sarebbe stato meritatissimo per quello che ha fatto questa stagione In pratica agli inizi della season ha retto solo lui l’offense prima dell’aggiustamento tecnico del dopo Kansas City, ma ci sono altri che lo meritavano come Hightower che ha sostituito benissimo la grave mancanza per infortunio di Jarod Mayo, o come Jamie Collins e Chandler Jones, direi questi."

Matthews e Butler, i due eroi per caso, quanto il primo ha sorpreso Belichick e quanto il secondo potrà dare nel futuro?

"Ma penso che il primo non sia stata una sorpresa per Belichick, se noti bene, le sue ricezioni sono venute per errori dei nostri CB, ma questo non toglie i meriti a Matthews. 
Per Butler penso che la sua vita sia cambiata per sempre, sarà per sempre l’uomo che ci ha permesso di vincere. La sua storia sembra una sceneggiatura di Hollywood: rookie undrafted freeagent, firmato per la practice squad e poi eroe al Superbowl. 
Una cosa, sono certo, dovrà darsi da fare e lavorare più duro di prima, Belichick è uno che non guarda in faccia a nessuno, pensa al team, le individualità devono essere messe al servizio della squadra. 
Insomma adesso dipende da lui."

Non può mancare un commento sull'azione decisiva, realmente la corsa sarebbe dovuta essere l'unica chiamata sensata?

"Ecco, su quella chiamata sto quasi litigando con i miei colleghi e con gli altri analisti che dicevano di correre.
Può essere, ma non sono convinto che che avrebbero avuto risultati, sia Wilfork che Hightower, oltre ad altri della defense, hanno confessato che se l'aspettavano. Se notate Hightower era pronto a chiudere le eventuali corse di Lynch o di wilson. 
Credo che con 40 secondi e 1 timeout, ricordo che erano a 4 yard dalla endzone, hanno visto uno spazio e valutato che il corner back che marcava Lockette era Butler, quindi hanno pensato che li fosse il punto debole della nostra difesa, ma Butler era  ben allineato ed ha letto bene e fatto l’intercetto. L’ironia è stata che se il WR di Seattle fosse stato in anticipo di mezzo secondo ora il trofeo avrebbe preso la strada di Seattle. 
Teniamo conto anche della valutazione sulle condizioni fisiche di Lynch, Seattle si basa molto sulle sue prestazioni, è possibile che siano state valutate anche le sue condizioni fisiche, i colpi che ricevono i RB in NFL sono più duri di quelli che subiscono quelli nostrani. E' facile valutare le chiamate seduti in poltrona, ma bisogna essere li, parliamo di coach e giocatori che vengono pagati profumatamente per fare quel lavoro, non credo che Bavell che ha portato i Seahawks al secondo SB consecutivo, per quella chiamata sia diventato un cretino. 
Voglio precisare che Belichick si aspettava la corsa di Lynch e l'OC di Seattle immaginava questo, ecco perchè ha pensato di fare quella chiamata, in linea con lo stile di gioco aggressivo e spettacolare di Carroll."

Non tutto bene, tre nomi di giocatori di New England apparsi chiaramente sottotono.

"Francamente non saprei chi dire, farei un torto a tutta il team che ha dato tutto"

Concludiamo con il tuo podio per l'MVP, primo secondo e terzo migliore dei Pats.

"1) TOM BRADY
2) JULIAN EDELMAN
3) DONTA’ HIGHTOWER
Gronk a già avuto i suoi giusti meriti, ma volevo premiare quelli che secondo me sono stati importanti durante la stagione. 
Hightower per il semplice motivo che, come detto, ha sostituito benissimo Mayo, perdita gravissima  nella stagione. 
Edelman per aver retto nella prima parte, quasi da solo, l’attacco dei Patriots. e poi Tom Brady era stato definito finito, era stata messa in dubbio la sua credibilità e si lo merita il premio di MVP."

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