Michigan prova a trovare le soluzioni


Si era intuito fin dai primi mesi che la stagione dei Wolverines sarebbe stata difficile, i freshmen erano tanti, LeVert doveva dimostrare il suo valore in vista di una sua entrata in lotteria e la mancanza dei vari Stauskas, McGary e Robinson III avevano lasciato qualche buco nella squadra, ma le prestazioni in Italia per il College Basketball Tour avevano lasciato ben sperare.
Dopo sono arrivate le prime sconfitte ed ora che LeVert è stato fermato per tutto il resto della stagione da un infortunio, per Coach Beilein è tempo di correre ai ripari per afferrare il Torneo, attuale obbiettivo stagionale.

Contro Wisconsin, priva di Jackson, ma con un Keonig che da quando è in quintetto continua a viaggiare in doppia cifra di punti, si sono visti alcuni cambiamenti rispetto alle prime uscite stagionali.

ASSENZA DI LEVERT

Il quintetto ad inizio stagione era formato da Walton Jr, Irvin, LeVert, Chatman e Doyle, ora con l'assenza di LeVert, Zak è dovuto diventare il numero 3, se non il 4, vista la stagione di Chatman, con tre guardie a far girare il gioco.
Contro i Badgers il quintetto vedeva Albrecht a portare palla con Walton utilizzato da guardia, Dawkins, che ben aveva impressionato a Vicenza, è entrato in quintetto a dare una mano oltre l'arco più che da vera ala piccola, il 4 è come detto Irvin mentre il centro iniziale è Doyle.
Questo spostamento allarga il gioco offensivo e mette Irvin nella condizione di dover marcare un lungo avversario, cosa che si è verificata con il tiratore di Michigan che ha a tratti preso anche Kaminsky.

IL GIOCO DEI LUNGHI

Come detto il centro iniziale risulta essere Doyle, ma a sorprendere è che il primo cambio non è Donnal come si sarebbe potuto pensare, ma Bielfeldt che in questa occasione è risultato essere efficace. 
Per Donnal i minuti non sono mai molti, segno che non abbia ancora convinto il suo allenatore.
In tre lunghi riescono a prendere solo 9.3 rimbalzi di media e questo è un problema da affrontare in casa Wolverines, specie ora che il miglio rimbalzista (4.9) LeVert sarà indisponibile.
Tra i Wolverines sembra mancare un vero centro completo dato che Doyle lavora bene in difesa, ma in attacco non riesce mai a stare davanti al suo marcatore sperando sempre che vi sia un passaggio alto o un backdoor da parte del compagno con la palla, Bielfeldt invece è un buon giocatore sui rimbalzi d'attacco dove riesce a recuperare spesso il pallone ed essere efficace nei pochi minuti in campo, infine c'è Donnal che sembra essere il migliore come presenza in attacco, ma verosimilmente è quello che paga maggiormente in difesa.

I FRESHMEN

Chatman ed i lunghi dovevano essere i migliori giocatori al primo anno, con Kameron stella indiscussa.
A questo punto della stagione abbiamo Chatman che ha perso il posto in quintetto e viaggia a meno di 20 minuti a gara e meno di 4 punti segnati, indubbiamente ha spunti di talento, ma la strada per poter pensare a fare il salto sembra ancora molto lontana.
Doyle e Donnal si pensava sarebbero stati i due lunghi che dovevano spartirsi il minutaggio con anche qualche ipotesi di vederli in campo insieme, ma la realtà è quella descritta nel punto precedente e solo la necessità di avere almeno un big man in campo non lascia Beilein provare un quintetto undersize senza di loro per più di qualche minuto.
Più avanti si valuterà quali scelte fa l'allenatore in un finale tirato e che Doyle e Donnal lo vedono dalla panchina.
Allora tutto male nel recruiting di Beilein?
No, ci sono due giocatori che si stanno mettendo in mostra.
Dawkins è entrato in quintettto ed Abdur-Rakhman è stato in campo nel finale, i due ragazzi si erano già dimostrati ottimi giocatori dal vivo, ma ora riescono ad essere sempre presenti con la testa e stanno recuperando minuti e spazio nel roster.
Dawkins da quando sono iniziate le sfide di conference non è sceso sotto i 10 minuti e Abdur-Rakhman nelle ultime quattro è oltre i 14, non hanno punti nella mani, ma sono di grande aiuto nello sviluppo del gioco.

IRVIN

Lo ammetto, quando l'ho visto tirare durante le partite in Italia sono rimasto entusiasta di questo giocatore.
Il problema Irvin per Michigan, però, è preoccupante, indubbiamente è quello che ha più punti nelle mani, ma vive le sue partite a strappi, con momenti in cui non segnerebbe in una vasca da bagno e periodi di onnipotenza cestistica.
Il problema è che anche quando tira tre/quattro volte libero senza beccare il ferro continua a tirare, siamo a 12 tiri a partita con almeno 6 tiri da 3.
Irvin è quello che ti fa recuperare come contro Wisconsin, dopo aver sbagliato quattro o cinque tiri nel momento dello strappo avversario, ma anche quello che ti fa affondare quando quei tiri non entrano.

IL GIOCO A DIFESA SCHIERATA

Un problema serio per i Wolverines è il gioco a difesa schierata.
L'attacco spesso stagna con la palla a Walton che pare innamorato della palla e cerca sempre di mettersi in proprio, questo non aiuta lo sviluppo del gioco, ma bisogna anche capire che i lunghi non aiutano trovandosi spesso dietro il proprio difensore e Irvin è un buco nero che cerca sempre il tiro ogni volta che riceve palla.
Le scelte, inoltre, non sono sempre le migliori, su tutte sarebbe da valutare quella di Walton di buttarsi dentro a -3 con meno di 20 secondi sul cronometrocontro i Badgers.

LA DIFESA

Michigan può difendere sia a uomo che 2-3. A uomo patisce i lunghi avversari e, se l'azione dura più di 15/20 secondi, i giocatori tendono a rilassarsi e lasciare spazi.
Sono diversi quelli che non riescono a temere i grandi penetratori avversari sul primo palleggio.
A zona la situazione è migliore se gli avversari non hanno un lungo di riferimento che può giocare sia sulla linea di fondo che in lunetta.
Da notare la poca disciplina che spesso fa spostare i giocatori non nella loro zona con chi recupera, in genere Spike che è quello col QI cestistico maggiore, a trovarsi in un mismatch. Durante la partita con Wisconsin si è visto almeno tre volte Albrecht o Abdur-Rakhman a marcare Kaminsky.
Tra le due difese forse è meglio la loro uomo, ma con Irvin ora a marcare il 4 avversario si può andare spesso sotto in quel matchup.

IL QUINTETTO FINALE

La partita contro Wisconsin si è chiusa all'overtime con, quindi, due momenti decisivi con un tiro che può riaprire la partita. In entrambe le occasioni il quintetto è stato: Walton Jr, Dawkins, Abdur-Rakhman, Irvin e Bielfeldt.
Fuori Spike, che spesso è stato il giocatore del buzzer beater e fuori sia Doyle che Donnal, meno abili nel rimbalzo d'attacco rispetto a Bielfeldt.
Da notare infine che l'ultimo tiro non sia stato preparato per Irvin, il suo coach sa della poca continuità del suo miglior tiratore.

Da questo articolo si vedono i tanti problemi di Michigan, che dopo le ultime stagioni di alto livello, rischia seriamente di perdere il treno per il Torneo, ma Beilein è un ottimo allenatore e cercherà di rimediare prima di Marzo... sperando non sia troppo tardi.

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