Ancora tu?! - I quintetti dell'All Star Game 2015


Come ogni anno si spendono molte parole sulle votazioni per l'All Star Game della NBA, le scelte dei tifosi fanno nascere diversi dubbi sulla loro bontà che poi verranno superati da quelli sui giocatori portati dagli allenatori! 
Ogni anno, non a caso, su questo blog sono pubblicati articoli sugli NASG (Not All Star Game).

Sono stati da poco ufficializzati gli starter della prossima partita delle Stelle ed anche quest'anno i tifosi hanno fatto scelte alquanto discutibili.

Ricordando che dallo scorso anno è stato tolto il ruolo di centro per dividere i giocatori solo in Guardie e Ali, ecco cosa è stato scelto per l'inizio dello show.
Partiamo dall'Est dove la buona stagione dei Raptors, Wizards e Bulls è riuscita a far salire le quotazioni di Lowry, Gasol e soprattutto Wall.

La scelta di premiare i giocatori simbolo della buona stagione di una squadra è strana per i tifosi, ma le scelte sono legittime e forse giustificano l'assenza di qualcuno della migliore franchigia ad Est: Atlanta, che forse paga la mancanza di un reale Leader che emerga dal gruppo tra Teague, Horford, Millsap e Korver.
Per gli Hawks si spera di non vedere tanti giocatori nei NASG, ma di poterli assaporare in campo alla domenica.

Al di fuori dalle logiche della buona stagione ecco che LBJ rimane indubbiamente una presenza da non disprezzare tra gli starter mentre appare totalmente fuori luogo Anthony, leader di una squadra allo sbando, ultima nella conference e che ha avuto troppi guai fisici per dare continuità alle sue prestazioni. 
Vanno bene i 24 punti a partita, ma allora perchè non convocare Bosh, che, perso lo specchietto per i tifosi, James, dovrà sperare in una convocazione per la panchina o addirittura Vucevic, leader di una squadra migliore di New York.
L'assenza di Ali/Centri ad Est è preoccupante, ma la presenza di Melo sembra l'ulteriore beffa che i Knicks fanno alla Lega quest'anno.

Ad Ovest il tema è opposto con Davis, Gasol e Griffin a guidare una serie interminabile di dominatori del pitturato e convocati in una stagione in cui flirtano col titolo di MVP, premio che appare saldamente nel mirino di Curry che guiderà la squadra della Western anche all'All Star Game.

Allora ad Ovest tutto in ordine...o no?
Così come Melo ad Est anche l'altra conference regala l'ennesima presa in giro per chi segue la NBA e riesce a capire realisticamente la parabola dei giocatori, così come Yao veniva convocato a furore di popolo...cinese, anche Kobe entra nel quintetto in una stagione in cui la squadra viaggia al 28% di vittorie, senza una guida ed in cui l'età inizia seriamente a farsi sentire.
Tutto questo sotto gli occhi di un Durant che, saltata la prima parte di stagione, sta cercando in tutte le maniere di recuperare il gap con le altre squadre ed entrare nei playoff. OKC che avrebbe anche Westbrook che a tratti domina più di KD.
A completare le guardie che meritavano più di Bryant il quintetto ecco Lillard che con Portland dovrà a breve affrontare il problema di una assenza prolungata di Aldridge per mantenere il seed #3 nel tabellone dei playoff.

Come detto le scelte dei tifosi sono spesso dettate dal cuore più che per i valori tecnici, ma l'All Star Game di quest'anno poteva essere quello della completa svolta generazionale e la presenza di Bryant rovina tutti i piani. 
Qualcuno potrebbe dire: ma se non lo avessero convocato non sarebbe mai stato scelto dai coach... vero, ma per prima cosa questo dovrebbe far capire che ormai la Lega ha preso altre vie, seconda cosa la sua forma fisica gli impedirà verosimilmente di esserci, allora perchè sprecare l'occasione?

Attendiamo ora le altre sorprese nelle scelte dei coach e prepariamoci allo spettacolo.

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