In silenzio dietro le corazzate del College Basket 2014


Nell'AP Pool sono rispettivamente al 6°, 7°, 13° e 17° posto, sono squadre poco pubblicizzate, ma non per questo prive di contenuti tecnici, andiamo a valutare Virginia, Villanova, Iowa State e Maryland.
Tutte e quattro queste squadre hanno un totale di 1 sconfitta, tre se si considerano i due scontri diretti di Maryland contro Virginia e Iowa State che, obbligatoriamente, hanno generato due sconfitte tra le squadre di questo articolo. 
Maryland è in testa alla BIG 10 al pari della più accreditata Wisconsin, Virginia è imbattuta così come Duke e Louisville in ACC, Villanova giuda la Big East e Iowa State segue l'imbattuta TCU in BIG 12, anche se al di fuori del cono dei riflettori sono squadre che sanno vincere.

MARYLAND

Iniziamo con quella forse più debole delle quattro e quella che si trova più in basso nel ranking, nonostante sia in testa ad una delle conference più difficili.
Maryland ha un gameplan ordinato, fatto di giochi semplici, ma ha una lacuna che potrebbe farla crollare tra poco tempo: i lunghi!
Layman è in crescita, ma non è un giocatore da pitturato, Dodd e Cekovsky non hanno punti nelle mani e quindi possono spesso essere battezzati, ma soprattutto sono problematici a livello difensivo dove vengono portati a spasso dai lunghi più mobili o se gli avversari giocano il pick and roll fanno il giusto aiuto, ma poi recuperano troppo lentamente sul proprio avversario.
Esplicativo l'alley-oop subito contro Virginia col passaggio da quasi centrocampo e giocatore che taglia la difesa "schierata" in backdoor.
Il più prossimo calendario non sembra essere proibitivo, si vedrà se coach Turgeon riuscirà a correggere questi difetti senza dover dare meno pericolosità a Layman avvicinandolo sistematicamente all'area.

IOWA STATE

Iowa State ha perso contro Maryland e vinto la sfida dello stato contro gli Hawkeyes (trattati dopo averli visti LIVE a New York).
La squadra ha una difesa molto forte ed equilibrata, che vive di matchup, ma soprattutto di cambi sui blocchi.
Per non perdere la marcatura coach Hoiberg ha adottato questa tecnica e sembra funzionare, specie perchè i lunghi riescono a seguire i piccoli portandoli verso il raddoppio per scambiare nuovamente le marcature.
Un'altra caratteristica importante della squadra è infatti quella di raddoppiare sempre la palla, ma, al contrario di Maryland, con i lunghi, riuscendo poi a recuperare immediatamente l'attaccante che rimane libero dopo aver fatto la rotazione.
Non è. però, tutto rose e fiori tra i Cyclones dato che la rotazione appare piuttosto corta, solo 5 giocatori hanno disputato tutte le partite e solo 8 sono entrati nel 75% delle gare, nonostante tutti gli effettivi abbiano punti nella mani, questo potrebbe portare qualche problema in caso di partita sottotono di qualcuno o problemi di falli.  
In attacco la squadra appare comunque bella da vedere grazie alla ruota iniziale che non fornisce punti di riferimento agli avversari dato che oltre alla stella Niang quasi tutte le bocche da fuoco possono rendersi pericolosi, come dimostra che siano cinque i giocatori in doppia cifra per punti.

VILLANOVA

Altra squadra bella da vedere, con una difesa che riesce a fermare in maniera efficace gli avversari è Villanova.
La difesa dei Wildcats, almeno fino a quando la partita non ha una strappo a loro favore, rimane molto lunga fin dalla rimessa dal fondo dove una guardia sale sul portatore di palla con l'altra ed un'ala pronti per il raddoppio.
Nel momento in cui la pressione è stata superata dall'avversario si torna con una 2-1-2 matchup che riesce a seguire gli attaccanti senza subire troppo i mismatch.
Come per Maryland, i problemi sono nei lunghi, dato che Ochefu, se portato tanto fuori area, si perde, ma la partenza a zona riesce a limitare queste occasioni lasciandolo invece nei pressi del ferro dove può dispensare stoppate ai malcapitati avversari che capitano da quelle parti.

VIRGINIA

Numero 6 del ranking  e viene da una stagione lontano dai riflettori che ha portato però ad uno slot #1 al torneo.
Virginia ci riprova grazie al suo gioco ordinato in attacco ed alla difesa che non si perde.
La ACC è una campo di prova da non sottovalutare, ma la squadra gioca con una semplicità che impressiona lo spettatore, ogni giocatore sa sempre come muoversi in attacco ed in difesa.
Non esiste un giocatore che debba necessariamente tirare la squadra dato che ci sono le bocche da fuoco, Anderson, Gill e Brogdon, c'è il play capace di gestire i ritmi, Perrantes e c'è il lungo con un buon tiro dalla media ed una buona abilità a rimbalzo, Tobey.
Da sottolineare come in questa stagione tutti questi cinque giocatori abbiano aumentato (Brogdon si è confermato sui 12.5 punti abbondanti) la statistica principale del loro gioco.

Augurando una buona stagione a tutte queste squadre vi invito a commentare sul mio account twitter o sulla pagina facebook del blog.

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