Il draft dei doppioni


Eccoci finalmente al mio commento sul draft NBA, come sempre non farò una rassegna di tutte le scelte, ma esprimerò semplicemente le mie idee su alcuni nuovi giocatori della Lega.

Dopo i primi due che personalmente ho sempre pensato si giocassero il primo posto, idea rafforzata dopo il problema fisico accaduto ad Embiid, si sono viste tante buone scelte in quanto a talento, ma anche tante scelte discutibili in quanto i giocatori andrebbero a ricoprire un ruolo già occupato a roster invece di risolvere un need della franchigia.
Ho messo il verbo al condizionale dato che non si possono escludere trade già allestite pronte a invertire il cappellino in testa ai prospetti.

Detto che io preferisco Parker a Wiggins pur avendo il solito sospetto che se si esce da Duke si diventa bravi, ma non star per la NBA, alla 3 ecco arrivare il primo conflitto.
Embiid viene scelto da Phila che sta attendendo il ritorno di Noel.
La scelta sarebbe sensata dato il tanto potenziale del giocatore, ma forse potevano essere altre le necessità reali di una squadra che ha segnato record negativi per tutta la stagione!

Phila sembrava averci preso gusto ed alla 10 ha scelto un giocatore che ricopre il ruolo di MCW, ma Payton è già stato spedito ad Orlando.

Alla 5 ed alla 6 ecco arrivare in NBA Exum, che si troverà a capire come giocare con o al posto di Burke, scelto solo un anno fa, e Smart che ha fatto capire a Rondo che forse non è più indispensabile (specie visto che dopo è stato scelto anche Young! n.d.r.).

Alla 11 è Denver a far prima affiorare un dubbio per Gallinari e poi cedere McDermott a Chicago.

Arriva quindi il turno di Minnesota che avrebbe bisogno di un tiratore e prende un giocatore più play che shooting guard e quindi ci si chiede: è vero che il talento necessitava la presa, ma magari si cercasse uno scambio... (il tiratore arriverà poi al secondo giro col figlio di Big Dog Glenn Robinson n.d.r.)

Pochi minuti ed anche Ennis viene scelto in una squadra cui non serve e così quello che fu il trascinatore di Syracuse dovrà aspettare di sapere come agiranno i Suns in questa offseason (corsa ai big FA compresa) per sapere il suo destino dato che attualmente sarebbe dietro almeno a Dragic.

Detto di questi troppi doppioni e tralasciando che Denver ha draftato due centri europei lasciandomi alquanto spiazzato, ecco invece che fine hanno fatto i giocatori che preferivo di questa classe.

RANDLE: l'ottimo Torneo pensavo lo facesse salire nel board ed alla fine saranno i Lakers a dovergli trovare un posto, Kobe permettendo! 
STAUSKAS: finito nel gulag di Sacramento dovrà cercare di continuare la sua crescita per non diventare l'ennesimo Fredette o McLemore.
PAYNE: ecco un giocatore che potrebbe aver trovato il suo spazio. Atlanta ha fatto bene e con lui avrà una nuova arma.
YOUNG: scelto dai Celtics potrebbe sfruttare la sua anima anche da guardia, ma è un nuovo caso di segnale a Rondo.
HARRIS: come Payne è un prodotto di coach Izzo e come lui mi è piaciuto molto al college (nonostante io sia tifoso dei Wolverines n.d.r.), per lui dopo la scelta di Chicago si aprirà la carriera a Denver e lì troverà la possibilità di fare bene.
MCGARY: saltando Ennis, di cui ho scritto sopra, si arriva al lungo di Michigan. Mitch è stato scelto da OKC che spera di sfruttarlo nei tanti duelli persi nel pitturato. Collison, Adams ed Ibaka avranno un nuovo collega con cui lottare per i minuti, in attesa che la squadra abbia anche un allenatore decente.
EARLY: scelto da New York potrebbe trovare discreto minutaggio, per ora però non è pronto per essere una star!

Il giocatore che, però, aspettavo di più è quello che, pur avendo avuto una standing ovation, non arriverà mai in NBA.
Chi mi segue su twitter sa quanto abbia sempre detto la mia passione per Isaiah Austin di Baylor e quest'anno, quando si è dichiarato eleggibile, ha anche dovuto fermarsi per sempre col basket ad alti livelli per via della sindrome di Marfan.
Per lui, come detto, la NBA ha preparato una presentazione in grande stile, ma sappiamo che lui avrebbe preferito salire sul palco con un numero di pick accanto al proprio nome ed un cappellino di una squadra in testa!

Infine passiamo alla nota dolente della passione per gli International che a volte raggiunge vette che potrebbero trasformarsi in incubi.
Parlo principalmente di 4 episodi:
EXUM: scelto da Utah alla 5 era ormai sulla bocca di tutti, ma il ragazzo si è tenuto lontano dal circo mediatico per molto e questo fa venire qualche dubbio, se poi si pensa che i Jazz si sono visti quasi costretti, visto il suo valore nelle classe, a prenderlo pur sapendo che avranno qualche problema nel collocarlo in campo la caduta da buona scelta a disastro è dietro l'angolo.
CABOCLO: ok, è il Durant brasiliano, ma prenderlo alla 20 pagherà? Le immagini proposte in sede di draft erano peggio che su youtube ed il mistero che circonda il giocatore lo metterà al centro di critiche appena farà qualche sbaglio.
NURKIC e JOKIC: due centri europei per Denver, doppioni, con un biglietto per tornare indietro o steal?
GENTILE: sballottato dai TWolves a Houston, ma con una gran voglia di rimanere in Europa, il quinto italiano potrebbe non arrivare mai in NBA, ai posteri l'ardua sentenza.

Con queste piccole valutazione si conclude la stagione 2013/14 della NBA, a presto per l'inizio della nuova che porterà alcune risposte ai tanti quesiti aperti e la soluzione alla domanda su dove andranno i tanti FA di valore che stanno girando per l'America per parlare con le varie squadre, sapendo che LBJ alla fine andrà a Dijon!



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