London calling: la figuraccia dei Jaguars


Seconda partita stagionale a Londra per la NFL e tutto sembra far pensare ad un passo falso da parte della NFL.
Rimando però le considerazioni sulle International Series al prossimo articolo in cui riassumerò, grazie anche allo scambio di opinioni con due esperti del mondo dello sport americano e non solo, vediamo ora cosa è successo sul campo del Wembley Stadium.

La partita non si presentava come il massimo dello spettacolo, non era pronosticata e non è stata come la concomitante Dallas-Detroit!

I Jaguars arrivavano come la peggior squadra della Lega e, pur essendo squadra di casa, perdevano nettamente pure la battaglia del tifo.
Le star più attese non erano i giocatori di Jacksonville, ma Kaepernick, Davis e Willis.

La partita ha vissuto su questa grande distanza tra il valore nelle squadre, con i 49ers che hanno utilizzato il punter solo una volta ed la squadra della Florida che è riuscita a mettere punti sul tabellone solo sul 28-0.

Kaepernick ha fatto ciò che ha voluto ed ha mostrato a noi europei il suo livello di gioco fatto di lanci e iniziative personali, ha segnato 2 TD ed ha sezionato la difesa avversaria.

Sui Jaguars si possono dire, nonostante tutto, cose buone sui singoli:
- Blackmon, Jones-Drew e Cyprien che ormai predicano nel deserto (anche se il WR qualche volta ha messo del suo in qualche incompleto)
- Shorts che è stato cercato molto ed ha sempre risposto presente.
- Scobee che rimane l'unico realmente affidabile della squadra e l'unico che cattura gli applausi dello stadio quando sul maxischermo si esibisce in un forzato accento inglese.

Buono anche lo spettacolo della mascotte che ha fatto il suo lavoro esordendo a Wembley calandosi dal secondo anello ed infiammando la folla (come detto molto pro 49ers) e facendo qualche siparietto divertente.
Da sottolineare quello in cui ha imitato una fittizia invasione di campo con tanto di addetti che cercano di fermarlo che ne ha anticipato una reale!

Ma soprattutto sono da sottolineare i determinanti aspetti negativi:
- Henne che sembra lontano da quando al college sparava cannonate in endzone
- La difesa che non è riuscita praticamente mai a fermare l'attacco avversario, lasciando praterie lasciate ogni volta che San Francisco arrivava in redzone.

Il prossimo anno i Jaguars torneranno e saranno nuovamente home team contro una squadra molto amata in Europa (Dallas), si spera che pur perdendo ancora sul piano del tifo non vengano distrutti nuovamente su quello del gioco.

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