This is MARCH MADNESS - 10 FINAL


Vince la favorita, vince la più forte, vince quella arrivata sulla maggiore spinta emotiva, vince Siva, vince Smith, vince Hancock, vince Dieng, vince Pitino... vince LOUISVILLE.

La Finale 2013 è stata sicuramente una bella partita, iniziata con un Burke in vena ed una Louisville un po' contratta e finita con un Burke a predicare nel deserto ed un Siva a furoreggiare lungo il campo.

Si parte come detto con Michigan sicuramente più in partita dell'avversaria e non timorosa della difesa dei Cards (come dargli torto, in fondo sono passati indenni dalle difese di VCU e Syracuse), quando il 3 in giallo inizia ad avere problemi di falli entra in campo Spike Albrecht, che piazza un 4-4 da 3 che sfiancherebbe la maggior parte delle squadre NCAA.
Michigan, però, non riesce a scrollarsi di dosso i ragazzi di Pitino, che fanno un controbreak con Hancock, nuovo 4-4 da 3 ed all'intervallo le squadre sono 38-37 per i Wolverines.

Il secondo tempo vive sullo stesso equilibrio, non fosse che iniziano a salire di intensità i lunghi di Louisville e Siva mentre McGary non sembra entrare mai in partita.
Behanan e Dieng sfornano continui secondi possessi alla loro squadra (per Dieng una partita da 8p+8r+6a+3s) mentre Michigan ormai è in mano a Burke, che tira e segna da 8 metri come niente, e Hardaway, che rimane l'unico capace di prendersi responsiabilità offensive.

Michigan perde Albrecht, ormai in una spirale di palle perse e cattive decisioni e continua ad aspettare McGary mentre Siva (18p+6r+5a+4rec) apre il parziale per Louisville che risulterà irrecuperabile per i Wolverines.
Alla fine vince Louisville, vince da favorita, vince per Ware (rigorosamente a bordo campo) e regala al futuro Hall of famer Pitino il record di essere il primo allenatore con due titoli NCAA con due college diversi (in questo caso pure vicini e rivali storici!).

La NCAA va in vacanza con Louisville campione e Baylor vincente del NIT (occhio a Isaiah Austin), con tanti protagonisti che proveranno a salire al piano di sopra (R.Smith si è dichiarato poche ore fa mentre spero non lo faccia Burke) e tanti giocatori che rimarranno per migliorare e provare a succedere ai Cardinals.

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