This is MARCH MADNESS - 1


Mentre i miei bracket si sgretolano come castelli di carte a causa dei primi upset del Torneo, ecco i primi sintomi della "Follia di Marzo"!

SEED 1
Essere un seed 1 porta con sè alcune certezze e molte trappole, lo si è visto in maniera chiara durante le partite di Gonzaga e Louisville.

I Cardinals hanno letteralmente passeggiato su North Carolina A&T, palesando tutta la loro forza e dimostrando di essere degni, non solo del miglior seed della Nazione, ma anche di essere i favoriti per la vittoria finale.

Gli Zags dal canto loro si sono presentati come numero 1 dell'ultimo ranking e dopo la vittoria della propria conference, ma con tanta, troppa pressione sulle spalle. 
Cavalcando le tante aspettative sui ragazzi di Gonzaga e giocando al massimo delle proprie potenzialità Southern University ha rischiato di far cadere l'imbattibilità delle numero 1 al secondo turno che dura dall'85.
Purtroppo per loro, però, alla distanza i tanti, forse troppi, tiri da 3 senza ritmo hanno iniziato ad uscire e la maggiore organizzazione degli Zags ha mantenuto i pronostici.

VITTORIA AGEVOLE
Nella March Madness anche una vittoria agevole può non essere scontata, così Michigan State, pronosticata come l'antagonista di Louisville nel Midwest, parte col freno tirato, nel primo minuto sembra già avere problemi col canestro, ma poi si rilassa e domina facilmente Valparaiso.

SENZA IL LEADER IN ATTACCO
Anche Michigan approda al terzo turno, ma fatica più del previsto per battere South Dakota State, che mette in campo solo sei giocatori.
Burke litiga col ferro 2-12 per lui, ma riesce comunque a organizzare al meglio la propria squadra che, come scritto nel precedente articolo, ha molte armi nel suo arsenale.
I due figli d'arte segnano 42 punti su 71 equamente divisi e nel secondo tempo i Wolverines prendono il largo.
Per Burke da segnalare anche una rovinosa caduta sulla schiena che non gli ha impedito di finire la partita, ma che potrebbe limitarlo nel caso non sia stata senza conseguenze.


VERO STILE MARCH MADNESS
Chi ha faticato molto più del dovuto è stata Marquette.
Seed 3 e favorita contro Davidson è stata messa sotto dai suoi avversari per tutta la partita ed a 1.36 dalla fine erano ancora 7 i punti di distacco.
Sinceramente posso dire che si meritava di perdere visto che i suoi giocatori impiegavano almeno 10 secondi per fare il fallo sistematico e 15 per provare il tiro, ma alla fine hanno avuto ragione loro.
Andiamo con ordine:

1.36 dalla fine e 53-46 per Davidson, Cadougan sbaglia il tiro da 3 (sarà l'ultimo errore da 3 della sua squadra).
Rimbalzo di Vander Blue che viene spedito il lunetta: 53-48 e palla a Davidson.
23 secondi prima di fare un fallo che porti in lunetta la squadra in vantaggio: 54-48 palla a Marquette.
Tripla di Wilson: 54-51 a 1 minuto, ma palla a Davidson.
15 secondi per poi lasciare segnare Brooks e altri 16 per Vender Blue per tirare la tripla: 56-54 a 29 secondi e palla a Davidson.
Marquette ci mette altri 9 secondi per fermare Cochranche segna dal tiro libero: 58-54 a 20 secondi.
Wilson tira l'ennesima tripla con mano in faccia, dopo ben 9 secondi, e sono a -1: 58-57 a 11 secondi dalla fine e palla a Davidson.
La partita sembra finita, ma la difesa sulla rimessa porta i Wildcats a sbagliare e il passaggio lungo finisce fuori, 6 secondi e palla a Marquette.
Qua Blue fa il capolavoro, attaccando la difesa avversaria e trovando il lato debole per il layup a 1 secondo dalla fine 58-59 e terzo turno per Marquette.

Da questo finale si possono sottolineare diversi aspetti: 
1) Come detto il tanto tempo lasciato scorrere da Marquette che poteva essere determinante.
2) Le 3 triple messe a segno da Wilson e Blue che sono stati tiri con mano in faccia ad alto coefficiente di rischio.
3) La difesa di Davidson che cala proprio sul più bello.
4) Blue che sale di ritmo in attacco e difesa.
5) Marquette che sulla rimessa a 11 secondi, un po' per fiducia, un po' perchè era in panico, non riesce a fare fallo e solo una buona chiusura ed i Wildcats impauriti per quello che stava succedendo, ridanno il possesso a Blue.

GLI UPSET 
Upset, ma nemmeno tanto, si erano visti già nel pomeriggio con l'uscita di Pitt per mano di Wichita St, ma una 9 che batte una 8 è l'upset meno imprevisto del tabellone, e Oregon che da un seed 12 supera Oklahoma St.
Non per vantarmi, ma attenti ad Oregon, a cui io diedi un possibile seed migliore già nel mio precedente articolo!
In Italia, infine, mette male seguire tutte le partite della notte, ma è la March Madness e così mentre dormivamo Harvard e California hanno fatto il loro upset!
Harvard addirittura contro una New Mexico grande speranza di tanti esperti.

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