Gonzaga, n°1 in attesa della Selection Sunday


Settimana di tornei di conference in NCAA, ma la n°1 è già tranquilla a casa dopo aver vinto ad ieri notte il WCC Championship.

Proprio per Gonzaga si possono utilizzare alcuni paragoni ed alcune problematiche tipiche del football.

Parliamo prima della problematiche.
Così come le squadre che hanno il bye al primo turno dei playoff NFL, è sano per i Bulldogs aspettare così tanto tempo prima del primo turno del torneo?

Le altre squadre infatti, provenienti da conference più importanti e "popolose", giocheranno fino a sabato o domenica.

Gonzaga ha avuto un calendario fatto da partite di conference agevoli ed extra conference più dure, quindi da un lato è abituata ad avere tempo per preparare partite importanti, dall'altra ha anche un entusiasmo che porta la squadra ad essere trepidante nell'attesa.

Sicuramente il seed 1, che porterà ad un primo turno agevole (112-0 dall'85), farà rientrare gli Zags nel clima del torneo gradualmente potendo smaltire l'eventuale ruggine.

Ma il paragone col football è plausibile anche con lo stile di gioco di Gonzaga.
La parte del campo in cui si trovano meglio è sicuramente quella difensiva e per loro il detto: l'attacco vende i biglietti, ma la difesa fa vincere le partite, sembra calzare a pennello.

Detto quindi dell'ottima difesa dall'altra parte si trovano con due finalizzatori di tutto rispetto.

Elias Harris che nonostante i "soli" 6-8 è una macchina da rimbalzo che produce anche 15 punti a partita, frutto, anche, della buona mobilità offensiva in area pitturata che lo manda spesso in lunetta dove è sopra il 70%.

Kelly Olynyk potrebbe sembrare il classico giocatore da college, col look da cantante rock che agisce da perno emotivo della squadra.
In realtà Olynyk è anche un ottimo giocatore di 7-0 capace di prendere rimbalzi (7.0), intimidire (1.2 stoppate) e segnare oltre 17 punti.
Il suo gioco, inoltre è una sorta di spola tra l'area e l'arco, sia in attacco dove gioca ottimi pick & roll o si piazza sulle tacche, dove ha un'ottimo giro sul perno, sia in difesa dove aiuta molto per poi ripiegare (ma questo è anche grazie alla difesa di squadra) verso l'area per non lasciarla sguarnita.

Forse agli Zags manca un importante tiratore dalla lunga, pur avendo Pangos e Bell intorno al 40% in quasi 5 tiri a gare, ma attualmente sembrano una squadra solita, speriamo che non vengano contagiati dalla March Madness prima di poter far vedere il loro valore contro le migliori squadre della Lega.

Per loro vedo sicure le sweet 16, possibili le elite 8, ma non molto le Final Four... sarò contento, però, di aver sbagliato le previsioni.

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