Difesa organizzata, attacco pericoloso e Trey Burke


Dopo aver finalmente trovato la continuità nel seguire il basket NCAA e dopo aver palesato i dubbi su Kelly e Plumlee dopo Miami at Duke, vediamo ora una squadra che mi è piaciuta: Michigan.

Prima di tutto passiamo all'aspetto che maggiormente mi è piaciuto della squadra che ha vinto il "derby" dello stato: la difesa.

Pur essendo al college ed in una squadre relativamente giovane, mi ha colpito il grande lavoro sulla difesa fatto da coach Beilein.
La uomo schierata è un continuo aiuto e recupero o raddoppio con rotazione, questa grande preparazione difensiva li porta ad essere molto incisivi e, contro Michigan State, a prendere diversi falli in attacco a favore.

Il finale di partita contro gli Spartans, dopo che l'attacco ha avuto qualche problema, è stato proprio caratterizzato da due ottime prestazioni difensive, in particolare di Burke: 

24.0 MICHSTLost ball turnover on Keith Appling, Stolen by Trey Burke
17.056-58MICHTrey Burke made Slam Dunk
e

1.0 MICHSTLost ball turnover on Gary Harris, Stolen by Trey Burke
0.0End of period.

I problemi per i Wolverines, però, nascono una volta che gli avversari hanno concluso l'azione con un tiro, spesso infatti si sono fatti trovare impreparati concedendo 17 rimbalzi in attacco, con Payne (ottima la sua prestazione) a prendere 6 di questi.

Detto, comunque, che generalmente è rara questa predisposizione alla disciplina nella fase difensiva a livello di college, l'attacco di Michagan è altrettanto pericoloso. 

L'attacco ha un solo padrone: Trey Burke.

Con questo non voglio dire che sia l'unica bocca da fuoco, ma che, così come in difesa i meccanismi sono oliatissimi, in attacco si sa che la palla deve inizialmente andare a lui.
Sia che l'azione parta da canestro subito o da recuperata con la difesa avversaria già schierata, sia che si parta da rimbalzo difensivo, quando il numero 3 riesce a raggiungere in un baleno il canestro avversario segnando.

Burke è dotato di un ball handling di altissimo livello e di una visione del campo che lo rende un ottimo passatore (7 assist a partita).
Mi sbilancio nel dire che in NBA potrebbe rivelarsi l'ennesimo play giovane alla guida di una franchigia.

Con lui sono in doppia cifra anche Hardaway Jr, Stauskas (visto poco contro MSU) e Robinson III, questi ultimi 2 sono freshman, a dimostrazione della giovane età della squadra.

A rimbalzo Hardaway e Robinson trovano l'aiuto di McGary e Morgan, che sono anche in piena sintonia con Burke nel farsi trovare nel pitturato.

Come per la difesa, anche l'attacco ha il suo tallone d'achille, o meglio lo ha lasciato scoperto nelle ultime uscite contro Penn State (uno dei punti più bassi della loro stagione) e Michigan state: il tiro dal 3.
In squadra non sono presenti grandi tiratori, tutti intorno al 35%, ma per aprire gli spazi serve che nei momenti di crisi qualcuno sappia trovare il tiro con continuità.
Non a caso la sconfitta contro PSU ha visto un 25% da 3 e nel derby uno 0-12 che ha reso le cose più complicate di come la partita sembrava poter andare per i Wolverines.

Il gioco di Michigan risulta essere molto piacevole, raramente si lascia prendere dalla ruota sugli esterni prima di partire l'azione, poichè è chiara la gerarchia in campo, con Burke che gestisce la palla prima di tutti, pur non mancando ottimi penetratori.
In difesa si lavora duro per dare una base solida anche quando l'attacco può faticare di più!

Domenica se la vedrà contro la prima della Big 10 Indiana, importante banco di prova per le speranze della squadra che fu dei Fab Five.

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