WILD WILD WILDCATS 2012


2 Aprile 2012 i sei ragazzi nella foto concludono la loro carriera universitaria con la vittoria del Titolo contro Kansas.
Già durante il match la squadra viene considerata come una delle più forti mai assemblate in una squadra NCAA, già durante il match Anthony Davis sa che sarà la prima scelta assoluta del prossimo draft, già durante il match Michael Kidd-Gilchrist sa che molte squadre lo corteggeranno per farlo andare in NBA il prima possibile, ma sarà solo il 17 aprile si saprà che oltre a Miller, sesto uomo e unico senior della squadra, anche l'intero quintetto si dichiara eleggibile per il seguente draft.


Da allora i mock si scatenano e, se Davis è certo della 1 e Kidd-Gilchrist di una delle prime 5, tutti prevedono che per i sei "fenomeni" il futuro NBA sarà roseo.

28 giugno 2012, è tempo di scelte e, nonostante la peggior stagione della storia, Charlotte non ha la prima scelta e Davis prende casa a New Orleans mentre sarà il suo amico Michael ad andare in North Carolina.
Tutti e sei gli ex-Wildcats sono scelti, ma solo 4 nel primo giro (nel 2010 proprio da Kentucky furono 5: Wall, Cousins, Patterson, Bledsoe e Orton), vediamo ora se questi ragazzi sono o meno pronti per la Lega.


Anthony Davis: Prima scelta più che giusta, ottimo prospetto, qualche infortunio ed una squadra da rifondare hanno limitato la sua esplosione. Sotto i 30 minuti, non è un fattore in attacco, ma quello che preoccupa è che non riesce ad andare con costanza oltre i 10 rimbalzi oltre a non riuscire ad imporre la sua legge sotto le plance dove smazza quasi 2 stoppate a partita, marchio di fabbrica.

Michael Kidd-Gilchrist: sempre in quintetto, non arriva a 27 minuti a gara nè alla doppia doppia, è sesto in squadra per punti e settimo tra i rookies, prende 5 rimbalzi a partita, ma per ora non sembra essere quello che ci si aspettava.

Terrence Jones: primo vero fantasma tra i sei, se in NCAA spesso ricopriva il ruolo di uomo di fiducia di Calipari, è anche vero che le sue prestazioni non erano regolari, così... eccolo in NBA: 11 partite e poi dritto in D-League per crescere! Questa può essere vista come nuova possibilità, ma appare anche una bocciatura, per un ragazzo forse un po' piccolo per il suo ruolo di ala grande, poteva avere un impatto quale Sullinger (scelto 3 posti dopo), ma non ha saputo tenere fede alle promesse.
Sarà all'All Star Game della D-League segno che lui crede ancora in sè stesso.

Marquis Teague: gioca nei Bulls, quindi lo spazio poteva essere già sulla carta limitato, ma non vede quasi mai il campo pur sapendo sfruttare al meglio le sue possibilità, come con Denver 22 minuti e 10 punti 4 rimbalzi e 3 assist. Riesce a stare in NBA e potrebbe fare un po' di esperienza per il futuro... certo che senza Rose avrebbe potuto ritagliarsi un bel ruolo.

Doron Lamb: primo Wildcats non scelto al primo giro. Doveva essere una riserva in NBA e così è, ma sta pian piano perdendo minuti e non segna da diverse partite. Le sue medie sono basse e per lui potrebbe essere difficile avere una lunga carriera anche solo come uomo per fare numero.

Darius Miller: unico che era certo di entrare nel draft 2012 e forse ha anche approfittato dei suoi più "nobili" compagni per riuscire ad essere scelto. Le sue medie sono basse come per Lamb, ma in una New Orleans disperata ha anche trovato una partenza in quintetto, purtroppo anche pur avendo anche oltre 20 punti difficilmente porta a casa punti. La sua caratteristica principale era lo spirito di competizione e nel bene o nel male lui riempie sempre le sue caselle statistiche.

Se una squadra potesse descrivere la differenza tra NCAA e NBA, sarebbero i Wildcats 2012, da sottolineare, però, che gli scout sempre più spesso riescono anche a vedere tra le righe e quindi un Lillard non è sceso oltre alla 6 e nonostante arrivi da Weber... i Wildcats meno sponsorizzati! 

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