Vittime del nuovo CBA


Doveva essere la trade deadline di Josh Smith, era stato accostato quasi ad ogni squadra NBA e sembrava che Atlanta avesse solo il dubbio della scelta, invece nulla è stato fatto, non solo per il giocatore degli Hawks.

Altri temi erano caldi: 

- Un centro nuovo per OKC da scambiare con Perkins
- Un play nuovo per Utah che ha abbondanza di lunghi, con Milsapp e Jefferson con le valigie
- Un play, ma comunque giocatori per riempire il roster di Boston flagellata dagli infortuni, ma al contrario di Minnesota ancora in corsa playoff
- Un giocatore per far fare il salto ai Knicks, anche a costo di cedere Imam Shumpert, l'unico giovane
- Un giocatore per far arrivare ai playoff i lakers, anche a costo di scambiare Gasol o DH

Questo solo per dirne qualcuna che non fosse così ilare come i rumors su Klay Thompson via dai Warriors o  così immaginifica come KG ai Clippers, ma nulla è stato fatto, riducendo ad una Novella 2000 sulla NBA tutti i siti che si erano prearati a seguire le ultime ore prima della chiusura delle trade.

L'unico giocatore che realmente si è spostato è stato JJ Redick, che ha lasciato i derelitti Magic, per i Bucks ancora a caccia di un seed per la post season.
Redick è nella sua stagione offensivamente migliore, con oltre 15 punti, nati dal 45% al tiro con il 39% da 3 (l'anno scorso fu il 41%) entrando dalla panchina, ma con 31 minuti in campo, va a finire a Milwaukee dove continuerà ad essere il sesto uomo, ma come si combinerà con Ellis e Jennings?
Redick se vorrà avere minuti dovrà spostarsi anche in ala, a prendere spazio a Ilyasova perchè altrimenti andrebbe sotto i 15 a partita! E con Redick in ala, come giocheranno i Bucks? 
I dubbi sono tanti e forse la trade più importante di giovedì potrebbe non essere stata la migliore tecnicamente parlando, ma...

Ma uno dei motivi per cui gli scambi sono stati pochi e non importanti è il motivo per cui abbiamo visto meno NBA lo scorso anno!

Il nuovo contratto collettivo, prevede regole salariali assai complicate e questo porta a scambi che hanno maggiore rilevanza in uno studio di commercialisti che su un campo da basket.
Non vorrei che questa fosse la prima di molte trade deadline molli, che non rafforzano le squadre alla caccia dei playoff, così come non aiutano le più deboli a rifondare.
Ora vedremo se qualcuno dei giocatori con una nuova casacca riuscirà ad essere realmente incisivo nelle ultime 25 partite.

n.d.r. Forse il vero colpo potrebbe essere non uno scambio, ma il decadale fatto firmare dai Knicks a Kenyon Martin... sempre che sia in forma!

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