Il buon primo giro dei team con più di una scelta


Come ogni anno il draft NFL ha riservato sorprese e conferme, giocatori presi prima del previsto ed altri crollati fino al secondo giorno, trade down e trade up conseguenti che mai come quest'anno sembravano essere inutili.
Tra le squadre che hanno fatto trade per risalire al primo giro ci sono state St Louis e Minnesota.
In genere tra le scelte multiple al primo giorno si cela almeno un bust, ma quest'anno le due squadre sembrano aver scelto molto bene... con l'aiuto di scelte opinabili delle franchigie con pick migliori ai loro.

Partiamo da un dato non sempre attendibile: il rating di NFL.com. I valori dati non sempre sono proporzionali alla futura carriera NFL, ma danno un'idea del valore dei giocatori all'interno della draft class.
Considerando il 90 come spartiacque tra fenomeno e buon giocatore, abbiamo 15 giocatori con un rating superiore. La media dei due giocatori scelti dai Rams con le scelte 8 e 30 è di 87.7 mentre per Minnie con 23, 25 e 29 è addirittura 90.3 con ben 2 giocatori scelti oltre la 20 che appartengono alla elite 15!

RAMS

I Rams volevano un WR, ma non uno qualunque, volevano il miglior ricevitore slot della classe: T. Austin.
I dubbi su una possibile solida carriera NFL sono molti: prima di tutti la stazza, 5'8'' per 174 lbs, ed il coraggio non proprio leonino, ma i Rams lo avevano puntato e non volevano che squadre con la stessa necessità lo potessero togliere dal tabellone prima di loro.

Con le prime scelte tutte incentrate sulle linee i Rams si accordano coi Bills (che cercavano un QB ed erano sicuri di ritrovarlo anche alla 16 di St Louis... non Smith che ha finito la giornata in piena depressione, ma EJ Manuel) e riescono a superare i Jets cui era stato accostato Austin, ma, rileggendo il board, forse esagerando, dato che il secondo WR è stato scelto solo alla 27.
Non si sa se la presenza di Tavon fino alla 16 avrebbe cambiato le scelte precedenti, ma rimane una buona addizione per i Rams che trovano quello che per ora sarà il WR3 (difficile già il 2 pur non avendo davanti superstars ed impossibile l'1 viste le sue caratteristiche) con buone possibilità sui ritorni.

Una volta messo a posto il need del ricevitori ritroviamo i Rams alla 30, la classe di RB si rivela inconsistente, quindi come rifiutare un giocatore come A.Ogletree?
Il giocatore da Georgia sicuramente è molto forte e pronto per la sua carriera NFL, rimane, però, il problema fuori dal campo. Alec ha dovuto ripetutamente confrontarsi con le forze dell'ordine e sembra essere lontano dalla disciplina che potrebbe renderlo un punto fermo di una franchigia professionistica, se i Rams sapranno gestirlo sarà stata un'ottima pick.

In conclusione la dirigenza dei Rams ha interpretato al meglio l'andamento del draft e le caratteristiche della classe, assenti RB degni di nota ha dato tutto per il WR che voleva e per un giocatore che sul campo vale un upgrade della squadra, vediamo se sarà ugualmente brava a farli ambientare alla NFL e tenere a freno gli istinti di Ogletree per i problemi fuori dal campo.

VIKINGS
Veniamo a quella che per me è stata la vera vincitrice del primo giorno: Minnesota.
Arrivata con 3 need principali: WR, LB e CB era stata accreditata di un WR tipo Hunter (andato ai Titans) che poteva essere il quarto ricevitore scelto, e di Te'o, come terzo LB, invece ha scelto giocatori di valore superiore a questi colmando poi con la quarta scelta i suoi need.

Quando i Vikings si trovano "on the clock" non credono ai loro occhi, S.Floyd è ancora disponibile, quello che io consideravo uno dei migliori due DT della classe e per molti in ascesa fino alla 2 era passato indenne a Jets e Panthers, anche se il suo ruolo non era un need immediato non si poteva rifiutare il regalo ed ora la linea dice: Williams, Floyd, Allen e Robison... niente male e se i due tackles attirano il raddoppio chi ferma Allen?

Due scelte dopo, persi Milliner e Trufant, e con i Raiders che preferiscono Hayden, i Vikings si trovano un altro regalo in Rhodes, buon CB da FSU che ha la sua unica incognita nella velocità che ha palesato alla combine, ma in una 25 può essere una addizione importante per una squadra che aveva solo Cook.

Infine, quando tutti pensavano di vedere la squadra di Peterson solo al secondo giorno, ecco che scatta la classica trappola Belichick: New England lascia il primo giro per prendere scelte. Minnesota accetta il rischio e torna a prendersi quello che gli mancava.
Alla 29 sceglie Patterson, per gli esperti il miglior WR1 della classe, uno che con Jennings toglie ogni alibi a Ponder e lo porta alla sua stagione chiave della carriera e che può anche diventare il riferimento sui lanci nel caso l'ex Green Bay non riesca a ritornare quello del 2008. Detto questo ci si chiede come mai i Texans non lo abbiano preso, per la sua incompatibilità con Johnson (e quindi forse con Jennings) o per altri problemi?

In pratica Minnesota ha scelto per necessità, ma anche per qualità sfruttando i regali altrui, in questi casi i dubbi sono solo quelli che si portano dietro queste domande: come mai questi giocatori sono scesi oltre la 20 nonostante il loro ruolo fosse un need anche per le squadre che sceglievano prima? Cosa hanno scoperto le altre franchigie che li rendeva meno appetibili?

Ad aprile molti sembrano fenomeni e poi non si confermano, per me comunque Minnesota e St Louis hanno fatto un ottimo primo giro al draft 2013.

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