Dopo il pezzo sulla gara, ecco il commento sui singoli protagonisti della partita, con un MVP riconosciuto anche dal premio ufficiale ed un ragazzo che mi ha particolarmente colpito, ma cominciamo con le valutazioni.
ALLAN GRIFFIN: Cosa dire sull'MVP della gara? Ha tirato col 100% da 3 (5/5 n.d.r.) oltre alla quasi perfezione da 2 e segnato un trentello con una tranquillità veramente inusuale. Lo scorso anno faceva quasi 3 punti in 8 minuti, potrebbe essere stata la sua partita perfetta o l'inizio della sua risalita nelle gerarchie della squadra.
TRENT FRAZIER: Insieme ad Dosunmu era tra i più attesi ed il ragazzo della Florida ha fatto una partita in ufficio che lo ha portato ad avere numeri e statistiche interessanti senza essere stato costantemente sotto i riflettori. Come il suo compagno di reparto ha spesso mancato qualche tempo nel passaggio specie sul pick and roll quando il bloccante si è aperto bene sotto canestro, ma rimane uno dei cardini della squadra.
ZACH GRIFFITH: Difficile capire che giocatore sia Griffith dato che fisicamente sembra un'ala, ma ha agito spesso da uomo d'area, spalle a canestro o in lunetta a fare blocchi. Indubbiamente ha messo molta aggressività nei suoi movimenti. Dopo una stagione ai margini potrebbe far rifiatare qualche titolare, ma quello che più è piaciuta è la mentalità, sopra alla prestazione statistica.
AYO DOSUNMU: Leader designato della squadra ha guidato Illinois a ritmi vertiginosi senza mai sembrare andare fuori giri. E' apparso pagare a livello mentale qualche colpo di troppo che lo hanno relegato in panchina, ma questa non era la partita per cui era indispensabile nè quella comunque in cui arrabbiarsi. Tecnicamente valido ha avuto gli stessi problemi di Frazier nella visione di qualche passaggio per un tiro a basso tasso di difficoltà di un compagno.
GIORGI BEZHANISHVILI: Indubbiamente Giorgi è il leader dello spogliatoio.
E' il giocatore che fino ad ora ha interpretato nella maniera più leggera il Tour, ma allo stesso tempo in campo non si è sottratto al lavoro della squadra ed è stato il giusto terminale di attacco per il gioco nel pitturato e per i blocchi iniziali. Un centro così non lo si deve sottovalutare specialmente in BIG10.
Il suo gioco sulle tacche parte con un'azione di potenza che gli permette di attaccare il ferro. Nella partita in oggetto, però, ha forse mancato di aggressività una volta battuto l'avversario ed è spesso andato su un po' troppo leggero sbagliando qualche canestro già fatto.
E' il giocatore che fino ad ora ha interpretato nella maniera più leggera il Tour, ma allo stesso tempo in campo non si è sottratto al lavoro della squadra ed è stato il giusto terminale di attacco per il gioco nel pitturato e per i blocchi iniziali. Un centro così non lo si deve sottovalutare specialmente in BIG10.
Il suo gioco sulle tacche parte con un'azione di potenza che gli permette di attaccare il ferro. Nella partita in oggetto, però, ha forse mancato di aggressività una volta battuto l'avversario ed è spesso andato su un po' troppo leggero sbagliando qualche canestro già fatto.
TEVIAN JONES: Il giocatore che più mi ha impressionato di Illinois. Indubbiamente Griffin ha fatto i bambini coi baffi, ma Jones è sembrato l'invitato alla festa di altri che, però, diventa il re della festa. Capace di portare palla così come da agire da 4 in un quintetto più basso, è dotato adi un bel tiro fluido.
Senza la serata da 30 punti di Griffin sarebbe stato l'MVP a mani basse.
Illinois lo scorso anno ha avuto più di un risultato negativo, ma quest'anno potrebbe avere in casa giocatori maturi per salire di qualità ed in BIG10 avere un giocatore come Bezhanishvili è un ottimo punto di partenza.
Senza la serata da 30 punti di Griffin sarebbe stato l'MVP a mani basse.
Illinois lo scorso anno ha avuto più di un risultato negativo, ma quest'anno potrebbe avere in casa giocatori maturi per salire di qualità ed in BIG10 avere un giocatore come Bezhanishvili è un ottimo punto di partenza.
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