THIS IS MARCH MADNESS 2025 - 3 FINALE


Eravamo rimasti al termine delle prime due settimane di Madness in cui le sorprese non erano state così tante da farci saltare dalla sedia.

Le quattro numero #1 si erano guadagnate il pass per San Antonio e le due sfide che ci attendevano erano quelle tra le coppie di squadre più simili: Auburn contro Florida segnata da due forti individualità che hanno trascinato i propri atenei fino all'ultima location e Duke contro Houston che vedeva di fronte le possibili favorite con due importanti sistemi difensivi. Alla difesa dei Cougars, si chiedeva, quindi, di fermare il temibile trio dei Blue Devils.

Come è andata?

Le due semifinali sono state caratterizzate da importanti rimonte che hanno ribaltato le previsioni pur non creando un reale effetto sorpresa nell'esito delle gare.

Clayton ha sfoderato l'ennesima grande prestazione di questa Madness e fatto recuperare ai suoi lo svantaggio che si era creato contro Auburn che ha avuto un contributo soft di Broome, ricordiamo uscito malconcio dalla gara delle Elite8.

Nell'altra gara ecco il vero capolavoro dei Cougars che negli ultimi 10 minuti hanno avuto uno score di 25-9 con un 9-0 nell'ultimo 1.14, segno di cosa succeda in casa Houston quando si riescono a chiudere le maglio difensive.

Se proprio dovessi dirla tutta, qualche dubbio sull'ultimo fallo assegnato a Flagg che ha mantenuto caldo il parziale di Houston ce l'ho, ma alla fine è successo quello che qualcuno credeva quasi impossibile: la sconfitta di questa Duke durante la Madness!

Siamo, quindi, arrivati all'ultimo atto e di fronte ecco trovarsi in campo di squadre dalla mentalità assai diversa, che vedremo saper mantenere ed imporre all'avversaria.

Direte, come è possibile?

Il Championship è stata una partita ai 60 punti e questo fa capire come si sia giocato forte in difesa dove, nonostante quella di Houston sia stata tosta, Florida non ha demeritato, D'altro canto Florida ha mantenuto la sua anima da cavallo da rincorsa e, dopo un primo tempo passato dietro, ha trovato le sue armi per la rimonta del secondo tempo, proprio come nelle quattro ultime sfide della Madness.

Il primo tempo, chiuso 31-28, ha visto Houston lavorare duro in difesa creando molte palla perse da parte dei Gators, ha preso la testa della gara, ma, forse anche per colpa della scarsa vena al tiro dalla lunga 2-14 nella prima frazione prima del 6-25 totale, non è mai stata padrona.

Florida ha subito la difesa avversaria ed oltre a tirare male, la percentuale da 3 ricorda quella avversaria, ha faticato a trovare tiri non contestati se non con alcuni ottimi passaggi backdoor ai lunghi nei primi minuti.

Anche Clayton è stato limitato dalla morsa della strategia difensiva dei Cougars, ma è quindi arrivata la serata da ricordare per Richard con 18 punti.

Nel secondo tempo Clayton è entrato in partita, 11 punti per lui, e la gara si è fatta, se possibile, ancora più equilibrata.

Si è arrivati in parità a 2 minuti dalla fine e poi con Florida sul +1 a 46.5 secondi dalla fine dopo che il precedente vantaggio era stato sull'8-6.

A chiudere la gara, però, sono state le 2 palle perse dai Cougars che intervallate dal libero di Aberdeen hanno permesso ai Gators di laurearsi Campioni con il 65-63 finale.

Vince la #1 che forse godeva di meno fiducia, ma la squadra che ha vinto il torneo della SEC dei record!

Spiace per l'ennesima sconfitta di Houston che ogni anno che passa sembra essere più forte, ma anche forse all'ultimo assalto.

Clayton è stato MOP perchè oltre ai record in Madness è stato decisivo per i suoi anche in una finale da "soli" 11 punti, ad esempio con 7 assist. 

Gli assist (14) sono stati un fattore a favore di Florida che ha superato la difesa asfissiante di Houston proprio con la visione di gioco dei suoi giocatori.

Come ogni anni chiudo l'ultimo pezzo sulla stagione del college basket con l'iconico video One Shining moment



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