Un draft francese - Draft NBA 2024

 


Il Draft 2024 ha visto per la seconda volta consecutiva un giocatore francese essere selezionato alla numero #1.

Gli Atlanta Hawks hanno scelta Zaccharie Risacher.

Come un trend che si consolida, ormai si tende a scegliere prospetti che, nel bene e nel male, si portano in dote Hype prima che prestazioni di livello. Risacher è, comunque, stato protagonista della stagione del Bourg in Eurocup finendo in doppia cifra per punti (11.3).

Per essere scelto con la scelta numero #2 Alexandre Sarr è volato in Australia dove ha chiuso con 9,4 punti di media nei Perth Wildcats.

Si è quindi arrivati ai primi protagonisti della stagione NCAA con Sheppard #3, in uscita da Kentucky e Castle #4, che è passato davanti al suo compagno di squadra Clingan, dimostrando che uno status di Freshman ormai è più importante di una solida carriera collegiale.

Si è aspettato fino alla #7 per trovare Clingan, in uscita da UCONN, che nelle ore precedenti era stato anche accostato alla #1. Clingan è stato il dominatore della stagione che ha visto gli Huskies vincere il Titolo dopo essere stati la #1 assoluta del tabellone.

In seguito alla #8 il secondo giocatore ex freshman dell'ultima Kentucky di Calipari, Dillingham, prima di colui che ha segnato l'ultimo lustro del college basket Edey, che da Purdue è volato a Memphis con la #9.

Per il resto tanti giocatori che hanno avuto una stagione interessante per sè stessi nella loro prima o seconda stagione al college dino alla #16.

Alla #17 dei Lakers, ecco Knecht, giocatore che nella sua stagione da senior ha illuminato Tennessee, scelta che però è passata in secondo piano visto che Los Angeles ha chiuso il cerchio mediatico alla #55 selezionando Bronny James.

Per trovare i giocatori che hanno lasciato il proprio segno nel mondo collegiale si è dovuto aspettare le ultime selezioni del primo giorno dalla #26 di Dillon Jones scelto dai Wizards.

Primo girono perchè il Draft NBA ha ricalcato quando fatto dalla NFL con la divisione dei round in gionate diverse. 

Così al Day 2 si è visto una serie di scelte tra junior/senior ed international che hanno forse chiuso un draft senza veri vincitori o meglio per una NBA che sta completando il proprio passaggio ad una lega-spettacolo con il mercato dei FA che sta già oscurando le firme dei futuri rookies... tranne quella di Bronny, ma questa è un'altra storia!

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