Italy Basketball Summer Festival 2019 - Nebraska


Dopo aver parlato delle due partite toscane seguite da Rushandslam, andiamo a vedere, come sempre, i singoli protagonisti che sensazioni hanno dato.

Parlare dei singoli giocatori di Nebraska è difficile dato che il procresso di formazione della squadra è ancora in atto, erano presenti giocatori che non potranno poi prendere parte alla stagione e soprattutto l'assenza di Mack e Ouedraogo ha costretto qualcuno a giocare leggermente fuori ruolo in attacco o in difesa.

DELANO BANTON: Iniziamo da questo ragazzo che non potrà giocare in questa stagione, ma che nella partita è stato utile per poter avere in attacco un cambio in posizione di play. Quando è stato in campo anche Curtis ha anche giocato da guardia, ma è sembrato leggermente più spaesato non avendo dimostrato fiducia nel suo tiro oltre che nel partire senza palla in mano. 
Quel fisico, però, in un play potrebbe essere l'arma in più per il prossimo anno se il ragazzo seguirà gli insegnamenti di Hoiberg.

SAMARI CURTIS: Più play che guardia in campo, ma, al contrario di Banton, ha dimostrato di fidarsi del suo tiro. Quando i due giocatori sono stati in campo assieme è stato più lui a portare palla, si vedrà poi come si completerà con Mack.
Intanto ha chiuso la gara da scoring leader contornando i suoi 13 punti con 7 rimbalzi.

DACHON BURKE JR: Come detto nel commento alla gara, il giocatore è un furetto in campo ed ha un'atleticità incredibile, ma sarà da valutare l'inserimento nel sistema della squadra.
Se in campo aperto è apparso inarrestabile ed in difesa ha aggredito bene l'avversario diretto, in un gioco più organizzato spesso è andato fuori giri e fuori tempo rispetto ai compagni, potrebbe rivelarsi l'arma X per spaccare le partite così come un elemento di confusione in momenti difficili.

HAANIF CHEATHAM: Dotato di un buon tiro, qualche volta ha puntato il canestro a testa bassa senza vedere i suoi compagni liberi sia al momento della sua ricezione che per il successivo scarico. 
Insieme a Kavas ha dimostrato di poter essere il perno per il gioco di Nebraska.

MATEJ KAVAS: Il giocatore che mi è piaciuto di più, essendosi dimostrato un giocatore solido con un buon controllo della palla così come del corpo durante l'attacco al ferro. A queste due caratteristiche si è aggiunta una buona propensione al rimbalzo. 
In difesa si è spesso trovato a marcare il centro avversario, ma pur tenendolo di gambe ha patito fisicamente.

THORIR THORBJARNARSON: L'unico giocatore rimasto dallo scorso anno è costretto a migliorare il suo livello di gioco ed in campo l'islandese ha dimostrato di avere posto le basi per questo upgrade.
Bene nell'esecuzione degli schemi, ha saputo sempre trovare una posizione in campo in cui trovarsi pronto per ricevere un passaggio senza andare a creare confusione. Buono il suo lavoro a rimbalzo dove è apparso avere tempo oltre che fisico.

JERVAY GREEN: E' stato chiamato a giocare inizialmente come lungo che sale in lunetta e che rimane in centro alla zona e, se il primo compito lo ha eseguito bene, nel secondo ha palesato molte lacune. Questa scelta in assenza del centro titolare è dovuta alla sua buona fisicità e capacità a rimbalzo. 
In quintetti diversi durante la gara è stato anche liberato da questo ruolo potendo dimostrare il suo lavoro in ruoli più da esterno che gli sono più consoni.

Come già sottolineato, il lavoro per Coach Hoiberg è ancora tanto, ma qualche giocatore su cui porre le fondamenta è presente nel nuovissimo roster di Nebraska. 

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