Centri, play, freshmen e... Villanova


Lo si sapeva che sarebbe stato il draft dei freshmen e le notizie dalla NBA sembrano portare anche al ritorno dei senior delle High School tra le scelte.

Quello che non si sapeva era chi l'avrebbe spuntata tra i tanti nomi che si erano messi in evidenzia durante la stagione NCAA e che di mese in mese sono stati portati sugli scudi dalla stampa.

Tutti aspettavano Porter, ma l'infortunio che gli ha impedito di giocare ha fatto crollare le sue quotazione fino alla 14 di Denver. Forse una seconda stagione sarebbe stata la scelta migliore.
Durante la stagione, quindi, si è passati a Young, durante la sua grande partenza e le tre sconfitte consecutive di Arizona, e Bagley, determinante nel roster di Duke che ha comunque salutato tante giovani promesse, scelte (Bagley, Carter, Allen e Trent) e non (Duval), ma, nelle ultime ore, la partita si è giocata tra il dominatore della stagione europea, Doncic ed un giocatore che ha le caratteristiche per farlo emergere se troverà una squadra che lo possa valorizzare, Ayton.

Alla fine la prima scelta è andata ad Ayton che rimarrà in Arizona dai Suns.
Scelta impeccabile per Phoenix che ha selezionato diversi lunghi nelle ultime stagione, ma nessuno sembra essere in grado di confrontarsi con il primo giocatore a stringere la mano di Silver.

Una volta partito, il draft non ha visto particolari scossoni con le prime 12 scelte quasi scontate. Rivedendo il board ci si chiede chi avrebbe potuto preferire Porter ad uno di quelli scelti.

Prima dell'ex Mizzou anche Robinson, in uscita da Boston College, forse la prima sorpresa. Dalla 16 in poi, ecco qualche nome che mi ha sorpreso: DeVincenzo, che è riuscito a monetizzare al massimo la sua Finale NCAA, Okogie e Huerter per Atlanta e Minnesota.

Scelte al primo giro per Allen, che è sicuro di aver messo la testa a posto, Williams, centro di Texas A&M, che è cresciuto tecnicamente nella sua carriera collegiale, Shamet, in arrivo da Wichita State, e Wagner, altro ragazzo che ha trovato le sue fortune nel Torneo, nonostante i suoi miglioramenti.
Shamet è uno dei nomi di Philadelphia che utilizzato molte scelte prese durante The Process, pur portando a casa solo tre giocatori: Smith da Texas Tech, Shamet e Milton da SMU.

Dallas, che ha preso Doncic, e Phoenix, che ha utilizzato la prima scelta, sembrano aver fatto un grande draft  con le due colonne di Villanova Campione NCAA: Brunson per i Mavericks e Bridges per i Suns.
Proprio Villanova ha portato a termine la miglior stagione della sua storia, dopo il terzo Titolo, con quattro suoi giocatori scelti visto che, oltre ai tre già citati, anche Spellman si è accasato dagli Hawks alla 30.

Quattro anche per Kentucky con Knox e Gilgeous-Alexander in Lotteria e Vanderbilt, per cui vale il discorso di Porter, e Diallo al secondo giro. Nessuna scelta per Gabriel.
Non sono stati chiamati,oltre ai già citati dei Blue Devils e WIldcats, anche nomi molto intriganti come Trier di Arizona e Newman, trascinatore di Kansas.

Jayhawks che hanno visto gli altri loro leaders andare ai Lakers, Michajljuk che con Wagner dovrà trovar modo di adattarsi alla tipologia di squadra che troverà, e Charlotte, Graham.

Nel complesso un draft che ha portato in NBA molto talento, ma, come sempre nelle ultime scelte, che dovrà crescere tecnicamente per non scomparire nella nuova Lega. 
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La scelta di Cleveland potrebbe essere una gioia per quello che hanno fatto i Cavs negli ultimi anni, un onore se rimarrà LeBron, un problema per un rookie, specie se come Collin, se The King rimarrà e continuerà a cercare solo veterani o un incubo con una squadra da lotteria se James se ne andrà. 

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