In questo periodo è solito uscire l'articolo post Pro Bowl, ma quest'anno ho deciso, inizialmente di non scrivere nulla su questa partita delle Stelle, nè sul futuro All Star Game della NBA.
La risposta è facile: per scrivere un pezzo che respiri di sport ci deve essere una partita.
Negli ultimi anni, pur con qualche versione della sfida delle Stelle NFL anche accettabile, il valore sportivo del Pro Bowl è scomparso. La paura di farsi male è insita in questo sport e quindi è anche plausibile che al termine di una stagione comunque stressante i giocatori tendano a "tirare indietro la gamba".
Negli ultimi anni, inoltre, sono tanti gli infortuni, anche seri, capitati fuori dalle partite ufficiali ed ecco che capisco pienamente la scelta dei giocatori.
Dovrebbe quindi essere compito delle Lega quella di rinfrescare il Pro Bowl, cancellandolo o modificandolo. Quest'anno si è data più enfasi del solito allo skill challenge, questo è veramente un evento importante che potrebbe colmare la mancanza di football pre Superbowl. Per una macchina come quella della NFL non dovrebbe essere difficile creare uno show di 4 ore dallo skill challenge, considerando che la NBA allunga l'All Star Saturday a quasi 6 ore.
Si vedrebbero i giocatori sfidarsi senza l'incubo dell'infortunio e comunque azioni spettacolari.
Tornando all'All Star Game della NBA, invece, il crollo tecnico che ha portato a partita da 400 punti, gare delle schiacciate durante le gare del venerdì e del sabato avrebbe dovuto far correre ai ripari. Come ho già scritto la scorsa estate, la risposta dei piani alti è stata colpevolmente tardiva e dannosa.
Qualche sera fa si è visto il primo draft che ha cancellato il modello di All Star Game: East vs West. Questo ha sancito la fine di quella che noi chiamavamo la partita delle Stelle.
Il cambio del formato della partita del venerdì può anche essere stato dettato dallo sviluppo delle Lega, ma vedere prima dividere in sole guardie ed ali i giocatori, poi due capitani che draftano la propria squadra rende solo l'idea di come il processo di cambiamento della NBA non sia andato a buon fine.
Se una Lega americana non riesce più a tenere a freno lo sbilanciamento tra due Conference, permette la formazione non di 1 superteam destinato a disgregarsi in pochissime stagioni, ma di diverse franchige che accorpano star anche se con alcuni risultati non immediatamente positivi, questo non può che portare ad un calo dell'interesse che può avere una gara come l'All Star Game.
Tra l'articolo sui quintetti, quello sui NASG (Non all'All Star Game, articolo sui grandi esclusi) ed i tre dedicati al weekend, Rushandslam ha cercato sempre di seguire l'evento, ma negli ultimi anni difficilmente si sapeva di cosa parlare se non della mancanza di difesa e spettacolo uguale nei 3 giorni in una continua gara delle schiacciate.
Con questo articolo non voglio dire che non succedano fatti che potranno essere raccontati, ma che per ora, al contrario degli ultimi anni, non ne metterò in programma. Forse gustandomi le partite più serenamente scoprirò di essermi perso belle serate di spettacolo atletico e tecnico.
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