Nella settimana in cui, praticamente, si è delineato il tabellone dei prossimi playoff, almeno per quanto riguarda le squadre che ne dovrebbero farne parte, ecco che molte squadre si mangiano le mani per l'occasione che hanno perso nell'ultima partita.
Prima fra tutte è Carolina che stava accarezzando l'idea di poter raggiungere la post season ancora imbattuta, ma è stata sconfitta da Atlanta.
Se in week 14 Carolina aveva ottenuto la matematica certezza del bye al primo turno di playoff, spazzando via i Falcons 38-0, in questa partita la linea di Atlanta ha impedito il ripetersi della debacle. Short ha ripetuto la prestazione da 2 sacks, ma, oltre all'ottima prova del solito Jones, tutto l'attacco di casa ha saputo limitare gli errori facendo il compito alla perfezione.
Ciò che è mancato è stata la offense di Carolina che registra il minimo stagionale in concomitanza con l'assenza di Stewart a guidare l'attacco via terra.
Sorge ora il dubbio di cosa lascerà in eredità questa sconfitta.
Se da un lato scaricherà la tensione psicologica dei Panthers, che non dovranno più giocare contro i Miami del '72, dall'altro potrebbe essere stato un campanello d'allarme sulla stanchezza accumulata dai giocatori durante questa entusiasmante cavalcata di 15 vittorie consecutive.
Se nel North Carolina si capisce di aver interrotto un flusso positivo, nel Wisconsin bisognerebbe strapparsi i capelli. Green Bay avrebbe potuto affrontare l'ultimo, ed ora decisivo, incontro con Minnesota con ben altro umore, se non avesse perso, male, contro Arizona, sempre più solida.
38-8 il risultato finale per i Cardinals che hanno adottato un sistema di RB che ogni settimana sembra avere un protagonista diverso ed hanno un Palmer che ha ripreso da dove aveva interrotto lo scorso anno.
Per Rodgers ora sarà decisivo l'incontro casalingo di week 17 per poter mantenere il fattore casa nelle wild card, che a gennaio vuol dire quasi sempre freddo e neve.
La battuta d'arresto passa anche per un Lacy ancora sottotono, il suo recupero sarà fondamentale per tutti i playoff.
Sconfitti i Packers ecco che i Vikings ne approfittano e travolgendo i Giants 49-17, proveranno a vincere, a sorpresa, la division la prossima settimana.
La partita di Minneapolis ha creato un'altra squadra con la certezza di aver buttato via una grande occasione: i Giants.
L'equilibrio, verso il basso, della NFC East aveva aperto ancora qualche speranza per Giants ed Eagles, ma se Phila ha perso proprio lo scontro diretto, New York doveva vincere contro Minnie per poter continuare la corsa. Il risultato, però, è stato senza appello e Eli, con 3 INT, sale nuovamente sul banco degli imputati anche se avrà l'attenuante dell'assenza di Beckham.
In AFC, vincono sia Houston che Indianapolis e lasciano aperto un posto libero nella griglia delle partecipanti alla post-season mentre a sorpresa si prendono un minimo vantaggio i Jets che superano New England, grazie al duo Fitzpatrick-Marshall.
Anche in questa conference, però, c'è chi si deve mangiare le mani: gli Steelers.
Una vittoria sui derelitti Ravens avrebbe lasciato aperta la porta per gennaio, sia per il titolo divisionale che per una wild card, ora, invece, dopo un 17-20, tutto sarà più duro.
Il futuro per gli Steelers ora passerà dalle mani di Fitzpatrick contro i Bills, che in questa settimana sono sembrate migliori di quelle di Big Ben autore di 2 intercetti e 215 yds.
I playoff sono alle porte e quindi una sconfitta scellerata comprometterà molte partite buone, Panthers, Packers, Steelers, Texans e Colts sono avvisate!
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