Un Papero non fa primavera, ma...


Se i sogni nati durante la preseason finiscono molto presto, quelli delle prime giornate della NFL almeno lasciano uno strascico più lungo e le vittorie nate in congiunzioni astrali particolari contano qualcosa.

Con questa premessa nasce l'entusiasmo che sta crescendo attorno ai nuovi Titans guidati dalla seconda scelta assoluta Marcus Mariota.

La schiacciante vittoria contro Tampa Bay, costruita su una eccezionale prestazione del nuovo franchise QB, ha dimostrato che Mariota ha la possibilità di guidare Tennessee verso lidi migliori di quelli in cui ha navigato la scorsa stagione, ma bisogna un attimo raffreddare gli entusiasmi.

Intanto la sfida tra le prima due scelte dello scorso draft denota che le due squadre in questione non è che brillino per la qualità del personale a disposizione.
Sotto questo profilo i Bucs, pur avendo avuto qualche acquisto sulla carta, secondo gli esperti, migliore, hanno dimostrato di avere mantenuto molte caratteristiche della versione 2014-2015. Prima fra tutte quella delle penalità, situazioni che avevano penalizzato molto anche i Titans, ma che tutto sommato sono state limitate dagli ospiti mentre hanno raggiunto la doppia cifra, di cui molte in attacco, quelle per i padroni di casa.

Entrambi gli attacchi non avevano uno dei WR che dovrebbero essere i maggiori terminali della squadra, ma il peso di Evans nell'attacco di Tampa Bay è decisamente più importante di quello di Hunter per i Titans.
A parte queste mancanze, Mariota ha indubbiamente guidato con una prestazione sopra le righe la sua squadra mentre Winston ha fatto la classica partita da QB rookie alla prima partenza.

Come sottolineato più volte dai telecronisti, nessuno dei più forti QB della Lega hanno avuto una stagione di debutto esaltante, per quanto riguarda le statistiche, ed i paragoni con gli ultimi due ad essere partiti col botto riassume in maniera efficace come la sola prima stagione non sia fondamentale nella carriera di un giocatore. Dan Marino e RGIII hanno chiuso alla grande la stagione da rookie, ma se uno è un'icona di questo sport, il secondo diciamo che non sta passando il suo miglior periodo nella Lega dopo quella prima annata.

Come spesso succede, la grande prestazione del singolo maschera i difetti degli altri reparti e sarà importante da parte del coaching staff rimanere coi piedi per terra e riuscire ad analizzare ciò che non è andato bene, piuttosto che esaltare esclusivamente Marcus.

Innanzi tutto la difesa sulle corse.
Se la difesa sui passaggi continua a leggere con un po' di ritardo alcuni giochi "non canonici", almeno è riuscita a fare quello che lo scorso anno non era riuscita: intercettare!
Due anni fa il lavoro della maggior parte dei cronisti che scrivevano dei Titans incensava Verner per la sua abilità nell'intercetto, lo scorso anno, quando questa qualità era venuta meno, tutti si erano accorti del bluff ed ora proprio a Tampa Bay si accorgeranno delle sue scarse letture.
Quest'anno l'inizio sembra essere buono, con qualche sbavatura in meno ed una generalizzata tendenza a metterci le mani per almeno provare a prendere il pallone lanciato dal QB avversario. Anche in questo caso i due palloni di Winston non erano certamente due capolavori cui solo il talento dei difensori ospiti gli ha impedito di finire nella mani del ricevitore, ma la mentalità sembra essere quella giusta.
La difesa sulle corse, pur riuscendo al limitare i numeri dei RB di Tampa Bay, rischia di patire l'"effetto Mariota" ovvero essere esaltata solo perchè Martin si è fermato a 54yds!
Gli "scarsi" numeri dei RB avversari, però, nascono dal rapporto lancio/corsa sbilanciato verso i primi (33 a 26 considerando anche qualche corsa di Winston dovuta alla pressione della difesa) rispetto al 16/29 di Tennessee.
I numeri spesso ingannano, ma ci dicono che Martin ha viaggiato a oltre 5 yds a corsa e le immagini ci evidenziano come spesso sia passato come coltello caldo nel burro sulla linea difensiva ospite.

Secondo problema riguarda i drop.
L'inizio della gara è stato esaltante per Mariota dato che ha lanciato 4TD pass e saputo eseguire lanci precisi sui numeri ai propri ricevitori, ma i 3 incompleti sono quasi solo colpa dei ricevitori. Quando la O-line, che ha giocato generalmente bene, patirà la pressione avversaria e Mariota, verosimilmente, lancerà in maniera meno tranquilla se i ricevitori non saranno pronti potrebbero nascere problemi per la squadra.

Dopo queste problematiche vorrei spezzare una lancia a favore di coloro che non hanno chiuso la gara con un QB rating perfetto di 158,3, ma che hanno dimostrato il talento che i tifosi di Tennessee pensavano che avessero e, sempre sperando che continuino come Mariota a giocare bene, hanno fatto una signora gara: Wright e D.Jones.

Il primo, con le premesse dette riguardo i drop, ha dimostrato finalmente di valere lo spot di WR1 e, al contrario del suo compagno di College a Baylor RGIII, potrebbe aver dato il la alla sua esplosione.
Il secondo, dopo una prima stagione che non lo ha praticamente mai visto in campo, ha già battuto il numero di solo tackles stagionali e finalmente ha dato prova del suo valore. Anche in questo blog si era parlato di steal durante il draft 2014 ed ora si iniziano ad intravedere le motivazioni. 
L'assenza di Hill ha aperto a Jones le porte del campo, ma ora sarà compito del titolare scalzare il suo sostituto se continuerà a giocare in questo modo.

Dopo questo quadro generale si può dire che la voglia di vittorie da parte dei tifosi dei Titans era tanta, dopo la scorsa stagione molto avara, e la prima partita ha forse esagerato nelle emozioni.
Ora potrebbe essere dura tornare coi piedi per terra ben sapendo che così come una rondine non fa primavera, nemmeno un Papero può trasformare i derelitti Titans 2014-2015 in una squadra di alto valore, ma sicuramente se continuerà con queste prestazioni qualche soddisfazione potrebbe arrivare durante la stagione!  

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