Phila, occhio alla linea!


Doveva essere una di quella partite da segnare in rosso sul calendario, quella della prima partita di DeMarco Murray contro i suoi ex compagni dei Cowboys, ma in realtà è stata una partita senza troppi sussulti.

L'attacco di Philadelphia è stato dominato da Dallas e non è servito nemmeno l'infortunio di Romo per risollevare le sorti degli Eagles e della partita.
Murray dal canto suo ha passato i primi due quarti andando più indietro che avanti, sono stati infatti molti i tackles for loss effettuati su di lui da parte della difesa avversaria e le statistiche finali recitano: 13 corse per 2 yards, con un sontuoso 0,15 yard a portata che appare assai lontano dalle medie cui eravamo abituati.
DeMarco non ha però fatto mancare un po' di pepe alla sfida quando sul finire del terzo quarto ha prima saltato il difensore con un gesto degno del miglior ostacolista e poi è andato a battibeccare col kicker avversario una volta uscito dal campo.

Questa partita apre, però alcuni interrogativi, prima di tutto su cosa farà ora Phila, la squadra ha un record di 0-2. Gli Eagles sono riusciti a tenere Bradford sano, ma non sembra avere nulla che sia di incoraggiamento per la stagione.

Secondo argomento sarà: cosa farà ora Dallas, senza Romo e Bryant?
Weeden ha fatto il suo, con un 7/7 ed il coaching staff che ha creduto in lui settandolo spesso con 5 WR, ma conoscendolo non è mai sembrato un QB d'elite, specie senza neanche un terminale offensivo come Dez!
Notizia di poche ore fa è quella che dice che Dallas ha preso Cassell, specialista se entra a sostituire il titolare, ma spesso naufragato nelle sue occasioni da starter di week1.

Il ragionamento più importante nato proprio in match come questo è, però, il seguente: il merito di una stagione memorabile di un RB è solo merito suo?

Così come la forza di un rookie è da ricercare anche nella squadra in cui capita, anche per i RB, più che per WR e QB, spesso sono i compagni a crearne la fortuna (premesso che comunque il talento del giocatore farà la sua parte).
Andiamo quindi a vedere come esempio proprio Murray.
In 5 stagioni DeMarco non è mai sceso sotto le 4 yards a portata, con un numero di primi down a partita tra i 3 ed i 4, ma stiamo parlando della sua militanza in Texas.
Nelle prime due partite, lo sottolineo per chiarire che per ora non sono un campione statistico rilevante, ha una media di 0,5 yards per portata, quindi lo 0,15 non ha demolito statistiche memorabili, ed un numero di primi down tra l'1 ed il 2.

Ok l'ambientamento, ma, vedendo anche cosa ha subito durante la gara DeMarco, la OL non gli permette di fare numeri decenti.
Il draft 2013 aveva evidenziato quanto ora le squadre abbiano iniziato a considerare sempre di più l'importanza della OL, vedere, quindi, un allenatore come Kelly, che nel college ha dominato coi suoi RB, avere un Murray che chiude a metà gara col segno meno nel numero di yards non può che sottolineare uno dei problemi di questa stagione a Phila.

Vedremo nelle prossime settimane se la OLine degli Eagles ci permetterà di vedere il vero Murray, il cui apporto servirà per rincorrere i playoff in cui solo Dallas è ancora imbattuta sul campo, ma con l'infermeria piena.

A conclusione non posso che fare la solita citazione su Tennessee che, con una linea molto giovane davanti a Mariota ha prima dominato Tampa, ma è poi stata demolita da Cleveland che ha abusato dei giocatori dei Titans, specie dopo l'uscita di Warmack.
7 sacks sono un numero che può minare un QB rookie e, così come è stato necessario raffreddare gli animi dopo week 1, sarà importante risollevare psicologicamente Mariota dopo che ha visto arrivare da tutte le parti i difensori avversari.
In questo caso i problemi sono anche altri, ma non inerenti all'argomento (penalità e secondarie su tutto).

Commenti