Chi semina, raccoglie


Nella NFL, così come in tutte le Leghe professionistiche americane, la programmazione è una dei punti fondamentali nella costruzione di una squadra.

Dopo una stagione da 5-10-1, con l'arrivo alla partita di Londra senza ancora aver assaporato il piacere della vittoria, un enigma in cabina di regia e molti dubbi per questa stagione, sapere di aver fatto delle buone scelte in sede di programmazione non può che rasserenare gli animi dei Vikings.

Due ottimi draft consecutivi hanno lasciato una base di giovani molto promettenti che ora stanno iniziando a giocare su buoni livelli, parlo di Patterson, Rhodes, Barr e... Bridgewater.

Andiamo però a verificare con ordine che giocatori NFL sono diventate le ben 5 prime scelte di Minnesota negli ultimi draft. Da sottolineare come proprio la voglia di prendere giocatori giovani all'altezza di essere titolari nella Lega abbia fatto spesso fare trade up per rientrare nel primo giro ai Vikings.

L'ottimo draft 2013 si era aperto con quello che, ad ora, risulta forse essere il giocatore che meno ha dimostrato in NFL: Floyd.
Il DT ha iniziato a trovare più spazio in questa stagione con 3 partite da titolare ed è già arrivato a due terzi della produzione della sua prima stagione in solo tackles. 

Dopo lo Sceriffo era stata la volta di Rhodes, CB di grande talento che, anche se ancora deve fare il suo primo intercetto, si sta dimostrando un gran colpitore e uomo capace di coprire bene sui WR, forse è ancora un po' acerbo e spesso lascia qualche prateria a causa della sua voglia di prendere la palla, ma ricordiamo che è solo alla sua 17° partita!

Infine il vero colpo del 2013: Corradelle Patterson.
Accreditato con Hunter tra i primi WR del draft era stato scelto dai Vikings che erano rientrati nel primo giorno per evitare brutte sorprese.
Patterson inizialmente sembrava essere relegato semplicemente al ruolo di ritornatore (dove è già uno dei più pericolosi della Lega n.d.r.), quest'anno ha già fatto di tutto e si sta delineando come superbo giocatore.
Per Corradelle si segnala anche un TD su corsa da 67 yds, suo unico TD della stagione dato che come ricevitore ancora non ha varcato la endzone, ma con Jennings la squadra ha su chi puntare.

Dopo un draft come questo difficilmente si poteva pensare che ci si potesse confermare, invece dal draft 2014 ecco che arrivano Barr e Bridgewater.

Il LB era molto quotato e vederlo a Minnesota per molti potrebbe essere stata una grande sorpresa. I Vikings hanno creduto in lui ed il giocatore li sta ripagando con quasi 6 tackles complessivi a partita e già 2 sacks.

La partita di domenica, però, ha visto l'esordio di Bridgewater.
Per molti poteva essere la prima scelta assoluta del 2014, mentre poi le sue azioni, così come per quasi tutti i QB sono crollate e Minnesota ha ripetuto il gioco fatto per Patterson, rientrando nel primo giro per sceglierlo alla 32.

Come tutti i rookies ha faticato a trovare spazio, ma una volta decretato che sarebbe stato il secondo di Cassell sembrava che il suo timer fosse pronto a suonare.
Così dopo aver concluso la partita di week 3, si è preso la ribalta in questa week 4 a causa dell'infortunio di Cassell.
Prima di uscire per un colpo, la sua partita di esordio recita queste statistiche:

19/30 al passaggio con 317 yds 0TD e 0INT, 5 corse per 27 yds ed 1TD

Ottima prestazione, senza errori, (basti pensare l'esordio di Bortles n.d.r.) che lo ha già fatto salire agli onori della cronaca e nel cuore dei tifosi.

La grande programmazione di Minnesota, però, non si ferma a queste grandi prime scelte dato che, dopo la vicenda di Adrian Peterson, si sono ritrovati due giovani RB pronti a trascinare la squadra: Asiata e McKinnon. 

Il primo undrafted, arrivato alla terza stagione, è già vicino ai suoi record stagionali con 159 yds e 3 TD in quattro partite, titolare oramai sicuro del reparto ha chiuso la partita contro Atlanta con 3 TD in 20 portate.
Il rishing leader di domenica, però, è stato il rookie, 3° scelta, McKinnon che ha corso 135yds in 18 portate con quindi 7.5 yds per portata.
Questo duo non sta facendo rimpiangere l'assenza dell'ex-MVP della Lega.

Dove arriveranno, quindi, questi Vikings?
Difficile dirlo dato che hanno alternato buoni risultati ad altri meno incoraggianti, sicuramente se si lasceranno crescere i tanti giovani a roster entro qualche anno si sentirà parlare anche a gennaio di questa Minnesota.

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